3 maggio 2011

Teaser Tuesdays [5]

Siamo a martedì e di nuovo al nostro appuntamento con la rubrica del Teaser Tuesdays arrivata alla sua quinta citazione.

Il libro che ho scelto questa volta s'intitola La camera d'ambra ed è stato scritto da Matilde Asensi, prolifica scrittrice iberica di discreto talento.
Questo è il primo titolo che leggo di questa autrice, sebbene in molti mi abbiano consigliato di dedicarmi anche ai suoi romanzi storici che sono interessanti, avventurosi e molto complicati. Per quanto riguarda il presente volume, che è quasi una sottiletta, si tratta di un thriller contemporaneo con un pizzico di spionaggio vagamente sulla scia di libri di Follett come Lo scandalo Modigliani, è interessante e suscita abbastanza curiosità da essere portato fino alla fine senza annoiarsi, ci sono alcune trovate interessanti, riferimenti validi, un buon intreccio, personaggi abbastanza buoni e alcune teorie di storia del secolo breve molto curiose. La storia si dipana tra il presente e il mistero della camera d'ambra trafugata dal Palazzo di Caterina in Russia durante la campagna di Hitler di conquista e poi misteriosamente scomparsa.
Ecco la scheda e la mia citazione


Scheda tecnica
Titolo: La camera d'ambra
Titolo originale: El salòn de àmbar
Autore: Matilde Asensi
Editore: BUR (Rizzoli)
Pagina della citazione: 44
Scheda aNobii: http://www.anobii.com/books/La_camera_dambra/9788817044141/014ee7b1dba37ee371/

L'aeroporto internazionale di Zurigo, in Svizzera, era molto più vicino al Baden-Wuttemberg di quello di Stoccarda, per cui Roi mi aveva prenotato il vlo sull'aereo che partiva alle quattro del pomeriggio da Parigi-Orly, dietto al centro finanziario più famoso del mondo. Appena un'ora dopo mi trovavo seduta nella splendida Mercedes di Laufer, che sfrecciava lungo l'autostrada N1, in direzione di Gossau e della frontiera tedesca.
Laufer - o Heinz - era la simbiosi perfetta di due nature contrapposte, come se ci fossero due uomini diversi dentro di lui: uno vicino ai quarant'anni, di bella presenza, seducente, responsabile e intelligente, e un altro in piena adolescenza, spavaldo e cristallizzato in una sorta di eterna e falsa gioventù, con la sua zazzera bionda, il giubbotto di pelle nera e i jeans consumati. Faceva sfoggio di ricchezza in alcune circostanze ufficiali (la Mercedes-Benz, il cellulare Iridium, l'incredibile mazzo di fiori che mi consegnò quando scesi dall'aereo...), ma poi, appena si entraba un po' in coincidenza, tornava ad essere un ragazzo informale.


Ci sentiamo presto, cari lettori.
Baci a tutti





Mauser

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