7 dicembre 2010

Risposta su: Le Acconciature Vittoriane

Cari lettori,
il presente non è un post di approfondimento come scrivo di solito, ma solo una risposta ad un commento particolare che ho trovato quest'oggi sul blog.

Il commento suddetto si riferisce al post che scrissi diverso tempo fa riguardante le Acconciature Vittoriane, esponendo diverse critiche interessanti.

Come ho avuto modo di dire fin dal mio primo intervento, dove mi sono presentata, ogni commento che viene lasciato è ben accetto e, così, anche ogni critica purchè sia costruttiva.
Indubbiamente il commento che mi è stato lasciato è costruttivo ed espresso anche con cortesia, una cosa che di rado si ritrova nelle critiche.

Poichè questo commento si è rivelato per me interessante, ho deciso di scrivere una risposta aperta, certamente l'ho fatto per un moto di difesa personale, perchè dopotutto chiunque cercherebbe di proteggere il proprio operato, ma anche perchè vorrei che fossero chiare le mie difese, ma anche le mie motivazioni su determinate scelte, considerando che inevitabilmente bisogna tralasciare o rimandare qualcosa, tutto non si può dire o fare e su diversi argomenti anche io ho preferito dividere nel tentativo di non perdere troppo materiale, purtroppo salvare tutto è impossibile, o almeno lo è per me e mi ritrovo a dover censire determinate info da altre.

Questo è stato il commento che ho ricevuto:
Anonimo ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Acconciature Vittoriane":

Capito qui per caso, e mi permetto qualche precisazione en passant (anche se sulle acconciature vittoriane ci sarebbe ancora molto da dire): il ferro per capelli esisteva già molto prima del 1872. Persiani e babilonesi, greci, egizi, romani...è sempre esistito e non ha mai smesso di essere usato. Un po' come l'arte di schiarirsi i capelli, ne abbiamo testimonianze dall'antica Grecia, forse addirittura anteriori. Pensate che si usava l'orina di vacca.
Mi spiace dirlo, ma questo articolo è estremamente impreciso e pieno di nozioni approssimative o errate.
Fondamentale è ricordare, quando si parla di epoca vittoriana e di periodo della reggenza, che tutto il diciannovesimo secolo è stato segnato in maniera fortissima dalla tendenza al revival, più di tutte le epoche precedenti. Ragion per cui, di ogni moda, dalle elaborate acconciature neoclassiche di inizio secolo, alle complesse torri di posticci (capelli finti, ne usavano in quantità) del periodo neorococò, ha un suo chiaro corrispettivo nei secoli precedenti: nessuna fiammante novità, quindi.
La stessa identica struttura revivalistica è tutt'ora alla base della moda contemporanea, ma sto divagando pesantemente, e mi scuso.
Spero di non aver fatto cosa troppo sgradita, invitando l'autrice a documentarsi tramite fonti meno balzane, prima di darsi alla divulgazione internautica.


Per quanto mi riguarda, ho deciso di trascurare il tono volutamente polemico dell'ultima frase e di rispondere a questa persona.
Persona che muove critiche davvero interessanti e ben strutturate, ma che poi cade sul finale, visto che, per le frasi che rivolge, avrebbe dovuto firmarsi almeno con un nick, magari anche per facilitare il compito di risposta, ammesso che se ne aspetti una (e se non l'avesse fatto, lasciatemi dire, sarebbe peccato d'ingenuità grandissima).

Considerando scrivere "Caro Anonimo" mi sembri un po' stupido, ho diversi problemi nel raffrontarmi con questa persona perchè... non so con chi sto parlando o a chi rivolgermi, Con questo, torno a ripetere come già in passato, non mi riferisco né alla preparazione né al titolo di studio.

A quanto detto sopra, comunque, trascurando la mia pignoleria, posso rispondere come segue:
Carissimo o carissima Anonimo/a, visto che non c'è firma al tuo commento non so in quale genere rivolgermi a te, utilizzerò il femminile considerando che la maggior parte di coloro che mi lasciano commenti sono donne o ragazze, fammi sapere nel caso avessi preso l'ennesimo granchio.
Non sono assolutamente offesa riguardo le puntualizzazioni che sono state fatte circa ciò che ho scritto, come ho affermato all'atto di apertura del blog e nell'incipit di questo post, ogni commento è ben accetto e anche ogni critica costruttiva, sempre nell'ottica di migliorarlo.
Spero comprenderai però un mio desiderio di difendere la creatura che è il post incriminato, ma più ancora del mio lavoro, soprattutto le fonti, che tu hai definito balzane, ma che di balzano non hanno nulla, questo è sicuramente un giudizio affrettato e ingiusto, nella speranza, naturalmente, che tu non abbia confuso le fonti con i link a fine pagina.
Le fonti da me utilizzate, considerando che non sono specificate, non devono sicuramente destare il giudizio un po' facile di chi si permette di criticarle solo perchè, magari, sono state usate male.

Detto questo, nella mia arringa di difesa spero che la risposta punto a punto non sembri polemica, non lo vuole essere, l'ho scelta solo per semplificare le cose, altrimenti vista la mia vena divagatoria, staremmo qui fino a domani, e allora sì che sembrerei un'attaccabrighe, cosa che non voglio né essere né fare perchè non sono offesa.

In effetti è vero che il ferro arricciacapelli fu un'invenzione antichissima, la data del 1872 viene citata in quanto in quel tempo divenne un accessorio commerciale, acquistabile e prodotto da industrie, non più solo un manufatto realizzato alla meglio, divenne qualcosa di professionale nel modo moderno in cui lo conosciamo: Rowenta, Imetec, ecc. perchè credo ormai nessuno si acconci i capelli con un pezzo di metallo riscaldato sul fuoco, proprio alla maniera persiana, sebbene il principio di fondo sia ancora lo stesso, ma d'altra parte, ci spostiamo ancora grazie alla ruota, ma non è più come quella dei Flintstone..

Ovviamente mi trovi d'accordo sul fatto che il periodo regency e una parte del periodo vittoriano siano caratterizzati da un forte senso di revival del passato, dalla classicità, ma anche dal medioevo ecc.

Indubbiamente ciò influenzò anche la moda dei vestiti e delle acconciature, ispirandosi a questo o quello, ma io non ho fatto riferimenti circa le ispirazioni degli stili del post, la presentazione che ho fatto è puramente descrittiva dello stile più in voga e del tipo di acconciature che, grossomodo, si potevano vedere: nessuno si sognerebbe di dire che i victorians, in materia di moda, inventarono l'acqua calda, più per una questione statistica che altro, visto che, facendo due calcoli, i capelli alla fine possono essere lisci, ricci o mossi, raccolti o sciolti o mezzo-e-mezzo e i colori hanno una gamma alla fine abbastanza ristretta, quindi, anche facendo tutte le combinazioni possibili, è difficile che le possibilità non siano già state tutte esplorate nel passato, specie con 10.000 anni e più di storia con cui confrontarsi.

Se vogliamo, anche il rococò a cui si rifà il neorococò è uno stile copiato da altri antecedenti o culturalmente diversi, ma ciascun periodo (e anche ciascuna generazione) crede di aver inventato qualcosa di grandioso o la maniera migliore per farlo.

Quoto il fatto che anche la moda odierna sia in realtà un bel calderone di molte caratteristiche di quelle passate, ma come si dice che gli anni settanta furono caratterizzati dal movimento degli hippies, non si intende che TUTTI fossero così, c'erano diverse correnti e nella moda penso sia sufficiente citare il nome mini-midi-maxi che era stampato a caratteri cubitali sugli ingressi della Rinascente, per fare un esempio calzante.
Analogamente nell'Ottocento si sono avvicendati diversi canoni estetici con esempi di bellezza differente, ma che senso avrebbe avuto citare neoclassicismo e neorococò senza prima aver detto qualcosa al riguardo? Sarebbe servita una digressione e tu mi insegni che è difficile condensare uno stile in una digressione, senza contare che, ribadisco, non si può dire TUTTO, necessariamente bisogna tagliare e, a mio avviso, i messaggi chiave dei canoni di bellezza per le acconciature vittoriane sono passati correttamente dalla scrivente ai lettori senza impelagarmi in paroloni e subornidate, perchè è contemplato che qualcuno non conosca il neorococò.

Questa era la finalità del post, analizzare ciascuno stile nelle sue manifestazioni sarà, a Dio piacendo, argomento futuro, la parte prettamente teorica è, a mio giudizio (e mio personalissimo) secondaria rispetto al concetto basilare.
Se hai familiarità con la matematica saprai che l'addizione che viene insegnata alle elementari è argomento di studio, analisi e soprattutto dimostrazione delle sue proprietà tramite funzioni e serie di funzioni molto complesse dell'ultimo anno del corso di laurea in matematica, eppure la adoperano quotidianamente bambini di sei anni.
Che cosa conta di più? Che si sappia come funziona e come va adoperata oppure perchè sia così? Certe volte i perchè hanno bisogno di un'analisi più ampia non degna di un post su acconciature e frivolezze e se in un'aula universitaria si ha tempo e modo di fare discorsi più ampi divagando anche da quello che può essere il tema della lezione, di certo gli alunni possiedono abbastanza capacità di astrazione ed elasticità mentale, ma ciò non può essere fatto né su un blog né in un libro di testo, dove l'approfondimento, per forza di cose e degli strumenti a disposizione, deve essere lineare e ordinato per argomenti.

Come dici tu, sull'argomento ci sarebbe molto da dire, di sicuro non si può esaurire tutto in un post, e proprio in virtù di questo ho preferito usare una datazione a decadi, col risultato di un'approssimazione di qualche anno, e l'assenza di diverse informazioni importanti/interessanti, ma non basilari: ero a conoscenza dell'usanza di tingersi i capelli di biondo usando una mistura di urina e fiori di camomilla (a dir la verità però conoscevo quello dell'urina di cavallo, molto più concentrata e, quindi, schiarente di quella vaccina), questo tuttavia non è un tratto distintivo dell'epoca, considerando che nell'Ottocento si stavno già affacciando i primi composti chimici, bensì una peculiarità rinascimentale prima e poi ripresa nel Seicento, anche lì come se avessero scoperto l'acqua nel pozzo.

1 commento:

  1. Davvero bravissima! Come hai fatto a mantenere la calma?? Io non ci sarei riuscita probabilmente, commettendo un errorre madornale ma purtroppo dettato dal carattere. Avrei forse lasciato rispondere Alessia, più riflessiva. Ma sto divagando anche io. Tornando a bomba, bravissima...ho imparato varie cosette... Grazie mille, anche all'anonimo a questo punto per averti dato modo di farci sapere ancora più cose. Un bacio

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