21 febbraio 2012

Come la Ikeda illustrò gli Asburgo

Ultimamente sto parlando parecchio di manga e mangaka anche sul blog, uno direbbe: cosa c'entrano i fumetti con la storia? E avrebbe ragione, se non fosse che un sacco di autori si sono cimentati con ambientazioni secolari per le loro storie, location che spaziano dall'Inghilterra alla Francia, agli USA.
Di tutti i manga storici è difficile identificare quale sia il migliore o il più emblematico, per quanto mi riguarda la palma del manga storico migliore che ho letto, il più fedele ma ugualmente interessante e avvincente va ad Anatolia story, trenta volumi stupendi illustrati dalla bravissima Chie Shinohara che ha saputo spostare l'interesse su una civiltà quasi dimenticata, gli Ittiti e allestire una vicenda credibile e storicamente abbastanza attendibile da non gridare alla vergogna. Se non vi fosse ancora capitato e foste allo stesso tempo appassionati di storia antica, amore e avventura Anatolia story merita di avere una possibilità.
Un'altra autrice che secondo me ha prodotto qualcosa di valido storicamente parlando è Chiho Saito, famosa per le sue storie d'amore struggenti e appassionanti tra gentili fanciulle, ufficiali, località esotiche e costumi scenografici, anche di lei consiglio la lettura, ma mettetevi nell'ottica che molte delle sue vicende sono strazianti, donne infelici che piangono disperate amori non realizzabili, vite semidistrutte dalla convenienza e dalla violenza, ambizione a gogo... insomma, fate voi.
Ma per quanto riguarda l'autrice che forse più di altre viene ricordata per un manga storico, un manga che è l'emblema stesso del genere manga-storico, allora nessuno credo possa spodestare la Ikeda, osannata creatrice di Lady Oscar per coloro che hanno qualche anno, poi ripubblicato col nome di Le rose di Versailles. Autrice tra l'altro di uno dei capisaldi delle storie "fanciulla in collegio", ovvero Caro fratello e di due manga biografici dedicati rispettivamente a Napoleone (Eroica) e ad Elisabetta I (Elisabetta, la regina che sposò la patria).

Che Riyoko Ikeda abbia un debole per la cultura e la storia europea, così come le sue tradizioni, non è un segreto, è spesso esternato la sua ammirazione per il rinascimento italiano, l'intenzione di produrre un manga dedicato a Giulio Cesare e il suo lavoro sulla tradizionale Ciclo dei Nibelunghi celebrato da Wagner ne è la prova.

Una cosa meno famosa è che la Ikeda, per essere all'altezza dei manga che ha disegnato e creato ha studiato moltissimo la storia europea e le sue dinastie alla ricerca non solo dell'attendibilità, ma anche dell'ispirazione derivata da qualche figura storica realmente esistita, da questi suoi studi sono emersi diversi bozzetti con protagonisti alcuni dei più famosi ritratti dei reali della famiglia Asburgo.

Questi studi e queste illustrazioni sono state esposte per la prima volta ad una mostra tenutasi a Tokyo nel 2010 e dedicata alla celebre famiglia che conta teste coronate a iosa, ecco i bellissimi disegni che sono apparsi alla mostra e ditemi voi se non sono stupendi, vi proporrò prima il quadro a cui l'autrice si è ispirata e poi il risultato della sua illustrazione.

Maria Teresa d'Austria
Kaiserin Maria Theresia im Alter von elf Jahren
L'imperatrice Maria Teresa all'età di undici anni
by Andrea Moller
 Castello Hetzendorf

La rivisitazione eseguita da Riyoko Ikeda del dipinto
(Teresa qui appare molto più adulta degli undici anni che ha nel dipinto originale)


Elisabetta di Wittelsbach 
Imperatrice d'Austria (Sissi)
Empress Elisabeth of Austria in dancing-dress
L'imperatrice Elisabetta in abito da ballo
by Franz Xaver Winterhalter
Museo dell'Hofburg, Vienna

La rivisitazione disegnata da Riyoko Ikeda
(Questa Sissi ha lo sguardo un po' cattivo della Iriza di Candy, non trovate?)


Margherita Teresa d'Asburgo
Infanta di Spagna
Las Meninas (particolare)
Le dame d'onore
by Diego Velàzquez
Museo del Prado

La rivisitazione disegnata da Riyoko Ikeda
(Che le Infante di Spagna non fosse una bellezza si sapeva, ma Margherita Teresa era proprio bruttina, oserei dire che non si potesse che migliorarla e sia Velazquez che la Ikeda hanno lavorato sodo)

Spero che sia stato un breve ma ugualmente grazioso excursus nel mondo della rivisitazione dell'arte e che sia stato piacevole come per me scriverlo.

Un bacio e a presto





Mauser

7 febbraio 2012

100 e 200, buon compleanno a Charles Dickens

Cari lettori,
sicuramente ve ne sarete già accorti girovagando per la rete o sulla televisione, del giorno che è oggi.
Sì, è il 7 febbraio ed è l'anniversario di nascita di Charles Dickens.
Ma non un anniversario qualsiasi, bensì il duecentesimo anniversario dalla sua nascita avvenuta proprio il 7 febbraio 1812 presso Portsmouth.

Come certo ormai saprete leggendomi, Dickens non è solo uno deglia autori che cito maggiormente per la completezza descrittiva e il taglio sociale delle sue opere, ma è il mio autore preferito su tutti. Anche se non è suo il libro che amo maggiormente, Il giardino segreto, è il suo stile e il suo modo di raccontare che amo e ammiro e che, se mai deciderò di coltivare velleità letterarie, vorrei riproporre mescolato al mio perchè è indubbio che il mio modo di scrivere venga da lui essendo i suoi libri miei fedeli e diletti compagni di quell'avventura che chiamano adolescenza, un periodo per tutti un po' pieno di dubbi e contraddizioni.
Charles Dickens mi ha avvicinata alla letteratura e ai classici, ma soprattutto alla storia vittoriana e considerando il blog che sto scrivendo, non penso sia trascurabile.

Vi sarete senz'altro accorti che per nessun autore ho fatto menzione del compleanno, quando questo avviene, dopotutto si tratta di persone morte e sepolte... però per Dickens quest'eccezione devo farla, è una questione di rispetto che voglio rivolgere nei confronti di una persona che, seppure indirettamente, ha saputo darmi tantissimo, mi ha aiutata nei momenti meno idilliaci e mi ha insegnato molto.

In questo giorno alcune televisioni si sono già mobilitate al riguardo, le edizioni del mattino, se non subissate di notizie di prima mano dal fronte o di altre news di interesse planetario fanno sempre una piccola menzione a questo personaggio e ammetto che il doodle che Google ha dedicato al duecentenario dell'autore è delizioso, molto calzante, riassuntivo e realizzato con un tratto gentile ma definito che riassume bene le caratteristiche sia del romanzo che dei personaggi che ripropone.
Mi piace da morire e quindi ve lo ripropongo anche qui =)



Ma oggi, il 7 febbraio non è solo un anniversario di compleanno, è anche una data da festeggiare. Vuoi per benevola intercessione del nostro Charles, vuoi per chissà cos'altro, oggi abbiamo due eventi da ricordare.

Il primo è che grazie al progetto Carbon Neutral e a tutti coloro che hanno sponsorizzato questo banner e l'iniziativa ambientalista, quest'anno sono stati piantati 800 alberi a integrazione della semidistrutta foresta mondiale che viene via via cannibalizzata da impresari senza scrupoli e senza cervello con l'occhio puntato solo al profitto.
Avatar sarà pure un film moralista e con una trama mediocre e già vista alla Pocahontas, ma ha delle radici molto veritiere sul comportamento umano e la sua aggressività e dobbiamo stare attenti a non finire proprio nello stesso modo, affamati di materiali, di terra e di natura, di specie nuove e di spazi perchè i nostri, il nostro pianeta, la nostra Terra l'abbiamo distrutta con l'inquinamento, l'incuria e la devastazione.
Ho trovato molto toccante (e ringrazio per l'interessamento) la mail inviatami dal comitato di CO2Neutral, ve la ripropongo nella speranza di sponsorizzare ancora un poco quest'iniziativa adesso e per il futuro:
Ci siamo quasi! L'obiettivo di Co2neutral era di piantare 1.000 alberi in 12 mesi e oggi, grazie anche al tuo contributo, è già nata una piccola foresta di oltre 800 alberi!Ti chiediamo, se puoi, un ultimo sforzo: se riusciamo a raggiungere i 1.000 alberi piantati entro fine Febbraio, iPlantatree.org pianterà in aggiunta  altri 100 alberi per premiare la nostra attività!


Infine qualcosa di molto meno alto, elevato, poetico, idealista: oggi il Georgiana's Garden, il giardino dove insieme si scopre la storia del passato, dell'epoca georgiana e vittoriana, ha conquistato il suo 100° follower.
So che può esere qualcosa di scontato, ma per me è un traguardo molto importante, quando cominciai a scrivere si trattava di un progetto veramente di nicchia, a seguirlo eravamo in pochi, a scrivere siamo ancora pochi, ma è bello vedere che si tratta comunque di qualcosa che suscita curiosità e interesse ed io spero sempre che tramite questi approfondimenti, per quanto sporadici, si possa imparare tutti qualcosa di più, si riesca a scoprire la bellezza di un periodo storico, ma se ne vedano anche le brutture in modo da poterlo considerare con obiettività, senza preconcetti o pregiudizi che troppo spesso portano le persone a parlare prima di pensare senza sapere minimamente dell'argomento interessato.

Piano piano il progetto del GsG, tra alti e bassi (principalmente miei e dei mio altalenante umore, così come dei miei molteplici interessi) va avanti e si approfondisce qualcosa di più, post di libri e di film, anteprime, fumetti... si parla di abitudini e di etichetta, di cucina, di case, di ricette, di luoghi e di tante altre cose. Si parla anche di persone.
Ed è bellissimo veder condivise tra tanti queste cose, certo un po' è l'orgoglio personale di essere stata capace di realizzare qualcosa di interessante e di successo, ma la cosa che mi fa gonfiare il petto è che si tratti di storia, quella parola che non si deve pronunciare in compagnia perchè sai la storia è noiosa, è vedere che il pregiudizio della storia fatta di date si può anche sfatare interessando il pubblico.

A tale riguardo vorrei ringraziare le due professoresse che nel corso della mia vita hanno saputo cambiare prima di ogni altro in me questo pregiudizio, due donne stupende che mi hanno affascinata con il loro modo di fare e di raccontare, ma soprattutto di approcciare la storia, cambiando in me il disinteresse in interesse verso questa materia.
Siamo online ed io, sapete, alla privacy ci tengo, quindi non farò i loro veri nomi: ad A.P., insospettabile insegnante di musica, storia e geografia, donna straordinaria, affettuosa, formidabile e simpaticissima, travolgente, umana e amica senza mai perdere la dignità d'insegnante che troppo spesso certi dimenticano d'indossare al mattino prima di andare a scuola.
Una di quelle insegnanti che gli alunni bramano di compiacere e che riuscirebbe a farti apprezzare due ore di lettura dell'Ulisse di Joyce neanche fosse Matrix. Una donna che ha avuto il coraggio di darmi un voto più che positivo di musica e canto nonostante io sia notoriamente stonatissima asserendo che non è il risultato più evidente, quello che un insegnante deve giudicare, ma il percorso fatto, l'intraprendenza, l'impegno, la costanza e la buona volonta. Perchè è la tenacia a doverci guidare e non la carota.

A R.B. che ha fatto della cultura un'arma di forza e ha dimostrato che si può essere colti, preparati e intelligenti senza per forza essere sciatti o una professoressa zitella insostenibile; una professoressa decisamente all'antica, di quelle che alla disciplina ci tiene più che ad essere accettata come amica dei suoi studenti e riesce a mantenerla senza urlare e senza fare scenate in una classe di scalmanati, che saprebbe gelare il sangue con una sola occhiata e costringere il più lavatico a correre a ripassare la lezione; di quelle professoresse che le amano uno su un milione perchè gli altri sono troppo impegnati a digerire il tre in pagella parlandone male, di quello stampo d'insegnante che sanno dare un votaccio a un qualcuno perchè ha osato pensare che la storia fosse una materia insegnata a tempo perso e che quindi non meritava di essere studiata. Di quelle che saprebbe argomentare qualsiasi cosa e ci si chiede perchè non si trovi in tribunale. Che potrebbe convincerti sul serio che la storia va studiata e alla fine si è costretti a dare ragione. Una professoressa che non so cosa dare per avere come amica e per poter discutere con lei degli argomenti più disparati, ma a cui non ho mai osato rivolgere neanche un saluto informale perchè non siamo in pizzeria... e che non trasforma tutte le sue lezioni in sedute psicologiche facendosi raccontare gli affari dei suoi studenti.
Una donna che ancora difendo alle riunioni di ex compagni perchè a tutt'oggi vittima delle battutacce dei miei compagni insoddisfatti a cui la sua disapprovazione brucia ancora più che la rimandatura.

Due donne diversissime che non si conoscono e difficilmente le faranno (la logistica è la logistica), ma che hanno contribuito a formare la donna che sono oggi, che hanno avuto il grande pregio di saper guardare oltre l'immagine di insegnante-studentessa e oltre tutto ciò che questo rapporto comportava, vedendo la ragazza che ero davvero. Insegnanti estremamente colte, preparate e brave nel loro lavoro che non mi hanno mai giudicata né l'hanno fatto con le scelte e le circostanze che hanno accompagnato la mia vita.
A loro va un grazie di cuore, probabilmente senza sapere che quella che ero una volta è diventata quella che sono oggi, che mai andrebbero a pensare di ritrovarmi su un blog di storia, a scrivere di storia, a pensare di storia e a ridere di ciò. A parlare anche di loro.

Buon duecentesimo anniversario della nascita di Charles Dickens.
Grazie a tutti coloro che mi seguono con fedeltà e passione, sono onorata e felicissima di conoscere tutti voi.
Nella speranza che CO2Neutral possa presto raggiungere il suo obiettivo.
Un bacio a tutti quanti




Mauser

4 febbraio 2012

Tre manga tratti da Jane Austen presto in Italia

Che Jane Austen sia un'autrice che da tre secoli a questa parte vende bene, non credo sia una novità, da sempre caratterizzata da un grande successo di pubblico (e solo nell'ultimo secolo anche di critica), Jane Austen è senza ombra di dubbio una delle ispiratrici delle vicende romantiche con plot moderno, i suoi romanzi sono stati letti ininterrottamente da tre secoli e continuano a riscuotere successo e legare a sé fedeli lettori.

Con i mash-up, le orribili rivisitazioni dei classici in salsa pseudo-horror, abbiamo imparato che per quanto mediocre sia la produzione, sfruttare il nome e il successo di un altro autore, nonchè la sua storia, è fonte se non di successo almeno di popolarià e chiacchiere.
Non che sia una novità, il cinema questa cosa l'ha imparata fin dall'inizio della sua storia, quando le pellicole erano in bianco e nero e la recitazione muta dei classici della letteratura dava nuovo sapore a vicende che più trite non si può, alla meglio intervallate da schermate con i dialoghi. La musica, poi, si trovava direttamente in sala insieme agli spettatori.

Non solo il cinema e non solo gli approfittatori conoscono questo metodo: un'altra considerazione portataci qualche post fa (cfr. Anna dai capelli rossi by Yumiko Igarashi) è che il mondo dei manga ha spesso e a volte con successo saccheggiato la letteratura e la narrativa occidentale, specialmente quella dell'Ottocento, un po' copiando e un po' ispirandovisi.
I prodotti di questo filone d'ispirazione europea sono tantissimi e qui ne abbiamo visti pochi, dopotutto il tempo è quello che è e io sono da sola... così non ho mai parlato dei manga ispirati da zia Jane e i suoi romanzi.
Adesso quei manga arriveranno in Italia e credo che sia il caso di menzionarli, giusto perchè i lettori sappiano cosa aspettarsi e perchè gli appassionati di manga o di Jane Austen sappiano che arriveranno certe cose e magari ci riflettano sopra.

È infatti notizia di qualche settimana fa che l'autrice Reiko Mochizuki arriverà nel nostro Paese con due sue opere ispirate dai romanzi di zia Jane in compagnia della sua "collega" Youko Hanabusa, già autrice di Lady!! (qualcuno lo ricorderà dall'infanzia come l'anime Milly un giorno dopo l'altro) che porterà il terzo romanzo ispirato ad Emma.



Il manga di O&P è a mio avviso molto carino e nonostante l'evidente influenza stilistica proveniente dalla miniserie BBC (che evidentemente la Mochizuki ha guardato) e che si nota specialmente nella caratterizzazione estetica di Lizzie e di Darcy, è un prodotto valido e molto gradevole, fresco e leggero come una brezza primaverile.  
Ottima la ricostruzione storica dell'abbigliamento, dove devo fare nota di merito ai cache-col di Darcy, belle anche le collanine di Lizzie e le pettinature, a mio avviso molto graziosi anche gli occhi delle ragazze, solari e sorridenti.

Una Jane opportunamente bella, ma sacrificata, fa da contraltare ad una suscettibile Lizzie, Jane a quanto pare non riesce a liberarsi del complesso della comprimaria di cui mi ero già ampiamente lamentata in passato; stando ai prodotti moderni Elizabeth Bennet rimane la protagonista indiscussa di Orgoglio e pregiudizio, sempre per quella questione che un prodotto troppo corale al giorno d'oggi non piace più come invece piaceva ai tempi in cui la Austen lo scrisse...

Le sorelle di Charles Bingley tornano ad essere due (la primogenita Louisa Hurst di solito la si dimentica per strada) e non più solo la spocchiosa Caroline come accaduto nel film del 2006, dove era pronta per un bordello (quello è il suo abito da sera) prima di vestire i panni della fidanzata di Watson, ma come si può volergliene? Caroline Bingley da sola porta più distruzione del tifone Katrina, si riesce a fare a meno della petulante sorella sposata quando Caroline occupa la scena con la sua espressione disgustata.

Suggerisco assolutamente di leggere questo manga alle appassionate di Jane Austen, si tratta di due volumi e quindi di un'opera breve che si può tranquillamente restituire o rivendere se non la si gradisce, ma credo che sia molto bello e una variante inconsueta dell'originale, così come un modo per avvicinarsi con meno pregiudizio al mondo del manga: dopotutto è la stessa Austen che ci insegna che i pregiudizi sono assolutamente dannosi ;)


Oltre ad Orgoglio e Pregiudizio arriverà in Italia anche Ragione e Sentimento, qui si nota che evidentemente la Mochizuki ha un chiodo fisso su come debbano essere i protagonisti maschili (il nostro Edward Ferrars è uguale al Darcy di prima!) e comunque non si tratta di un canone così da buttare, insomma ho visto di peggio...
A mio avviso il manga di Ragione e sentimento è un poco inferiore a Orgoglio e pregiudizio e anche qui sacrificano un po' le coppie, purtroppo non potendo passare in secondo piano una delle due come fatto con O&P qui sia Elinor&Edward e Marianne&ColBrandon risultano tratteggiati superficialmente in quanto a caratteri, anche perchè siamo di fronte ad un volume unico e non più a due come accadeva nell'altro caso. Speriamo bene...

Sostanzialmente con questo manga cambia la trama, ma il tratto resta lo stesso che avevamo visto poc'anzi così come la caratterizzazione estetica e dell'abbigliamento. Da acquistare se avete apprezzato già O&P oppure se siete delle accanitissime fan di questo libro della Austen, come la sottoscritta.
La copertina originae di Ragione e sentimento assomiglia pericolosamente a quella di un Harmony perchè questo manga fu pubblicato originariamente nella collana degli Harmony giapponesi, la stessa che qualche anno fa propose anche Cime tempestose e la versione romanzata della storia di Lady Diana [sì, ne hanno fatto un manga].


Infine un'incursione tra i manga di Youko Hanabusa, che ci proporrà il terzo adattamento: Emma.
Questo manga è veramente recentissimo in quanto trasposto in volumetto solo di recente e sono felice che la Goen abbia scelto di pubblicarlo.
La Hanabusa, autrice di Milly un giorno dopo l'altro è la classica autrice che dal feuilleton di stampo XIX secolo ma creato nel Novecento e la sua opera più famosa ne è la prova. Anche il suo stile richiama chiaramente opere come Candy Candy, il che può essere si aun pregio che un difetto...
In Emma la Hanabusa mantiene il suo bel modo di disegnare e si rifà al modello maschile della Mochizuki, prendendo però a piene mani dal film con protagonista l'allora giovane e bella Gwyneth Paltrow.
Questa Emma a mio avviso sembra un po' una pecora, ma non ho avuto modo di curiosare all'interno del volumetto e quindi a parte la copertina (che potrebbe essere ingannevole) non so bene come catalogare il disegno finchè non lo avrò tra le mani.

Sono estremamente soddisfatta di questa risoluzione della Goen di proporre i manga di Jane Austen e spero che proseguano su questa scia, non penso comprerei mai il Cime tempestose manga perchè odio quel libro [lo so, a volte i gusti sono strani], però un Jane Eyre mi piacerebbe da impazzire!
E voi cosa ne pensate?

Links
Manga-pappa | Goen annuncia i manga di Orgoglio e pregiudizio
Vorrei essere un personaggio austeniano | Emma: un altro manga austeniano
Vorrei essere un personaggio austeniano | Il manga di Emma presto in Italia
Vorrei essere un personaggio austeniano | Se Jane Austen incontra il mondo dei manga...
Jane Austen Forumcommunity | Funbetsu to Takan by Reiko Mochizuki
Jane Austen Forumcommunity | Kouman to Henken by Reiko Mochizuki
Animeclick | Emma di Jane Austen diventa un manga di Youko Hanabusa
Geejay Projectmanga | Manga Orgoglio e Pregiudizio in Italia

Un bacio e a presto




Mauser


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