17 luglio 2010

Mr Darcy, Vampyre: il libro

Tanquilli, non si tratta dell'ennesimo approfondimento sui mash-up su cui mi sono dilungata già fin troppo, per quello che meritano, ma una mera comunicazione di servizio agli appassionati del genere storico.

Anche in Italia l'invasione delle porcherie classiche in salsa vampiresca sta infestando gli scaffali delle librerie, come se non ci fossero già abbastanza schifezze su carta stampata, come se certi pseudo-romanzi non fossero già una vergogna quando altri grandi autori giacciono nell'anonimato, non tradotti, non considerati e non sponsorizzati.

Il titolo di cotanto accanimento è:
Mr Darcy, Vampyre, scritto da Amanda Granger, ormai una habitué del genere "pasticciamo i classici".

Ma, opinioni personali a parte, il mercato editoriale nostrano gira ed ecco che molto presto potremo avere un incontro ravvicinato del terzo tipo con un mash-up pregevole, dico pregevole perchè è senz'altro il romanzo del genere minestrone-storico-classico-gotico che, in edizione
originale, aveva la copertina migliore (non vogliatemente, anche l'occhio esige la sua parte ;)
Non altrettanto posso dire di alcune scelte stilistiche, a cominciare da quella Y di troppo anche nel titolo inglese: l'autrice voleva forse sottolineare la virilità di Darcy? Nel caso quello fosse il suo intento, credo che un breve scorcio di Colin Firth nei panni dell'orgoglioso Fitzwilliam possa bastare allo scopo (per facilitarle il compito, ecco la foto incriminata del bel protagonista di O&P).

Per carità, poi prendete con le pinze i miei consigli letterari, io sono quella che per quasi due anni ha snobbato Twilight e poi ha finito per innamorarsene (puntualizzo: solo del primo).
Però un commento su Anobii, la libreria virtuale mondiale, mi ha definitivamente convinta a non aggiungere il romanzo alla mia chilometrica wish-list, dove infilo quasi di tutto; vi riporto il testo perchè lo ritengo significativo e piuttosto articolato nelle sue parti, mentre altri citano soltanto che si è trattato di una storia mortalmente noiosa:

Fin dalle sue prime apparizioni nella storia della letteratura il gotico ha avuto due punti di forza e allo stesso tempo di debolezza: usare ogni tipo di cliché e muoversi nell'inverosimile fino al limite del ridicolo. Poche davvero le eccezioni a queste regole.Sono tollerante nei confronti dei cliché, perchè c'è chi ha scritto capolavori usandoli in maniera originale, ma il ridicolo ha ferreo limite: non deve mai essere involontario. All'apparire dei pirati ho scosso la testa, Darcy che manda in bianco la sua dolce sposa ogni due pagine è stato seccante, ma una Elizabeth, che si suppone donna di castissima età previttoriana, che si confida in merito a problemi di coppia assai intimi con ogni sconociuto gli capiti a tiro, persino di sesso maschile, concretizza a pieno il superamente del limite di cui sopra. Ma naturalmente questo è nulla rispetto a "dracula" (si capisce chiaramente che è lui) che esige lo ius primae noctis da Elizabeth: qui non si parla più di limiti superati, qui siamo nel mistico, forse si è raggiunta una nuova vetta. In un certo senso questo libro potrebbe essere persino considerato affascinante, ma bisogna avere gusto per queste cose: in teoria, in chiave comica, Amanda Grange avrebbe potuto scrivere le stesse cose ottenendo un buon risultato, quindi può essere letto proficuamente da chi si diletti di studiare l'animo umano. Quale perversa spirale autolesionista può avere infatti spinto l'autrice a tentare la strada del romanzo "serio"? O in realtà era davvero un romanzo comico, ma solo mal riuscito? Ho solo una certezza: è di una noia mortale.
bluewill su Mr Darcy, Vampyre by Amanda Grange


Con questo vi abbandono, come avete visto sono stata breve e poco invadente, una rarità!

Ringrazio il blog Isn't it romantic? per la segnalazione sulla pubblicazione che mi ero (volutamente? inconsciamente?) persa.

Baci e a presto



Mauser

1 commento:

  1. Colpevole! Io l'ho comprato... come qualsiasi altra cosa su cui appare (per la maggior parte ingiustamente) il nome Jane Austen.

    Indenne sono uscita dalla libreria per ben due volte prima di cedere.

    Direi che hai fatto bene a non aggiungerlo in wishlist. L'ho cominciato fiduciosa ma più voltavo pagina più rimanevo insoddisfatta da trama e sopratutto personaggi.

    La parte finale poi è una tale assurdità che ci ho messo una settimana a chiudere definitivamente e finalmente il libro.

    Farebbe inorridire pure quelli che hanno conosciuto i vampiri SOLO sono twilight (mi sono impuntata a non leggerlo ma forse era meglio avessi comprato quello)

    Chiudo
    Lalla

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