10 luglio 2010

Attorno al piano prima della cena: il dipinto

Carissimi,
dopo il post dell'altro giorno dove avvisavo della mia nascita virtuale su Twitter (cosa c'è di bello nella rete è che uno nasce una volta e rinasce quante ne vuole), non ci eravamo più sentiti. Spero che tutto stia andando bene, personalmente andrebbe meglio se il caldo sahariano si spostasse in qualche altra zona, per quanto mi riguarda sono la classica persona a suo agio in maglioni di lana shetland, scarponi e neve tutt'attorno.

Oggi vedremo un quadro che ho scovato in giro per internet, un dipinto che ci illustra un poco come si passava il tempo prima dei ricevimenti ufficiali, magari prima della classica cena e della partenza per le danze durante la stagione.
Ecco il quadro:


Scheda tecnica:
Titolo dell'opera: Round the piano
Traduzione: Attorno al piano
Autore: Hassam Childe
Anno: 1893 (?)
Tipo di pittura: olio su tela

Come si evince dai costumi sfoggiati, il dipinto è chiaramente di ambientazione vittoriana e, a giudicare dalla moda in voga, potrei azzardare che sia ambientato verso la metà dell'Ottocento, direi 1840/1850 ca. La crinolina delle signore in scena è ancora in voga, non sostituita dalla seguente tournure che inizierà a diffondersi dal 1860, ma risulta leggermente allungata sul retro, segno che la moda stava già mutando.
I gentiluomini ritratti sfoggiano mise a brache lunghe, frack e code di rondini, hanno pose molto sciolte da fine secolo, il che spiega l'ambientazione diversa dall'anno di realizzazione (1893).

Perchè ho deciso di presentare questo quadro?
Innanzi tutto perchè adoro i dipinti di sconosciuti che ritraggono scene di vita quotidiana e rappresentano ciò di cui solitamente parlo nei miei post, in secondo luogo perchè questa particolare esecuzione mi è molto utile per discutere del classico prima-della-cena ai ricevimenti mondani. E non è tutto! Mi permette anche di fare un raffronto su quello che accadeva oltre la sala da musica dove si ritiravano gli ospiti perchè, se siete osservatori attenti, avrete senz'altro notato nel fondale un servitore e una cameriera che stanno sparecchiando la tavola.
Per comodità dividerò il quadro in due parti distinte, il primo piano rappresenta i giovani inquadrati davanti al pianoforte, mentre con secondo piano mi riferirò alla scena di fondale con i domestici.


Primo piano
Questo quadro fornisce un ottimo spunto. Il dipinto mostra infatti un gruppo eterogeneo di giovani, adeguatamente posati e vestiti, che stanno assistendo all'esecuzione al pianoforte di una ragazza.
Questo rappresenta uno dei più comuni intrattenimenti dell'epoca Vittoriana.


La musica era un ottimo diversivo, prima della cena permetteva agli ospiti di socializzare e fare conoscenza, evitando quindi figuracce a tavola, dove magari un gentiluomo non avrebbe potuto conversare con la sua vicina perchè non presentato ad ella, ma la parte del leone l faceva quando, terminata la cena, bisognava intrattenersi in qualche modo prima di partire per la serata danzante, magari da Almack's o un qualsiasi altro ritrovo mondano della Stagione, oppure prima di accomiatarsi definitivamente.

Perchè parlo necessariamente del prima-della-cena e non di un qualiasi dopocena? Non potrebbe essere un ritratto fatto dopo?
Assolutamente no e vi spiego perchè: era usanza nel dopocena che uomini e donne si ritirassero separatamente: gli uomini consumavano sherry e altri superalcolici, fumando in compagnia sigari costosi, mentre le signore si ritiravano nella stanza dei bambini per mostrare la propria prole alle altre, oppure nella stanza del disegno o della musica, mostrando alle presenti i propri progressi nel ricamo così come qualche esecuzione.

Questa separazione breve solo nel caso di cene poco formali o tra pochi amici, come accade nel caso di Lizzie Bennett a Netherfield quando Jane s'ammala, altrimenti i due gruppi rimanevano separati.
Se il gruppo si riuniva a causa dei pochi invitati, uomini e donne si rincontravano trascorrendo insieme il resto dell serata programmata, uscendo se si avevano impegni mondani, oppure giocando a carte, leggendo in compagnia, spettegolando, anche suonando. Ma il drappello di baldi giovani e donzelle ritratti difficilmente sarebbe stato considerato una compagnia tanto esigua -.-

Palesemente i soggetti del dipinto sono tutti giovani, ecco quindi che si può inquadrare il tutto nella classica atmosfera da mercato dei matrimoni, con i ragazzi che cercano di fare colpo sulle signorine al debutto e queste che propagandano le loro buone qualità e l'educazione ricevuta eseguendo qualche motivetto al pianoforte.

Come senz'altro ricorderete, l'esibizione in pubblico non era cosa sconosciuta o inusuale.
Maria Antonietta di Francia era solita tenere per gli ospiti piccoli spettacoli teatrali, cantando ed esibendosi [ma lei era una regina e nessuno le avrebbe detto che era ridicola], mentre nel libro di Jane Austen Orgoglio e Pregiudizio, la terzogenita delle sorelle Bennet, Mary, esegue diversi intrattenimenti accompagnati dal canto alle feste, si ricorda nello specifico quella a Netherfield Park, dove le sue scarse attitudini canore attirano le malignità di Caroline Bingley e della signora Hurst, sua sorella (ed ex signorina Bingley anche lei), tanto che proprio quest'ultima eseguirà per gli ospiti un brano piuttosto difficile per sottolineare ancora di più la differenza di cultura ed estrazione tra i Bingley e la gentry di campagna a cui appartengono i Bennet.
Anche Elizabeth a Rosings, dà sfoggio della sua media bravura come pianista e di nuovo a Pemberly assieme a Georgiana, quest'ultima eccelle particolarmente nell'arte musicale, come Caroline sottolinea a Darcy durante una conversazione.

Il video che segue è tratto dalla versione O&P del 1996 con Jennifer Ehle nella parte di Lizzie Bennett, l'esecuzione dura fino a 2:42



La musica era uno dei grandi intrattenimenti del passato per trascorrere piacevoli serate in compagnia, esistevano differenti tipi di esecuzioni e di musica, motivetti, ballate, musica da camera, ciascuno sceglieva quel che preferiva.

Solitamente erano le donne ad esibirsi nel canto o al pianoforte, oppure l'uomo suonava e la donna cantava, il tutto contornati dagli altri ospiti. Benchè le musiche fossero spesso dolci, ma quasi mai malinconiche, lo stesso non si poteva dire delle parole delle canzoni che spesso narravano di amori infelici, morti giovani e speranze di gioventù infrante.

Che io rammenti, solo la versione 1996 di O&P presenta un motivo cantato delle esecuzioni di Lizzie, mentre sia in quella del 1940 che del 2006 non rammento che Lizzie cantasse, anche perchè Keira Knightley è per sua stessa ammissione un po' stonata, mentre Greer Garson non so se avesse doti canore nascoste.

Nel libro, sempre della Austen, Ragione e Sentimento, Marianne riceve in regalo un pianoforte nuovo e sono riuscita a reperire una scena in cui lo suona e canta con voce molto gradevole, anche qui tutto materiale di studio sulla musica antica, argomento di cui, devo essere sincera, non sono ferratissima.



Naturalmente suonare non era l'unico modo per intrattenersi, ma rappresentava una percentuale discretamente alta nella classifica dei più impiegati perchè oltre ad essere ludico e ricreativo, dava modo alle ragazze di mettersi in mostra.
Nelle case più ricche alle volte si invitavano importanti musicisti di fama, un'abitudine settecentesca e precedente, che tuttavia si perse verso un'esecuzione di padroni ed ospiti.

I motivetti allegri ed orecchiabili erano inoltre un toccasana contro la noia delle conversazioni che languivano e dei commenti standard e insipidi sul tempo e sulla condizione delle strade (gli unici consentiti). Si trattava per lo più di minuetti vivaci, qualche gagliardella semplice e alcuni degli svergreen dell'epoca, come la Marcia Turca di Mozart che Mrs Hurst suona a Netherfield Park. Anche allora avevano titoli sempre in voga ed apprezzati.

Dopo un'esecuzione era sempre buona cosa congraturalrsi con l'artista per le sue doti musicali, esaltandone quanto più possibile i pregi, pratica assai ardua in alcuni casi in cui la ragazza in questione avesse steccato una mezza dozzina di volte con un tono gracchiante di voce, per dirla con le parole de La Sirenetta, "Qualcuno dovrebbe mettere fine alle sofferenze di quel povero animale", come sottolinea il principe Eric in riferimento alla serenata del gabbiano.

Ecco un montaggio fatto con molti spezzoni tratti dai period dramas della BBC in cui le protagoniste o i protagonisti suonano qualcosa sui tasti, la canzone è moderna, ma le immagini sono di ambientazione passata:




In giro per internet ho trovato qualche documento e brano interessante sulla musica del periodo Vittoriano.

Quest'esecuzione contiene la versione completa del brano suonato da Georgiana Darcy nella versione 2006 di O&P (link alla scena originale), personalmente è un brano che apprezzo molto per la dolcezza della musica e che ricorda particolarmente le melodie dell'epoca, ci possamo quindi fare un'idea del genere di brani che venissero eseguiti:



NOTA: l'attrice che recita la parte di Georgiana Darcy, a cui questo blog è ispirato e dedicato [non a Georgiana duchessa del Devonshire, come qualcuno ha supposto, ihihihi] è Tamzin Merchant, che a breve ritroveremo in una parte anche nel recente adattamento di Jane Eyre di cui abbiamo parlato.

Un altro brano moderno, ma che riprende i motivi dell'epoca è Menuet for Emma, closing, cioè sigra di chiusura, dell'anime Victorian Romance Emma, tratta dall'omonima opera di Kaoru Mori, edita anche in Italia col nome di Emma da Dynit.



Personalmente preferisco la opening, trovo che sia davvero allegra e originale e che renda bene l'atmosfera della grande città e il ritmo frenetico a cui si viveva già a quel tempo.
Se posso consigliarvi un ascolto, vi direi di sentire tutto il cd di original soundtrack dell'anime di Enma, sia la prima che la seconda serie, sono entrambi lodevoli.
Gli strumenti impiegati nella realizzazione sono pianoforte e violoncello, i più adoperati in epoca vittoriana. Ascoltando il brano di cui sopra troverete nei video correlati anche le altre tracce di cui sto parlando.

Secondo piano

La parte più interessante del quadro, comunque, non è rappresentata dal capannello di giovanotti e signorine in sgargianti abiti da sera che si dilettano ad amoreggiare e a suonare, ma dalla scena in secondo piano che ritrae i domestici intenti ad apparecchiare e che, forse, ad una prima occhiata fugace del dipinto sfugge.
Ritrarre la servitù, a meno che questa non fosse il soggetto del dipinto, non era cosa usuale, specie perchè li si affianca a dei signori rispettabili e di buona famiglia. Molte case commissionavano quadri e riproduzioni, così come ritratti splendidi in olio su tela dei membri della famiglia, ma mai nessuno si sarebbe sognato di affiancare il personale di servizio ai padroni; anche questo è un dettaglio che dice molto su quanto sia tardo in realtà il periodo di creazione della tela, quando ormai il tremendo pregiudizio delle rigide caste sociali era in decadenza.

In particolare, in questo quadro, sullo sfondo si può notare uno scorcio della sala da pranzo ancora in fase di preparazione prima che la cena fosse servita; a popolare la stanza un impettito maggiordomo in abito scuro e vassoio di bicchieri in mano e una cameriera in pettorina e cuffietta che sta sistemando l'argenteria in tavola prima di chiamare la padrona di casa.
Dietro di loro, appena accennate dal pennello dell'artista, altre due domestiche in divisa e cuffietta stanno sistemando e confabulando.

Il quadro ci permette uno spunto su quanto solitamente non si dice delle cene: non lo si dice adesso e non lo si diceva allora, ovverossia la parte di sistemare adeguatamente la tavola e, ancora meno poetico, il dopocena, quando il personale di cucina faceva la conoscena di stoviglie da sparecchiare, teglie da grattare con tanto olio di gomito e una pila di piatti e porcellane da lavare a mano, perchè la lavastoviglie non era stata ancora inventata.

Certo era lavoro dei servi e anche coloro che erano poveri, per poter organizzare almeno una cena decente tra conoscenti, dovevano possedere una cuoca. Benchè alcuni lavori domestici, nelle piccole famiglie, specie borghesi, fossero svolti dalla padrona o dalle figlie, lavare i piatti e sparecchiare non era mai tra quelli, anche perchè si presupponeva che, all'atto, la padrona fosse ancora impegnata ad intrattenere gli ospiti, mentre ogni buona casalinga sa che certi resudui di cibo vanno eliminati subito prima che si incrostino e siano guai.
Nelle grandi case di campagna verso il nord dell'Inghilterra, quelle che impiegavano tranquillamente una cinquantina di cameriere come se niente fosse, sostenendo che c'era anche carenza di personale, di solito c'era una figura specializzata in cucina per i lavori pesanti, cioè quella della sguattera o del lavapiatti, stereotipo anche molto famoso ai primi del Novecento come l'impiego tipico degli immigrati italiani all'estero e protagonista, per esempio, del film Disney Ratatuille, con l'ingegnoso topo gourmet Remy, accompagnato dall'imbranato umano Alfredo Linguini.


La musica tutti i giorni
La musica rimase il divertimento serale per eccellenza fino all'invenzione della televisione.
Nelle famiglie numerose, dopo la cena si improvvisavano quartetti di strumenti, solitamente liuti o chitarre e, se si era fortunati, un pianoforte.
Tutti cantavano, a qualsiasi età, questo inoltre permetteva di migliorare notevolemente l'impostazione della voce che, orecchiando intonazioni fin da bambini, rendeva davvero difficile produrre timbri veramente stonati come invece accade oggi.
Nelle famiglie dei miei nonni, entrambe, ogni tanto capita di raccontare delle serate trascore in quel modo; nella famiglia di mia nonna paterna, che contava 7 figli, tutti sapevano suonare uno strumento, violino, chitarra, pianoforte, e spesso questo loro divertimento serale coinvolgeva anche i vicini di casa.

Riguardo la musica è doveroso ricordare le donne popolane che cantavano ballate romantiche, campestri o licenziose svolgendo i loro lavori, per esempio mentre lavavano al trogolo o cucinavano oppure facendo il bagno nei ruscelli; uno dei titoli sempreverdi della musica britannica è senz'altro Greensleevees, una melodia che si dice sia stata composta dal re Enrico VIII per l'amata Anna Bolena [suppongo prima che scoprisse che lei lo tradiva con mezza corte reale, fratello George compreso ^_^].
Se avete visto la rappresentazione del 1993 de Il giardino segreto, senz'alto una produzione eccellente come qualità, immagine, fotografia e recitazione, ricorderete una scena, mentre Mary esce in giardino, in cui viene inquadrata la cuoca che canta mentre prepara il pane e canta proprio Greensleeves.

Tra il popolo, inoltre, la musica era una parte fondamentale delle feste popolari organizzate per il raccolto, per la semina o per il taglio della legna; quest'usanza è diffusa in tutto il mondo e credo che non esista cultura in cui le celebrazioni non siano accompagnate dalle melodie tipiche.
Calendimaggio, la tipica festa di primavera, San Michele, la festa del raccolto e la Notte di Mezza Estate erano ricorrenze tipiche in cui si festeggiava bevendo e cantando allegramente. Per l'occasione anche molti carrozzoni di zingari si radunavano e suonavano i loro strumenti esotici o si esibivano in numeri di destrezza.

I divertimenti della nobiltà erano più raffinati, ma non tanto diversi, se si vuole cercare il pelo nell'uovo; c'erano teatri e concerti e serate danzanti. I giardini di delizie (cfr. Vauxhall, Ranelagh), come venivano chiamati, offrivano spesso occasioni di balli e danze all'aperto e nei piccoli gazebo si sistemavano orchestrine che eseguivano motivetti graziosi.
Quest'usanza inglese, diffusa anche in Germania, non è ancora scemata del tutto, tanto che in alcuni parchi delle città, nel bersò principale si possono trovare suonatori che allietano il passaggio con le loro melodie.
Un esempio ce lo fornisce il film La carica del 101, questa volta la magia è vera, con Glen Close nel ruolo di una fascinosa Crudelia deMon. In una delle prime scene del lungometraggio vediamo sia Rudy che Anita che passano per il parco in bicicletta e girano intorno ad una specie di palchetto dove sono sistemati i suonatori.
Io stessa ricordo da un viaggio in Svizzera, una scena analoga, cosa che qui non penserei mai di vedere.
Ecco il filmato, la scena si trova al minuto 8:20



Ora scappo davvero, spero che il post sia stato interessante, come avete visto ha dato lo spunto per un discorso più ampio.



Ciao!



Mauser

2 commenti:

  1. *___* Che meraviglia! Informatissima come al solito! <3


    nari

    RispondiElimina
  2. Davvero un post interessante!
    E' qualche tempo che leggo il tuo blog senza ritegno assimilando ed inebriandomi con tutta la bellezza dei periodi di cui tanto appassionatamente parli.

    La mia miccia è stata Miss Austen che a quanto pare sta diventando una droga che con mia grande sorpresa ha ammorbato anche in famiglia.

    In ogni caso.. tendo a farla lunga (come al solito seminando danno) ho visto di recente Daniel Deronda e mi sono chiesta se anche per i ragazzi fosse d'uso cantare in pubblico.

    Lallagogo

    RispondiElimina



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