9 novembre 2009

Vauxhall Pleasure Gardens

Parlando dei luoghi più famosi dell'epoca Georgiana e Vittoriana non si può non nominare i Vauxhall Gardens.


I Vauxhall Gardens erano una sorta di ibrido tra un caffè concerto, un teatro musicale, un ristorante, una sala da ballo e un giardino pubblico all’aperto.

Tra il 1660 e il 1840 circa, furono uno dei luoghi di divertimento pubblici più celebri e frequentati di Londra.

Molto popolari per le serate musicali a tema, in maschera e con buffet, i Vauxhall Gardens erano frequentati da ogni strato sociale; erano reputati molto romantici per la possibilità di fare passeggiate al chiar di luna attraverso i viali illuminati da torce e gremiti da pittoreschi chioschi cinesi o turchi, tempietti greci o finte grotte perse tra la curatissima vegetazione.


Altresì, proprio per questo motivo, i Vauxhall Gardens erano anche considerati un luogo di ”perdizione e di peccato”, in cui le signore non potevano avventurarsi senza adeguata compagnia maschile, anche perché il luogo era frequentato da cortigiane, ladri, borseggiatori, e da ogni sorta di individuo d’ogni classe sociale, che poteva entrare purché pagasse il biglietto e fosse vestito in modo acconcio.
Ciò nonostante – o forse proprio per questo - la popolarità dei Gardens continuò ad aumentare nel corso di tutto il XVIII secolo, al punto che agli originali vialetti si dovettero aggiungere un palco musicale in stile gotico(che poteva ospitare un’orchestra da cinquanta elementi) con gradinate e palchi, un buffet, un ampio padiglione cinese per il gioco d’azzardo, una cascata artificiale, un ingresso privato dal Tamigi per gli ospiti d’alto rango, delle finte rovine romane e un’ampia serra con un mariposario.

Ma senza girarci troppo intorno, i Giardini non erano altro che un mero esercizio commerciale per fare soldi.

Vennero costruiti durante la Restaurazione monarchica del 1660 dopo il periodo del Protettorato Puritano di Cromwell, essi erano proprietà di Jane Fauxe (o forse Vaux), una vedova molto abbiente.
Nel suo History of Lambeth Parish John Nichols ipotizza che ella fosse la vedova di Guy Fawkes, il rivoluzionario inglese protagonista della Congiura delle Polveri, infatti in alcuni casi il suo cognome Fawkes viene anche scrito come Fauxe, giustiziato nel 1606.

Nel 1867 John Timbs pubblica Curiosities of London dove afferma che non esiste alcuna connessione tra Guy Fawkes e Jane Fauxe.

Il nome Vauxhall Gardens, divenne ufficiale nel 1785 e da allora fu molto popolare, in precedenza il parco era conosciuto col nome di New Spring Gardens per essere distinto dagli Old Springs Gardens presenti in Charing Cross.

I Giardini erano costituti inizialmente da alcuni acri di terreno con boschetti e molti sentieri in cui si poteva passeggiare; l'ingresso era gratuito, mentre si pagavano snack e beveraggi acquistati all'interno in chiochi e carrellini ambulanti.
Intorno al 1780 l'ingresso divenne a pagamento di 2 scellini per mantenere l'enorme parco e tutte le sue attrazioni. Era, insomma, il parco dei divertimenti dell'epoca Georgiana.

I più cari, comunque, erano gli introvabili biglietti per visitare i Giardini durante la Stagione Mondana primaverile, in quei mesi passeggiare tra le folle dei Vauxhall era considerato un autentico provilegio perchè si contava il tutto esaurito già da Natale.

Sia John Evelyn che John Aubrey descrivono il parco come molto grazioso e dove è possibile passeggiare piacevolmente.


Nel piano del 1681 i Giardini assunsero la forma quasi attuale con la caratteristica piazza circolare al centro, fontane e i primi chioschi e palchi all'aperto.

Nel 1736 un nuovo progetto prevede il restlyling di quasi tutti gli edifici, trasformati nel nuovo stile rococò, molto in voga e apprezzato anche da Federico, Principe di Galles, figlio di Giorgio II, che avrà l'onore di avere un proprio padiglione privato nel parco.
E' in questo periodo di esplosione dello stile rococò che nascono i tempietti turchi, i padiglioni cinesi, le grotte artificiali e le cascatelle.
Molti artisti che collaborarono all'abbellimento del parco erano di origini italiane o francesi e questo li rese famosi architetti per le ville nobiliari.

Popolari in ogni classe sociale, i Giardini continuarono a guadagnare folle di visitatori e di curiosi anche grazie ai molteplici accessi che vennero costruiti, come quello dal Tamigi per i personaggi altolocati.
Il parco poteva contenere moltissime persone, si conta che nel 1732 il Principe di Galles Federico organizzò uno strepitoso ballo a cui partecipò egli stesso proprio nei Giardini Vauxhall.

Nel 1749 le prove del Music for Royal Fireworks di Handel attirarono circa 12.000 persone, mentre nel 1786, per celebrare la lunga proprietà dei giardini in mano alla stessa famiglia (con 5 anni di ritardo) si contano un ballo e una festa con quasi 61.000 persone, oltre che esibizioni dei maggiori cantanti e musicisti dell'epoca.

Per la celebrazione della Battaglia di Waterloo circa 1000 soldati parteciparono per recitare in una rappresentazione dei fatti.

Molti balli e molti ricevimenti vennero organizzati all'interno del parco, famiglie importanti lo noleggiavano per una giornata o due per ricevere i loro ospiti, celebrare matrimoni o successi politici.

I Vauxhall Gardens erano visitabili sia di giorno che di sera, illuminati da moltissime torce disposte lungo i viali principali.
Vi erano poi templi e padiglioni in alcuni dei quali erano sistemati dei gruppi di musicisti che potevano contare fino a 50 elementi.
Molto in voga durante il periodo neoclassico furono le finte rovine romane e i templi antica-Grecia, considerati molto romantici.
Eppoi fontane, giochi d'acqua, siepi scolpite e magnifiche vedute del Tamigi o degli scorci di natura.

Ma si dice che la miglior attrazione del parco fossero proprio i suoi frequentatori.
Si spettegolava, ci si guardava intorno con occhi di lince alla ricerca delle proprie conoscenze o dei propri nemici, se ne studiava il portamento e l'abbigliamento, ma soprattutto il comportamento alla ricerca di qualche scandalo.

L'accompagnamento era obbligatorio per ogni signora e signorina. Le ragazze nubili dovevano essere assieme alla madre o alla propria tutrice, mentre difficilmente veniva concesso alle coppie di fidanzati di recarsi ai giardini, era necessaria la compagnia di diversi chaperon ed era comunque considerata una cosa scandalosa per via dei molti vialetti nascosti e intricati nella boscaglia dove le coppiette potevano appartarsi e scambiarsi effusioni indecenti.
Benchè i londinesi passassero oltre questi comportamenti, non altrettanto facevano i borghesi di provincia.
Naturalmente era un posto dove era facile rovinare la propria reputazione, ma allo stesso tempo ideale per adocchiare giovani scapoli. Essi servivano, come i balli e le cene, per mettere in mostra chi aveva da offrire qualcosa, quindi anche ragazze in cerca di marito e uomini all'affannosa rincorsa della moglie perfetta.


Le rigide regole di approccio prevedevano che un gentiluomo non approcciasse mai per primo una signora o un gruppo di signore, ma fossero queste che scegliessero se riconoscerlo o no, in quel caso egli era autorizzato a rivolgere loro la parola su argomenti neutri come il tempo, prima però doveva ricambiare il saluto inchinandosi e levando il cappello.
Nel caso si trattasse di un saluto appena accennato, magari fatto per mera cortesia, oppure se il gruppetto era intento in una conversazione (o, ancora meglio, era chiaro che non desiderasse avere niente a che fare col suddetto gentiluomo), allora egli poteva semplicemente ricambiare il cenno toccandosi appena la tesa del cappello, attendere che il crocchio fosse passato, e proseguire per la sua strada.

Il parco era molto frequentato anche dalle prostitute e dalle donne di malaffare, che accalappiavano i propri clienti proprio tra gli altri avventori e non era difficle trovare dei posti sufficientemente nascosti per esercitare la propria professione.

Le pause tra un'esecuzione musicale e l'altra erano sufficientemente lunghe da permettere agli ospiti di circolare per il giardino, chiacchierare, mangiare e interagire, mescolando la moltitudine di avventori di ogni classe.

I giardini chiuderanno definitvamente nel 1859 dopo una serie di sfortunati proprietari incapaci di gestire questa miniera d'oro a cielo aperto. L'ultimo proprietario fu Jonathan Tyers.

Molte persone hanno scritto a proposito dei Giardino Vauxhall, sia nelle guide alla città e al bel mondo della capitale britannica, sia come ambientazione di romanzi e novelle.

Questa è la definizione che ne fa la Endinburgh Encyclopedia nell'edizione del 1830:

The garden's great attraction arises from their being splendidly illuminated at light with about 15,000 glass lamps. These being tastefully hung among the trees, which line the walks, produce an impression similar to that which is called up on reading some of the stories in the Arabian Nights Entertainments. On some occasions there have been upwards of 19,000 persons in them, and this immense concourse, most of whom are well dressed, seen in connection with the illuminated walks, add not a little to the brilliant and astonishing effect of the whole scene.

I Giardini Vauxhall sono parte di uno scritto di Charles Dickens, Sketches by Boz (quaderno illustrativo della vita di tutti di giorni di Londra) dove la sua visita viene raffigurata attraverso gli occhi di Boz, visitatore a Londra.
Per chi volesse leggere lo scritto in lingua originale, è disponibile una versione free al seguente indirizzo:
Vauxhall-Gardens By Day, Charles Dickens

Essi sono anche la scena di uno dei capitoli de La fiera della vanità di William Makepeace Thackeray, celebrato autore britannico e creatore dell'altrettanto famoso Barry Lyndon e di Pendennis che a sua volta contiene alcune sequenze ambientate proprio ai giardini di Vauxhall.

Thomas Hardy descrive i giardini in alcune scene del suo romanzo The Dynasts, un epic-drama ambientato durante le guerre napoleoniche.

Inoltre in alcune sequenze dei libri di Jane Austen (Orgoglio e Pregiudizio e Ragione e Sentimento) se ne fanno svariati accenni.

Nel romance della scrittrice americana Kathleen E. Woodiwiss Rosa d'inverno il protagonista maschile Christopher Seton propone all'eroine Erienne Fleming la visita ai Giardini di Vauxhall; anche nel libro Il fiore e la fiamma, opera d'esordio della Woodiwiss, se ne fa accenno.

In un romance della scrittrice Connie Mason, Il sapore del paradiso la protagonista visita i giardini durante la sua Stagione di Debutto.

Un intero libro, invece, It Began in Vauxhall Gardens ha centrato la sua vicenda proprio sugli scandali di una ragazza perbene, dove Vauxhall Gardens rappresenta proprio uno di quei momenti. Il libro è scritto da Jean Plaidy e non è stato tradotto in italiano, ma è acquistabile in lingua inglese su Amazon.com o nelle librerie come IBS e Bol.it.

Molti artisti di caricature, inoltre, si sono sbizzarriti a rappresentare l'eterogenea fauna umana presente nel parco durante le passeggiate pomeridiane, accentuando i caratteri più comici o grotteschi degli avventori e delle classi sociali.


Per maggiori approfondimenti consiglio di visitare il sito originale dei Vauxhall Gardens, sfortunatamente in inglese, ma ricco di informazioni riguardanti gli artisti che si sono esibiti e le rappresentazioni fatte. La pianta del parco nel corso dei suoi due secoli di storia e la bibliografia al riguardo.
Vauxhall Gardens 1661-1859 website

Consiglio inoltre anche un sito italiano (uno su mille) riguardo la collaborazione di Handel con i Giardini Vauxhall, dove furono eseguite moltissime delle sue opere in anteprima
Handel at Vauxhall

Nella primavera 2011, inoltre, verrà pubblicata un'opera monografica contenente storia e dettagli dei Giardini ad opera di David Coke e del Dr. Alan Borg ad opera della Yale University Press.
Maggiori informazioni al riguardo nella homepage dei Giardini al primo link indicato.

Un trattato interessante sui Giardini Vauxhall come rappresentazione della società Georgiana è
Vauxhall Gardens: A Chapter in the Social History of England, scritto da James Granville Southworth dove l'autore prende spunto proprio dai Giardini per spiegare la società dell'epoca. Acquistabile su Amazon.com.

Sul sito di Amazon.com è inoltre possibile acquistare una compilation in CD contenente le canzoni più popolari durante la storia dei Giardini Vauxhall, il CD è disponibile a questo indirizzo:
Dr Arne at Vauxhall Gardens

Esistono anche alcune stampe raffiguranti un ciclo di opere di Giovanni Antonio Canaletto a tema I Giardini di Vauxhall.
Anche queste sono acquistabili online qui.

Credo che dalla vostra inviata ai Giardini Vauxhall sia tutto.
Ci vediamo presto, un bacio!



Mauser

3 commenti:

  1. Sai per caso se al giorno d'oggi è rimasta qualche vestigia dei "vecchi" giardini nella zona di Vauxhall? Ho cercato un po' in Rete ma non sono riuscita a trovare molto... e ho anche qualche difficoltà a collocare con esattezza la localizzazione dei vecchi giardini. L'accesso dal Tamigi era proprio nella zona dove oggi si trova la sede dell'MI6? ... La commistione fra James Bond e i romanzi Regency la trovo alquanto singolare :-D

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  2. "Le rigide regole di approccio prevedevano che un gentiluomo non approcciasse mai per primo una signora o un gruppo di signore, ma fossero queste che scegliessero se riconoscerlo o no, in quel caso egli era autorizzato a rivolgere loro la parola su argomenti neutri come il tempo, prima però doveva ricambiare il saluto inchinandosi e levando il cappello.
    Nel caso si trattasse di un saluto appena accennato, magari fatto per mera cortesia, oppure se il"

    Credo ti sia mangiata una frase :) Bellissimo articolo comunque! ^_^

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  3. Avevi ragione Bea, me ne ero dimenticata un pezzo =P l'ho aggiunta tanto per concludere quel discorso mollato a metà ^_^

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