5 novembre 2009

Gaslight Justice League: supereroi nell’epoca vittoriana

Breve post su un argomento che mi ha lasciata quantomeno perplessa.
Avete presente i supereroi americani? Quelli tutti muscoli e palestra vip come Superman e Batman e Robin e la Torcia Umana, la Cosa, Wonder Woman, Catwoman e chi più ne ha più ne metta?

Ebbene, noi eravamo abituati a vederli passeggiare tra i quartieri di Gotham City, nei film con Heath Ledger o a Smallvill durante la loro adolescenza.
Qualcuno però ha deciso di rivoluzionare le carte in tavola e trasformare i nostri eroi dai poteri alieni e dalle tecnologie portentose nella società vittoriana del 1880.

Un buco nell'acqua, direte voi.
Un pazzo che fuma troppo crack, mi sono detta io, che sono sempre troppo critica.
Ma al di là della morale e della stranezza della cosa, è successa e di sicuro non ha richiesto poco lavoro.
Per esempio Batman: questo povero supereroe (si fa per dire perchè fa il supereroe a tempo perso, ricco com'è) è l'unico tra tutti a non avere particolari poteri tipo forza sovrumana e capacità di cuocere un uovo con gli occhi. La sua abilità sta nella tecnologia avanzatissima di cui si serve per costruire e farsi costruire portentosi macchinari volanti, macchine superaccessoriate come quelle di Barbie ecc, ma cosa farebbe se fosse proiettato nella Londra di fine Ottocento?
La tecnologia, non è neanche il caso di dirlo, era leggermente indietro.
Niente volo, tanto per cominciare.
La velocità della luce era pura utopia, Flash non avrebbe avuto neanche paragoni considerando che i treni, il mezzo più veloce per spostarsi, avevano comunque tempi biblici, inoltre era appena stata inventata l'elettricità e il telefono. Dite che nessuno se la sarebbe data quando fosse comparso nel cielo il fantomatico logo col pipistrellone fosforescente? Pensante a quanta corrente sprecata! E i lampioni si accendevano ancora col lumino, fuori questione il raggio laser e la pistola ad ultrasuoni...

Ma tornando alla storia originale: Jack lo Squartatore (sì, quello che ha reso famoso Johnny Depp) è libero per le strade della capitale britannica e Batman e co hanno il compito di acciuffarlo e consegnarlo alla giustizia.

In una ambientazione "fumo di Londra" tra vicoli puzzolenti e strade buie ecco che troviamo Superman vestito come Re Giorgio, con una divisa da supereroe che richiama più che altro quella dell'esercito prussiano e con la fantomatica S formata da un biscione che rimanda più allo stemma dei Visconti (o di Canale5, che dir si voglia) che una lettera.
La sua capigliatura si adattava bene al tempo storico e quindi ha potuto mantenerla.

WonderWoman non è stat così fortunata perchè la sua succinta mise non era proprio indicata per l'epoca e quindi ha dovuto allungare la gonna e diversificare un po' il look dall'original per non apparire troppo anacronistica in un tempo in cui mostrare una caviglia era considerato il massimo della provocazione sessuale.
Poi era assolutamente fuori questione che una donna se ne andasse in giro con i capelli al vento, un privilegio concesso solo a Rossella O'Hara!

Poi c'è il povero Batman, il pipistrellone palestrato ha anche lui dovuto rivedere il proprio costoso guardaroba; ha mantenuto la maschera con le orecchie da dio Anubi, ma per il mantello e i calzoni proprio non c'eravamo e, grazie ad un sapiente restyling del pensatore di questo fumetto (oserei aggiungere delirante per le risate che mi sono fatta) ha mutato anche lui camicia e giacca.

In una ambientazione steampunk si aggirano i grandi criminali della Londra vittoriana e i Bow Street Runners hanno dalla loro nuovi e fidati aiutanti per salvaguardare la giustizia di Londra.

In compenso non credo che l'autore abbia avuto difficoltà con i mestieri, la Londra dell'epoca brulicava di scrittori e giornalisti di basso rango come Clark Kent o Peter Parker, anche di giovani nobilastri ricchi fino a non sapere come spendere i propri soldi (leggete Bruce Wayne).

Tutto questo non può che dimostrare che l'influenza dell'epoca vittoriana e il suo fascino sulla cultura moderna sia ben evidente e si stia rafforzando sempre più.
Da sempre quel mondo ha ammaliato chi lo studiava, perso tra le contraddizioni che lo caratterizzavano, dai principi da cui era governato e dalle azioni da cui era mosso.
Questo fumetto non è che la prova, UNA delle prove, di tutto questo.
O i creatori di Batman, Superman e WW erano a corto di idee fino a dover sfruttare lo sfruttabile, oppure la Regina Vittoria e il suo seguito colpiscono ancora e fanno nuove vittime tra le persone, evidentemente anche tra gli autori di fumetti ^_^

Mi dispiace di essere stata un po' tanto critica nei confronti di questo comics, purtroppo leggendo qualche spezzone e vedendo le immagini mi è sorto naturale pensare quello che ho espresso sopra, un sentimento di "fuori luogo" particolare.
Ciò non toglie che, probabilmente, si tratta comunque di un'opera buonissima, disegnata con attenzione e dall'accurata ricostruzione storica perchè difficilmente ci si imbarcherebbe in un simile progetto non avendo delle solide basi di appoggio. Lo spero, soprattutto per l'epoca Vittoriana che non vorrei uscisse da questo fumetto come lo stereotipo che tutti credono che sia.

Ciò non toglie che, forse, avrei preferito che venisse creato un nuovo eroe completamente vittoriano, sia nell'animo che nella storia, nato e cresciuto nell'Ottocento e assuefatto alle condizioni dell'epoca, non un pincopallino Marvel o DC che arriva ai tempi dell'Impero Coloniale con tutto il bagaglio di conoscenze moderno, con le regole della società del nostro mondo facendo continuamente paragoni, sebbene non evidenti.
Insomma, ricominciare da zero forse sarebbe stato più produttivo, avrebbe creato un nuovo eroe (c'è bisogno di eroi dice il Merlino de "L'ultima legione") sicuramente più efficace in quell'ambientazione e si sarebbero lasciati in pace Mr Muscolo e Batman e Wonder Woman. I loro stessi comportamenti da giustizieri paladini dell'uguaglianza totale sono decisamente fuori luogo in una Londra ottocentesca, di fronte a Jack lo Squartatore o Sweeney Todd. Loro perseguono la giustizia in senso moderno in un'epoca diversa, mentre a quel tempo i concetti di giustizia e di uguaglianza erano un po' diversi. Non entro nel merito se fossero giusti o meno (credo proprio di no), però era così e questo non lo si può cambiare.
Un eroe dell'epoca sarebbe stato più appropriato, avrebbe commesso azioni che, dal punto di vista moderno avremmo considerato barbare, ma sarebbero state in linea con la scuola di pensiero che regnava all'epoca dell'ambientazione.

Scrivendo questo post ho anche scoperto che questo non è stato il primo né l'unico comics di ambientazione vittoriana/steampunk, ma abbiamo anche uno spinoff di Batman intitolato Gotham by Gaslight (classe 1989), il link purtroppo punta ad una pagina inglese di Wikipedia, ma sfortunatamente le informazioni a riguardo sono piuttosto scarne.
Entrambi i due fumetti sono nominati Gaslight, disegnati da Brian Augustyn e Michael Mignola famoso per questo sue ambientazioni anacronistiche:prima l'uomo pipistrello e adesso tutta la Justice League spostata due secoli nel passato. Non ho appurato se il viaggio temporale sia stato fatto tramite macchina del tempo (tipo la macchina di Zapotec e del prof Marlin in Topolino) oppure se si tratta proprio di una serie a sè stante. Indagherò in merito.

Ulteriori informazioni al riguardo
Gaslight Justice League
Gotham by Gaslight

Le immagini provengono dai modelli in PVC degli eroi dei due fumetti.

Noi ci salutiamo qui per oggi, ciao e buona serata!



Mauser

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