Visto il successo che la precedente ha riscosso tra il pubblico, mi accingo a proporne un altra per salvare dall'oblio un altro libro che rischia di finire nel dimenticatoio delle case editrici, troppo occupate a sfornare bestseller insipidi e libri pretenziosi altamente indigesti.
Il libro in questione è Winter Rose sequel del già più volte citato I giorni del tè e delle rose. L'autrice naturalmente è sempre lei: Jennifer Donnelly.
Ora, considerando che in Italia, nonostante il successo, fatichiamo a trovare il primo della serie (cfr. Braccando «I giorni del tè e delle rose»), con avventure al limite del surreale, io mi chiedo che fine farebbe questo secondo volume se qualche pio lettore non lo chiedesse esplicitamente e, allo stesso modo, mi chiedo perchè non abbiano ancora fatto una statua tutta d'oro a chi ha inventato il sistema delle petizioni online.
Anche se il primo è stato un libro andato a ruba, anche se in giro non se ne trovano più copie perchè chi lo ha se lo tiene stretto, nascosto tra gli altri e non in bella mostra, il secondo volume della serie dei Finnegan sembra destinato a ben triste fine.
Fortunatamente sembro non essere l'unica ad apprezzare la Donnelly (direi che le entusiastiche parole che gironzolano sui blog sono più che sufficienti) e, a quanto pare, qualcuno prima di me ha deciso di ribellarsi a questa dimenticanza più o meno voluta dei due romanzi.
Girovagando per la rete mi sono infatti imbattuta nella:
Petizione online
per la pubblicazione di
Winter Rose
(la locandina è opera mia, quindi prendetevela con me se fa schifo)
Lo slogan scelto per la Petizione è il seguente:
Dopo il bellissimo romanzo I Giorni del Tè e delle Rose non riusciamo a capire come mai la Sonzogno non traduca e pubblichi il seguito: Winter Rose.
Già non va bene lasciare in sospeso una serie, (le cose si iniziano e finscono, grazie!) deludere i lettori poi... speriamo di far sentire la nostra voce e di venire accontentati.
Questo è il link in chiaro della petizione
Spero che supporterete in molti il romanzo della Donnelly, forse non la conoscerete in molti, più per pecca delle case editrici che per effettiva mancanza di cultura, ma anche questo inconveniente mi auguro che si risolva entro natale 2010, per quando è prevista la ristampa de I giorni del tè e delle rose.
Trama del libro:
Fine Ottocento.
India Selwyn Jones è appena diventata medico a tutti gli effetti e per coronare il proprio sogno di aiutare gli altri tramite il suo lavoro, si trasferisce in una clinica nei quartieri più poveri di Londra seguendo la sua vocazione contro il volere dell'ambiziosa madre, e dell'aristocratico fidanzato Freddie Lytton, che vorrebbero che India mettesse a tacere la sua vocazione di medico e il suo desiderio di aiutare i meno fortunati in favore di una vita da signora sposata, nel più rigido rispetto delle convenzioni vittoriane.
Ma India non è disposta a farsi ostacolare da nessuno e, sebbene lo squallore e la miseria dei sobborghi siano a suo avviso insopportabili, riesce comunque a mantenere il controllo su di sé e sulla sua vita, o almeno crede di riuscirci finchè Sid Malone non compare nel suo ambulatorio come paziente.
Peccato che Sid sia la sua nemesi, inizia come paziente e finisce come qualcosa di più...
Oltretutto Sid è in realtà Charlie Finnegan, il fratello di Fiona Bistrow, proprietaria di un'importante compagnia di tè e moglie di Joseph Bistrow, influente commerciante di Londra fatto "da sé" partendo dai vicoli più bui della capitale.
Ciò che però né India né Sid sanno è che Freddie, nel tentativo di distruggere il rivale, non si farà alcuno scrupolo a rubare, tradire e addirittura uccidere, incolpando poi Sid dell'omicidio.
Nel suo caratteristico stile, la Donnelly ci alterna le vicende di Charlie/Sid, India, Freddie, Fiona e Joseph, regalandoci una splendida visione del volgere del secolo in Inghilterra, rappresentandoci non solo case e palazzi, ma addirittura il Parlamento, per scendere poi sempre più in basso verso i vicoli più malfamati, nelle stradine buie tra ladruncoli e strozzini, bordelli e case chiuse.
Con la sua maestria, seguendo una vicenda difficile e complicata, Jennifer Donnelly ci regala la spettacolare vita di India Selwyn Jones e del boss della malavita che ama tra mille ostacoli.
Riferimenti:
Amazon - The Winter Rose
aNobii - The Winter Rose
Nel frattempo mi auguro sempre che mi crediate sulla fiducia e decidiate comunque di supportare la petizione per un'autrice emergente che merita davvero un po' di considerazione, che piaccia oppure no.
Il mio esempio di paragone preferito sono I promessi sposi di Alessandro Manzoni che quasi tutti siamo d'accordo nel definire un buon libro, oltre che un romanzo notevole, ma anche se convinti di ciò, sono io la prima a trovarlo insopportabile, con una Lucia piagnucolosa e un Renzo da latte alle ginocchia tanto è fesso.
Convinti comunque che sia un ottimo prodotto per storia della letteratura, cultura, analisi sociale e quant'altro penso che in pochi lo vorrebbero togliere dagli scaffali (anche se in molti brucerebbero la loro copia).
La Donnelly, posso assicurarvelo, non è il Manzoni e non è neanche tanto prolissima e i suoi personaggi non sono vittime di insulti da parte del lettore, almeno non per tutta la durata del volume.
Ma... per mia personalissima opinione posso dire che è un'ottima autrice, come non ce ne sono molte, e anche se può non piacere, cosa comprensibilissima, credo che tutti siano concordi nel dire che è almeno una validissima ricercatriche che ci ha regalato un saggio sociale interessante e completo, oltre che un romanzo (cancellando la parte romanzesca che sarebbe quella non gradita); l'ambientazione è ricostruita alla perfezione e se anche i suoi libri hanno dei difetti, come li hanno tutti, penso che meriti seriamente di essere pubblicata e di avere la possibilità di un posticino nelle nostre bistrattate scaffalature, librerie e biblioteche.
Mauser - Una lettrice compulsiva
voglio leggere il seguito... non riesco a stare sulle spine!!!
RispondiEliminaeheh non sei l'unica/o
RispondiEliminaEsce a Settembre "Come una rosa d'inverno" alias "Winter rose" con la Sonzogno.
RispondiEliminaFinalmente! *__*