Metterò questo post nella sezione traversie in libreria perchè vorrei raccontare la mia vicissitudine con il romanzo del titolo, avventura che, devo precisare, non è ancora conclusa e si vede a malapena la terraferma in lontananza.
Dispersa nei meandri dell'editoria italiana, la ricerca del libro mi ha fatto vedere dettagli dell'organizzazione e gestione che sarebbero perfetti per il libro La caffettiera del masochista - psicopatologia degli oggetti quotidiani.
Una nota doverosa è alle citazioni letterarie, ne troverete parecchie, quindi aNobii alla mano!
Inizia l'avventura
Il titolo incriminato, è I giorni del tè e delle rose primo libro edito in Italia dell'autrice Jennifer Donnelly; fa parte di una (attualmente) coppia di romanzi ambientati nell'Inghilterra di fine Ottocento che seguono le vicende dei due ragazzi Finnegan, ciascuno protagonista di un tomo.
La serie, sebbene tale non possa essere definita, è un po' anomala perchè ormai se non si scrive almeno una trilogia non si è nessuno nel panorama libresco nazionale e internazionale, a quanto pare le saghe sono il pane del terzo millennio, con un ritorno di fiamma dei fuilletton e delle pubblicazioni a puntate tanto care a Dickens nell'Ottocento.
I titoli e l'ordine di pubblicazione sono:
1. I giorni del tè e delle rose ~ Tea Rose
Protagonista Fiona Finnegan, l'intraprendente figlia maggiore
2. Winter rose [inedito]
Protagonista Charlie Finnegan, scapestrato secondogenito
Ero rimasta particolarmente incuriosita dal primo romanzo, l'unico arrivato in Italia, fin da quando lessi la trama online e, interessata, iniziai a cercarlo, documentandomi su prezzi ed edizioni.
Il risultato che ottenni fu deprimente: sulla rete c'è davvero pochissimo su questo titolo malgrado si spendano, quel poco, parole di elogio al limite dell'eccelso; in libreria è introvabile sotto tutti i fronti: scaffalatura, fornitori, magazzino.
Fiduciosa decisi di buttarmi sull'acquisto online, non sono una di quelle che snobbano questa strada, se si ha l'opportunità di percorrerla, ho più volte fatto acquisti sia di nuovi che di libri usati trovando molto bene e ottenendo delusioni solo dai titoli raramente dal servizio, ma anche qui è stato un fiasco colossale perchè sulla rete i grandi distributori come Bol o IBS davano il romanzo come esaurito e non disponibile dai tempi in cui Mosè guidò l'Esodo, mentre il mercato dell'usato raggiungeva cifre da capogiro per aggiudicarsi l'ambito premio, cifre che non ero disposta a spendere (parliamo dai 30€ in su), tanto valeva mandare le poche copie perchè fossero battute all'asta da Sotheby's.
Quindi, avrete capito, rinunciai per un periodo alla Donnelly e mi diedi ad altre letture che mi procurassero meno problemi e salassi al portafoglio.
Questo almeno finchè non ho cominciato a scrivere my blog, cioè questo blog, dove le vicende del libro si intrecciano ad avvenimenti storici molto significativi, come il commercio di tè o Jack lo Squartatore e per cui mi servivano citazioni fresche accessibili da tutti, non solamente saggi di studio in lingua inglese della casa editrice Shire; fu in quel primo periodo di vita del Georgiana's Garden che iniziai ad avvertire tangibile la mancanza del suddetto romanzo tra la mia scaffalatura di riferimento, quella che vado sempre a rileggere nei momenti di depressione e che, guarda caso, ha delle ambientazioni molto ben definite nello spazio e nel tempo.
Iniziai nuovamente a documentarmi, sperando in un calo del mercato (la crisi è reale), in qualche offerta imperdibile, nell'affare del secolo, naturalmente con scarsi risultati.
Questo pressappoco fino a luglio, quando la mia rete di informatori virtuali mi fece sapere che c'era la possibilità di una ristampa del titolo da parte della Sonzogno, la casa editrice che l'aveva fatto immigrare in Italia.
Il mio record di battitura credo che arrivi a contare cinque medesime ricerche al giorno sull'argomento che durarono tra luglio e agosto, con miserevoli ritorni.
Fulminata sulla via di Damasco
Questo almeno finchè non andai in vacanza: già perchè tra le sperdute vette valdostane c'era anche una libreria e io, da fedele bookaholic, ci andai, curiosai, comprai naturalmente, e chiesi delucidazioni su questo titolo, casomai per pura fortuna gli fosse rimasto a scaffale, invenduto da secoli; non che la news che arrivò a me fosse particolarmente lieta, il libro era inesistente nel negozio, tuttavia una solerte e gentile commessa, probabilmente impressionata dalla mole di acquisti, si mise a cercare tramite il suo fornitore e mi seppe dire che il romanzo sarebbe presto andato in ristampa, pronto per le librerie per gli ultimi giorni di agosto (cfr. Ristampa de «I giorni del tè e delle rose» del 22/8).
E qui la vicenda ritorna alla città avita, dove, armata di informazioni certe da parte di un loro collega (mica il primo che passa, quindi) mi addentrai dalla libreria di fiducia, che di solito risponde bene alle mie esigenze letterarie. Non seppero aiutarmi di più, ma misero il mio libro in ordinazione assieme ad altri romanzi di Nora Roberts, un'autrice che ho scoperto solo quest'estate e di cui sono diventata fedele lettrice.
Attesi due settimane che arrivasse quanto richiesto, sospirando come Giuletta al balcone di fronte alla mia wish list su aNobii, attendendo trepidante il messaggino sul cellulare che mi avrebbe informata della disponibilità del volume a magazzino.
Nisba, lo sto aspettando ancora oggi, questo sms...
In compenso la faccenda si è evoluta: compreso (finalmente) che non sarei mai entrata in possesso del suddetto titolo, mi sono data alla biblioteca civica, che fino ad ora è stata deludente in larga parte, ma anche dispensatrice di gioie immense.
La biblioteca mi ha dato la possibilità di leggere il romanzo, peccato che abbia dovuto aspettare quasi due mesi prima di averlo in mano, dato che la persona che lo aveva in prestito ha pensato bene di tenerlo anche 20 giorni supplementari quando il titolo era già prenotato, insomma il massimo della correttezza.
L'averlo finalmente tra le mani e letto mi ha riempita di orgoglio verso il mio precedente operato e ha animato in me una nuova smania di possesso nei confronti del volume disperso.
Online la situazione è drammatica come ricordavo.
L'oasi nel deserto (sogno o son desto?)
Un'altra libreria da cui mi rifornisco spesso (e non venitemi a dire che non supporto l'editoria italiana!) per i suoi prezzi molto concorrenziali è stata meta di un'incursione da parte mia la scorsa settimana: tentar non nuoce, mi sono detta e ho domandato anche lì.
Un'altra paziente commessa ha ascoltato le mie richieste, scosso il capo alla possibilità immediata di avere il libro a scaffale, ma mi ha fornito una splendida notizia:
Il libro uscirà in versione economica il
1 Dicembre 2010
al prezzo di 12.00€
1 Dicembre 2010
al prezzo di 12.00€
(Affrettarsi alla prenotazione)
è il messaggio sottinteso.
è il messaggio sottinteso.
Naturalmente la mia indole da malalingua non può starsene a guardare, così inizio la sfilza delle malignità con quel 12€ che, ammettiamolo, non è precisamente il prezzo di un romanzo economico, visto che gli Oscar Mondadori costano 9.50€ al massimo, ma quelli in edizione bella con la copertina colorata, non i classici con costa nera lucida e quadri ottocenteschi sul davanti della serie classici eterni. I Miti poi li trovi a 5€!
Inoltre, considerando che l'edizione in brossura originale costava 18€ (dati alla mano) che razza di edizione economica è una che ne costa 12?
La seconda considerazione cattiva va alla Sonzogno, casa editrice del romanzo: ora, io credo che qualunque impiegato di questa ditta sappia usare un browser, Firefox, Internet Explorer, Chrome, Safari, quel che vi pare, ma penso che ormai sia la base informatica per ogni curriculum e perfino mia mamma ne è capace (e lei è negata, anche se ha messo al mondo una programmatrice, fidatevi), dunque ci voleva tanto a documentarsi un minimo sull'indice di gradimento del romanzo?
No perchè a questo punto comincio seriamente a pensare che tutta 'sta faccenda della crisi dell'editoria sia una specie di bufala! La gente i titoli li chiede, anche specificatamente, se vogliamo essere onesti, e le case editrici che fanno?
Non li pubblicano.
Nossignore, al posto che dare al pubblico ciò che chiede, anche in numero esiguo, preferiscono puntare sulla bassa lega facendo di testa loro e accantonando un guadagno assicurato; mettono sul mercato titoli con "le pretese", tipo La figlia di Jane Eyre e poi lamentandosi che non vendono e non sono apprezzati, MA CI CREDO!
MI LAMENTAVO ANCH'IO LEGGENDO QUELLA PORCHERIA, di disordini intestinali!
Comprendo che se non si è sicuri del bacino di utenza di un titolo, questo potrebbe risultare un flop, dopotutto per quanto svampita sono pure io nel mercato del lavoro; tuttavia, visto che l'originale è andato a ruba e la ristampa pure, roba collaudata insomma, non sarebbe il caso di supporre che forse quel titolo/serie/autrice siano una gallinella dalle uova d'oro?
Prendete il direttore e mandatelo a spasso, se questo è il modo di lavorare, ma insomma!
C'è da vergognarsi che qualcuno debba aspettare e penare tanto per avere tra le mani un libro! Un piccolo libro che sarei stata disposta a pagare la bellezza di 18€ in edizione brossura con sovraccoperta ed edizione figa!
Questa si chiama scarsa propensione agli affari, lasciatemi parlar chiaro...
Insomma, ero disposta a fare follie e loro... loro mi hanno dato delle porcherie:
- duecentomila titoli di vampirazzi darkoni, libidinosi più di Casanova, affascinanti come Lucifero e pronti ad innamorarsi della loro cena, a memoria mi sovvengono:
- tutta la saga di Twilight in ventisette edizioni comprese di diario, portachiavi e foto di Pattinson e Hunter (per il peggio del peggio qui, qui)
- la saga della Confraternita del pugnale nero della Ward,
- la saga di Sookie Stackhouse della Harris,
- la saga dei Diari dei vampiri di Lisa J. Smith
- la saga dei Gardella di Colleen Gleason
- la saga dei Vampiri di Savannah di Raven Hart
- la saga di Nancy Kilpatrick
- tutta la Hamilton,
- riedizione nuovo formato delle saghe vampiresche della Rice,
Questo non vuol dire che io non li abbia letti, semplicemente che il genere comincia ad essere un tantinello inflazionato... - in più una sfilza di romanzi classificabili come mash-up di sorta, con eroine al limite dell'internamento (o dell'omicidio doloso da parte del lettore insofferente) ed eroi che in confronto Alla ricerca del tempo perduto di Proust (non quello della F1, quello era Alain Prost) era interessantissimo e avvincente da morire, leggasi: La figlia di Jane Eyre (il peggio del peggio), tutta la saga con protagonista le indagini di Jane Austen, tutta la saga sviluppata dal plot di Orgoglio e pregiudizio della Bebris, Mr Darcy Vampyre di cui abbiamo già parlato nel post apposito (libro, recensione)
- riedizioni di bestsellers tra cui tutti i titoli di Dan Brown e Stieg Larsson, che ormai sappiamo a memoria
Il passaggio di Attila re degli Unni, uno zero totale.
Cosa c'è di bello che almeno spingono un po' la Vargas (nel senso che la pubblicano, non che ci facciano pubblicità, che credevate), ma è comunque di nicchia, non a tutti potrebbe piacere.
Ancora una volta fiduciosa, mi appresterò ad ordinare nuovamente questo titolo, il concetto lo voglio credo che sia al centro del post (se non si fosse capito), sebbene i miei nonni mi abbiano insegnato che l'erba voglio non cresce neanche nel giardino del re...
Vedremo come andrà a finire, se siete interessati, prenotate questo romanzo, a mio avviso ne vale la pena ed è un'istantanea affascinante e profumata di tè sul mondo ottocentesco, sulla vita nella classe più bassa, sulle ragazze delle fabbriche di tè a Londra, su Jack lo Squartatore, su Whitechapel e su New York, su come crescere grazie alle proprie passioni e ideali, sull'amore e l'ascesa sociale: vai Joe! Io tifo per te!
Fiona, vorrei essere come te...
To be continued...
(Alla maniera di Lady Oscar)
Mauser
mi hai convinto!!! lo andrò a comprare.. ne hai parlato così bene e così intensamente.. non posso fare altrimenti mi hai incuriosito troppo.. appena lo leggerò ti farò sapere!!
RispondiEliminaCarissima omonima, spero davvero che il romanzo non ti deluda dopo la mia appassionata campagna a suo favore. Personalmente mi è piaciuto molto, certo NON è un capolavoro, di questo posso confermartelo, ma è interessante, ricco di spunti e dettagli e narrato con ordine logico e coscienza dell'essere, l'autrice sa quel che fa, il che non è da sottovalutare visto che molto più spesso scopro storie dove neanche chi le scrive sa dove vuole andare a parare...
RispondiEliminaForse l'avvicendamento è un po' lento e ci sono tanti clichè, ma si presta ad essere interrotto qualche giorno e ripreso in seguito senza problemi.
Incrocio le dita per lui, sono curiosa del tuo parere!
... allora non sono l'unica che vive avventure surreali!! :-) anceh io ero curiosa di leggerlo ... provvederò ad ordinarlo in libreria ... poi vediamo che succede ... male che vada provo anche io con la bibblioteca comunale!
RispondiEliminaQuasi quasi ci faccio un pensierino anch'io.
RispondiEliminaSe non altro perché "North & South", della cui esistenza ho appreso nel tuo delizioso blog, ha appena scalato la mia classifica dei libri prediletti dell'epoca. Ho finito l'altra sera di leggermelo in inglese e, pur con i suoi difettucci, é adorabile.
E poi io amo Thornton, ma questo é chiaro.
Come ti avevo promesso, ti ho citato nelle note della mia nuova fanfiction, quindi ti linko il capitolo esatto (ho usato il nickname di EFP, per renderti più rintracciabile e riconoscibile anche lì...spero di aver fatto bene).
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=584707&i=1
Mia cara Lhoss, intanto grazie moltissimo di aver citato il mio blog, mi fa onore, immenso onore, essere in piccola, piccolissima parte, un aiuto per la tua storia che adoro ed penso che sia molto avvincente (continuo ad essere un tantino indietro sui capitoli, ma prometto di recuperare).
RispondiEliminaE il libro... innanzi tutto: benvenuta nel club delle amanti di Thornton, che ormai considero l'elemento di spicco di North&Sout, che adoro anche io e che amo altrettanto per come è stato rappresentato nell'adattamento della BBC, in maniera direi quasi impeccabile.
N&S non è perfetto, ha le sue carenze, ma sono contenta che pur trattandosi di una storia un po' "datata" abbia comunque affascinato.
Essendo io una donna che lavora, il tema fabbrica/lavoro/crescita sociale col lavoro mi sono molto cari e i libri che ne parlano mi affascinano, ecco perchè, lo confesso, apprezzo N&S più della Austen, dove le eroine sono un po' inutili (in senso di economia, non tanto nel racconto).
Anche I giorni del tè e delle rose parla di lavoro, qui è proprio il centro della vicenda e mi piace perchè descrive la scalata al successo di un uomo e una donna che partono da zero. Zero tondo.
Mi piacciono i libri dove l'attività è frenetica e i protagonisti si danno da fare, non si piangono addosso tutto il tempo. Certo ha anche lui le sue imperfezioni, ma chi non le ha? Insomma, se vuoi provare puoi prenderlo in biblioteca e vedere com'è e se dovesse piacerti (cosa che naturalmente mi auguro) allora puoi sempre pensare di comprarlo ^___^
Cara Mauser, il libro è finalmente ricomparso in libreria, nell'edizione tascabile di cui hai parlato, a 12 euro. L'ho visto di persona venerdi scorso: ce n'era una pila fatta da 5-6 copie in libreria. Non l'ho però comprato.
RispondiEliminaFammi dire che questa edizione della Sonzogno mi fa veramente pietà: a parte - come dici tu - il prezzo non propriamente economico per un paperback, lo è ancora di meno se consideriamo la qualità della carta, della copertina e la rifinitura... io ho preso in mano un attimo il volumetto e mi sono riempita di quella polvere di carta che mi si sbriciolava addosso - ohhssignur, ma nemmeno i romanzi da edicola hanno una qualità così infima...
Posso ben capire...
RispondiEliminaO meglio, potrei capire se nel buco di posto dove abito, compresa la libreria che ho visitato oggi, avessero avuto il libro, cosa che non è stata. La schifezza di abitare in una città che val meno di zero...
Comunque la qualità della Sonzogno è deprimente, ultimamente sto facendo parecchia attenzione, ho comprato molti libri in quest'ultimo mese, con la Fanucci/Leggere editore mi trovo bene, ma non posso perdonargli certi errori di grammatica, la coniugazione dei congiuntivi e i refusi stilistici (parole a metà, verbi a caso e frasi senza senso perchè in origine bisognava mettere giù la cosa in un altro modo), Mondadori rimane il mio preferito, ma non sempre pubblica quel che vorrei, Feltrinelli mi deprime, la qualità è pessima, le copertine orripilanti e l'inquistro macchia.
Insomma, non me ne va bene una, sono veramente insopportabile =(
... ora ci odierai ... ma martedì scorso io e Irene abbiamo fatto un salto in libreria per ritirare un libro che avevo ordinato e ovviamente ci è scappato un tour globale su tutta la libreria ... e curiosando qua e là abbiamo trovato ... "I giorni del tè e delle rose"!!!!! inutile dire che lo abbiamo comprato ... anche se confermo che la qualità del libro non è eccellente ... cmq anche il nostro paesetto è minuscolo e triste, nonchè dimenticato dalla civiltà, quindi ribellati con la tua libreria e cerca di ottenere il volume!!!!
RispondiEliminabacio!
Odiarvi?
RispondiEliminaNossignore, semmai sono contenta per voi e, comunque, è più probabile che odiate me che magari vi ha consigliato per mesi un libro che poi non vi piacerà.
Ad ogni modo, anche io sono riuscita a procurarmelo, tramite vie traverse, certo, però ce l'ho fatta.
Presto ci scriverò qualcosa sopra, ma ho così poco tempo e così tanto da dire...
Sono capitata qui per caso cercando immagini della copertina di questo libro che leggo e rileggo spesso perchè l'ho amato davvero tanto (infatti, è ridotto uno straccio e non trovo più la copertina >.<) e mi sono letta tutto questo post, e siccome è tardi stacco, ma voglio leggermi il tuo blog perchè questa recensione-cronaca-ecc mi è piaciuta da morire :D Complimenti e buonanotte!
RispondiEliminaGrazie mille Claudia sei stata molto gentile!
RispondiEliminaIo spero che anche il resto del mio blog sia altrettanto interessante, sebbene l'argomento possa non piacere...
Mi auguro di ritrovarti tra i lettori, a presto,
Mauser
Ho appena finito di leggere questo meraviglioso libro, proprio qualche oretta fa, e ho trovato questa tua descrizione sulla conquista e l'acquisto di questo libro che, anche per me, è stato tragico. Non riuscivo proprio a trovarlo, da nessuna parte, e intanto mi mettevo lì a rileggere il titolo e la trama, a leggere vari commenti (senza spoilers naturalmente)e a sospirare immaginando il giorno in cui sarei finalmente riuscita ad avere tra le mani questo romanzo.
RispondiEliminaBhè ne vale assolutamente la pena e, adesso, prima che mi riesca a mettere l'anima in pace sul fatto che questa non sia una storia vera e che io non sono Fiona Finnegan, passerà un bel pò di tempo!
Io sono troppo fortunata. Abito in provincia di Bergamo dove c'è un circuito online di tutte le biblioteche. Si trova tutto, ma davvero! Adesso ho trovato anche Shirley e Villette di Jane Eyre che sono introvabili in qualsiasi libreria.
RispondiEliminaQuesto meraviglioso romanzo mi è piaciuto tantissimo, l'avevo letto proprio grazie alla biblioteca e poi sono riuscita a comprare l'edizione nuova di Sonzogni: è scritto un po' in piccolo ma spero di riuscire a rileggerlo!
Se vuoi leggere la mia opinione ti invito qui http://www.lacasadialchemilla.com/2010/10/i-giorni-del-te-e-delle-rose.html
A presto!
Per tutte le care lettrici che hanno amato il 1°libro "i giorni del te e delle rose" vi informo che finalmente!!!!!!! e uscito il 2° libro (seguito) "come una rosa d'inverno".- Se è solamente bello la meta del primo sarà un successo. Buona lettura a tutte
RispondiEliminaMauser ti devo ringraziare, mi hai fatto fare un buon acquisto anche se questo è avvenuto solo qualche giorno fa, spulciando tra i libri di una bancarella l'ho trovato, a soli 5€! mi era rimasto impresso questo post e mi ricordavo bene la trama :) non mi ha deluso, anche se ho letto solo un centinaio di pagine. Questo blog è salvato tra i miei preferiti e lo sarà sempre
RispondiEliminaSono felice che tu sia riuscita a venire in possesso di una copia del romanzo e che ti stia piacendo, mi fa sempre felice sapere di non aver consigliato proprio una ciofeca ^^
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