17 aprile 2010

Come si parlava due secoli fa: rivolgersi a qualcuno

Abbiamo approfondito qualche giorno fa l'ordine di precedenza, l'imprescindibile scaletta di titoli, ordini e compiti che era adoperata come paradigma per gestire le dispute d'importanza e organizzare eventi e conoscenze: Titoli nobiliari: l'ordine di precedenza.

L'argomento di oggi, invece, vuole essere un mix tra lo studio dei titoli nobiliari e il modo di esprimersi che si usava nell'Ottocento, ecco quindi come siamo arrivati a questo post dove analizzeremo la forma più corretta di rivolgersi ad un interlocutore a seconda del suo grado e della sua importanza. E naturalmente anche della considerazione in cui lo si tiene.

Premetto già fin d'ora che alcune traduzioni potrebbero risultare non del tutto precise, la colpa di ciò è integralmente mia, visto che un inglese arcaico come quello dell'Ottocento andrebbe tradotto con un italiano altrettanto arcaico, tipo quello di Verga o di Collodi, ma soprattutto quello di Federico de Roberto che col suo I Vicerè fornisce decisamente un lessico completo della terminologia e dei titoli nobiliari corretti.
Ma... non lo conosco. Purtroppo il suddetto italiano non mi è semplice come l'acqua e io non padroneggio appieno il ventaglio di titoli ancor più complicati che erano invece in vigore nei vari stati d'Italia. Senza contare, naturalmente, che alcune cariche non erano riportabili come grado o nome.
Insomma, è il lavoro di un'autodidatta.

Ma partiamo adesso con il nostro vero post.
Riferirsi a qualcuno, nel Settecento prima e nell'Ottocento poi, non era un problema da sottovalutare.
La forma da utilizzare cambiava a seconda che si stesse intrattenendo una conversazione con quella suddetta persona, che si stesse parlando di lui, sia in ambito formale che informale, che si stesse scrivendo una nota o che lo si stesse invitando ad un evento mondano, ad esempio ad un ballo organizzato.
Se le declinazioni latine vi hanno messi in croce, qui riscoprirete un problema molto simile.
Senza contare l'annosa questione dei faux-nobles, letteralmente "falsi nobili", cioè coloro che non erano veramente dei peers, ma che per rispetto e cortesia ci si riferiva loro con il titolo di lord o lady [evvai: complichiamo un po' le cose! Tanto per dire che piove sempre sul bagnato...].


Conversazione diretta
Facciamo un po' di chiarezza in questo intrico di preferenze, inchini formali e "messeri" cominciando col vedere come ci si riferiva ai nobili in una conversazione diretta; a questo proposito consiglio caldamente di rispolverare il post: Come si parlava due secoli fa: Tu, Lei e Voi.

Titolo
In Inglese
Spiegazione
Vostra Maestà
Your Majesty
Per riferirsi al re o alla regina
Vostra Altezza Reale
Your Royal Highness
Per riferirsi alla sposa del monarca, ai suoi figli e ai parenti
Vostra Altezza
Your Highness
Per i nipoti, le nipoti e i cugini/e del sovrano
Duca e Duchessa
Duke and Duchess
Per un duca o una duchessa membro della gentry (cioè duca reale)
Vostra Grazia Your Grace
Per un duca o una duchessa o un Arcivescovo della Chiesa d’Inghilterra
Mio signore / Mio Lord
My Lord
Per un nobile (peer) di rango inferiore al duca e per i Vescovi della Chiesa d’Inghilterra
Lord (Signore)
Lord
Per un conte, un marchese o un visconte; saltuariamente utilizzato anche per i baroni
Lady (Signora) Lady
Corrispettivo femminile del Lord, viene indipendentemente adoperato per marchese, contesse, viscontesse e baronesse
Sir
Sir
Per riferirsi a baronetti e cavalieri, si costruisce:
Sir+Nome+Cognome
Barone
Baron
Adoperato per riferirsi ad un Giudice dello Scacchiere e, in ambienti molto formali, per i veri baroni
Dama
Dame / Lady
Per riferirsi alle mogli di baronetti e cavalieri. Nel caso si scelga di chiamarle “lady” la costruzione diventa
Lady+NomeMarito+Cognome, ma per chiarezza si preferisce Dame
Milord
Milord / My Lord
Per un giudice e per i membri della Camera dei Comuni
Vostra Eccellenza
Your Worship
Per coloro che amministrano la giustizia, ad esempio giudici comuni ecc, in caso non abbiano titoli di rango più elevato
Dottore
Doctor
Fino al periodo Regency esso indicava un “dottore della Divinità”, cioè un teologo o un laureato in teologia (pastore).
Solo successivamente andò a designare un medico
Amministratore / Balivo
Esquire / Squire
La traduzione corretta sarebbe “scudiero”, ma si preferisce adoperare la notazione di “amministratore”.
La carica era adoperata dagli amministratori della giustizia dei possidenti terrieri e dai loro balivi


Ecco qui, vi siete confusi perbene le idee?
Ottimo, e adesso, prima di procedere, vediamo qualche osservazione.
Vostra Eccellenza che in Italia è un titolo adoperato per gli alti prelati della Chiesa Cattolica, non ha il corrispettivo negli alti prelati della Chiesa Anglicana, bensì viene adoperato per gli amministratori di giustizia. Per i Vescovi e gli Arcivescovi viene usato il titolo di Vostra Grazia, nel caso di un Arcivescovo, oppure My Lord nel caso di semplici vescovi.

Il caso del Barone èparticolare, poichè il titolo di Barone stesso viene usato per chi è insignito del titolo solo nell'ambito di circostanze estremamente formali (ad esempio un ballo all'ambasciata o a Buckingham Palace), mentre in circostanze normali ci si riferisce a lui come ad un qualsiasi Lord.

Ricordiamoci inoltre che ci sono Duchi, Marchesi e Conti di qualcosa, quindi il loro titolo sarà sempre costruito come segue:
Titolo + of + Qualcosa
Quindi avremo il Duca di Derby, cioè Lord Derby, il Marchese di Roccatagliata, cioè Lord Roccatagliata, il Duca d'Albany (è uno dei titoli reali) e così via.
Ma il Visconte non è di qualcosa, perchè il suo titolo fa riferimento al cognome, quindi si costruirà sempre
Visconte + Titolo
sebbene ci si rivolga a lui come Lord Palmerston ecc, come un qualsiasi altro nobile.

Il caso di Lady e Dame come mogli dei cavalieri e dei baronetti è già stato trattato nel post sull'Ordine di Precedenza, non starò quindi a rispiegarvi tutto occupando posto inutile.

Una cosa interessante da notare è che, quando gli inglesi, e i Victorians in particolare, non sanno che titolo affibiare a Tizio o Caio, allora lo chiamano sempre My Lord.


Riferirsi a qualcuno per iscritto
Occupiamoci adesso di sondare il terreno per quanto riguarda il riferimento a qualcuno per lettera o, più in generale, per iscritto. Naturalmente erano le circostanze che dettavano le regole, ma il tutto è riassumibile nella tabella che segue, purtroppo la traduzione rovinerebbe in parte l'effetto, quindi ho scelto di lasciare le parti di riferimento in inglese:

Titolo di riferimento
Trad. approssimativa
Spiegazione
The Most Reverend
Il molto riverito
Per riferirsi ad un Arcivescovo della Chiesa d’Inghilterra
His Grace
Sua Grazia
Per un Arcivescovo o un Duca
The Most Noble
Il molto nobile
Riferito ad un Marchese
The Right Honourable
Il veramente onorabile
Per un Conte, un Visconte o un Barone
The Right Reverend
Il veramente riverito
Per un Vescovo
The Right Honourable
Il veramente onorabile
Per i membri del Consiglio dei Ministri, i membri del Gabinetto Reale, i consiglieri ex officio e i figli maggiori dei peers che portano titoli di cortesia
The Venerable
Il venerabile
Per un arcidiacono
The Very Reverend
Il reverendissimo
Per un preside
The Reverend
Il reverendo
Adoperato per Rettori, Vicari, Canonici e tutti gli altri gradi del clero anglicano
The Honourable
L’onorevole
Per i membri del Parlamento


I non titolati
Discorso a parte va fatto per coloro che non potevano vantare un titolo nobiliare da sfoggiare assieme al proprio nome.
Queste persone cominciarono a partecipare ai grandi eventi mondani fin dal Settecento a causa della loro ricchezza, che li rendeva partiti desiderabili per le giovani donzelle in cerca di marito, ma soprattutto di una cospicua borsa su cui fare affidamento. I gentiluomini in questione (e le gentildonne che cercavano marito tra i nobili) erano invece desiderosi di integrarsi nel bel mondo, sposando o facendo sposare ai propri protetti/figli/nipoti ecc. un titolato.

Costoro tuttavia avevano un loro gergo con cui erano chiamati e a cui ci si riferiva.
A differenza di come siamo abituati coi nobili, questo era decisamente più semplice e lineare e comprendeva i riferimenti adoperati ancora oggi di Mr (diminutivo di Mister, a sua volta contrazione di Master), Mrs e Miss (diminutivi di Mistress, titolo con cui, fino ail XVII secolo ci si riferiva a tutte le signore, maritate o no; solo dopo di allora, in lingua inglese, esso divenne sinonimo di "amante" e "favorita") per riferirsi, rispettivamente, ad un uomo, ad una donna sposata o ad una ragazza nubile.
Questi appellativi erano adoperati anche in ambienti formali, in mancanza di meglio.

Nota: la notazione britannica (quindi ufficiale) vuole che Mr, Mrs e Miss siano scritti proprio così, mentre in America e in Canada si usa scrivers Mr., Mrs. e Miss. con il puntino finale.

In alcuni casi, era particolarmente adoperato il francese, ecco quindi che le ragazze erano appellate come ma Mademoiselle e le signore come Madame.

A questo punto siete pronti per scrivere una lettera a Sua Maestà e a tutti i suoi sottoposti.

Spero che il post sia stato interessante,

Bacioni!



Mauser


2 commenti:

  1. silvia: davvero divertenti, questi due articoli! Mi sono scompisciata dalle risate!!!!XDD
    Continua così, mauser, vai alla grande!!!

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  2. greta: spettacolare!! quando dovrò scrivere a un duca cercherò di ricordarmi xD comunque sei davvero informatissima, ti volevo chiedere ma tutte queste informazioni da dove le prendi perchè ci sono cose che avevo intuito da sola tramite Jane Austene colleghe contemporanee....grazie in anticipo

    RispondiElimina



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