27 maggio 2010

Il "baciamano" della Regina e del Primo Ministro

Facciamo un bell'approfondimento storico oggi, affrontando alcune usanze che sono ancora adoperate, ma di cui nel corso degli anni si è persa la traccia.

Baciamano dei nobili a Lady Jane Grey
Ormai le elezioni inglesi sono giunte alla loro conclusione, Cameron è stato ufficialmente designato come Primo Ministro dai conservatori, i tory, ha avuto un colloquio privato con la regina (Elisabetta II), lei gli ha domandato formalmente di organizzare un nuovo governo per lo Stato e lui ha risposto "yes", cioè "sì" ed è stata quindi investito della carica di Primo Ministro che si era guadagnato con le elezioni, ma che non è né definitiva né esecutiva finchè non si ha il benestare del sovrano, benestare che arrivato con l'onorevolissima concessione di poter baciare la mano del proprio re o della propria regina.

Tradizione dal retrogusto gotico o vintage?
Forse, di sicuro una tradizione tutta vittoriana che affonda le sue radici proprio ai tempi di un'altra regina, non Elisabetta II, ma Vittoria del Regno Unito.

Quando la regina salì al trono, molti avrebbero baciato le mani (e non solo quello) della sovrana per ottenere qualcosa da lei, vista la grandissima importanza che aveva acquisito.
Gli approcci che i gentiluomini tentarono con Vittoria furono molteplici e dei più disparati, erano infatti in tanti a pensare che una donna sola al governo fosse fin troppo facilmente influenzabile dalle differenti correnti interne della politica, ma soprattutto dal carisma degli uomini.
E il carisma di uno di questi, Lord Melbourne, era senz'altro innegabile.
Poco tempo dopo l'ascesa della regina fu noto a tutti che l'anziano gentiluomo stesse usando tutto il suo charme e tutta la sua esperienza per "fare colpo" sulla sovrana; si può dire che il piano di costui andò a buon fine perchè tra Lord Melbourne e Victoria si instaurò un rapporto esclusivo e molto speciale che subì una battuta d'arresto solo quando la regina si innamorò e sposò il Principe Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha, la storia d'amore del secolo.

William Lamb, Lord Melbourne
Primo Ministro
Ma la relazione sopravvisse ugualmente, tra malelingue e gelosie da parte dello stesso Alberto. Fu un rapporto tanto profondo che alla morte della di lui consorte e dei figli ella gli offrì una stanza a Windsor e i due trascorrevano insieme più di sei ore al giorno. La cosa si ridimensionò solamente quando i consiglieri di stato informarono la regina che questa condotta avrebbe portato a dei problemi, soprattutto visto che concerneva Lord Melbourne, un uomo dal passato non proprio candido e sicuramente travagliato.
  • [1812] La moglie di Melbourne, Caroline Lamb, ebbe una relazione extraconiugale con Lord Byron
  • [1836] Melbourne ebbe una relazione con l'autrice Caroline Norton, il cui marito l'accusò di adulterio e cercò di estorcere all'uomo 1400£
[in realtà, oltre ai pettegolezzi bisogna anche dire che moltissime persone avevano Lord Melbourne in antipatia ed egli non era certo un uomo amabile come sosteneva Vittoria].

Le malelingue si sprecarono sulla faccenda, benchè a tutti gli effetti la relazione tra la regina e Lord Melbourne fosse del tutto casta; Victoria infatti affermerà per tutta la vita che Lord Melbourne fosse per lei come un padre, figura che a lei era sempre mancata parecchio, mancanza acuita anche dalla presenza ingombrante della madre, della balia e dell'amante della genitrice.

Lady Flora Hastings,
dipinto di William Skelton

A tutti gli effetti il rapporto tra Melbourne e Vittoria fu un continuo balletto tra gossip storico e puritanesimo.
Se da una parte si faceva di tutto per salvare le apparenze, dall'altro Vittoria, forse per ingenuità giovanile, cadde in diversi falli che sarebbero stati fatali per altri, come l'episodio di Lady Flora Hastings, una lady-in-waiting, cioè una dell dame di Sua Maestà, che morì presumibilmente di cancro durante il periodo di maggior influenza di Melbourne su Vittoria.
Il Primo Ministro persuase la sovrana che la causa della morte della giovane fosse una gravidanza di questa, che stava per partorire un figlio bastardo e la regina stessa, non accertando le cause effettive del decesso, cadde nelle parole di Melbourne e il giorno del funerale si recò a teatro, comportamento che alla sua successiva comparsa ad Ascot le costò il nomignolo di Mrs Melbourne.

Nonostante tutto il mal [e tutto il bene, naturalmente] che si possa dire su Melbourne, non fu comunque da lui che iniziò la faccenda del "baciamano reale", i baciamano infatti era in passato un saluto, nello specifico un saluto di congedo, dopo che il sovrano aveva assegnato al Primo Ministro designato l'incarico di formare il governo e questi l'aveva accettato.

I re, in passato, anche nel caso di monarchie parlamentari particolarmente eque come l'Inghilterra, avevano uno spessore politico veramente significativo.
Rappresentazione del baciamano degli ambasciatori
esteri come saluto alla Regina Vittoria

Non solo, volendo, avrebbero potuto influenzare l'esito delle elezioni esprimendo le loro opinioni, ma potevano anche mettere il veto sulla scelta compiuta dal loro popolo, come accadde per un certo periodo quando Vittoria rifiutò, all'esito delle elezioni, di passare il testimone da Primo Ministro dal suo adorato Lord Melbourne al nuovo ministro prescelto: Robert Peel.

La disaprovazione di Vittoria emerse definitivamente con il cosiddetto scandalo delle camere da letto, niente a che vedere con qualcosa di hard o pettegolezzi piccanti, ma il rifiuto categorico della regina di lasciar decidere al nuovo Primo Ministro il suo personale di camera, le sue serve, insomma, che di consuetudine erano designate tra sostenitori del partito dominante e, benchè i Tory fossero al potere, lei continuava a preferire i Whig di Melbourne.

Alla fine la regina dovette cedere e consetì a Peel di espletare le formalità che da secoli si tramandavano nella casa reale inglese, ma al successivo cambio della guardia, quando Peel diede le dimissioni in seguito alla grande revoca dell Corn Laws, cioè le leggi sui cereali, e venne rimpiazzato da Lord John Russell, si ebbero nuovamente incomprensioni e ques'ultimo non fu mai davvero uno dei favoriti della sovrana.

Caricatura di Sir Robert Peel
Il significato del baciamano reale, è quindi una accettazione della volontà del sovrano, nel caso del Primo Ministro, trattandosi del primo colloquio ufficiale, il baciamano assume il significato di presa di potere ufficiale della carica e, in via ufficiale, dell'acconsentire alla volontà del re o della regina di formare un nuovo governo.
Naturalmente si tratta di una procedura non indispensabile, ma necessaria per preservare l'apparenza di buoni rapporti tra la casa reale, riassunto dello Stato, e il governo, che deteneva il potere effettivo.

Beh, baciamano e similari sono ormai residui del passato, forse davvero retaggi vintage del passato, tuttavia forse il fatto che siano ancora perpetrati dimostra o che siamo degli inguiaribili romantici a cui piacciono certe formalità affettate, o che la pubblicità e l'immagine contano più della sostanza o... chissà, forse che quel gesto suggella davvero una pace tra i due poteri dello Stato, che da quel momento, dall'espletazione di quel gesto, avrebbero appianato le divergenze di partito e d'opinione per lavorare insieme nell'interesse dell'Inghilterra e del popolo.
Chissà... io lo spero.

Nel frattempo ringrazio il blog Virtual Victorian per lo spunto datomi per questo post.
Thank you!



Mauser

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