17 marzo 2011

Viva l'Italia, Unita

Credo che festeggiare l'Unità d'Italia sia importante e non solo perchè sono una storica (autodidatta) e per me gli eventi storici hanno molta rilevanza, ma anche questa è una data importante, un fatto significativo per tutti, per noi italiani che in Italia ci abitiamo e per il mondo intero.
Perchè se non ci fosse stata, probabilmente la storia non sarebbe stata uguale e non è detto che sarebbe stata migliore.

Nel bene e nel male, dato che le cose non si possono cambiare, ringraziamo per tutto quello che ci è stato dato con questa unità, per la possibilità di dire a voce alta, ovunque nel mondo:
«Vengo dallo stesso Paese di Dante, Petrarca, Leonardo, Michelangelo, Carducci, Luisa Sanfelice, Balilla, Joe Petrosino, Falcone e Borsellino, Sacco e Vanzetti, di Benedetto Croce e di Eleonora Duse, di Maltide di Canossa e di Goffredo di Buglione. Di Giulio Cesare»

Perchè in Italia sono nate tante, troppe cose che ci dimentichiamo, è fiorita l'arte, l'architettura, la pittura, abbiamo avuto grandi nomi come Giotto e Raffaello, narratori eccellenti come Manzoni e Vasari, i migliori saggisti politici, Beccaria è uno su tutti.
L'Italia si sminusce a causa di scandali e scandaletti da rotocalco e troppo spesso finisce per dimenticare ciò che davvero la fa grande: le doti e i grandi personaggi che sul questo suolo vedono e hanno visto la luce.
Non siamo superficiali né fannulloni come, a causa del gossip, ci dipingono all'estero, non siamo un paese di latin lover né di pezzi di marmo, siamo uomini e donne e dovremmo essere felici esserlo. Dobbiamo essere orgogliosi di chiamarci italiani e se non lo siamo, allora è anche un po' colpa nostra, che non abbiamo fatto e non facciamo abbastanza perchè il nostro Paese sia un luogo di cui vantarsi, da ricordare con trasporto, senza rammarichi e senza vergogna.
E non venitemi a dire che intanto tutti sostengono che gli italiani sono un branco di lavativi, non credo che abbiano inventato in Italia il tessuto denim del blue-jeans solo per fare la moda, nossignore, l'hanno inventato perchè resistesse egregiamente sotto lo sforzo e sotto l'usura tipica di chi al lavoro ci si consuma non solo gli occhi, ma le mani, la schiena, le ginocchia.

E il brutto che la Storia inevitabilmente porta con sè non deve essere un freno, ma una spinta perchè l'orgoglio nazionale riemerga dalla cenere come l'araba fenice. Abbiamo costruito palazzi per i re più esigenti d'Europa, in Russia non volevano che noi, Rossini non era architetto, ma musicista, eppure lo conoscono anche in Nuova Zelanda. Solo noi non sappiamo più chi sia lui o chi sia stata Regina Strinasacchi, Respighi, Verdi, Vivaldi.

Spero che la circostanza del 150° anniversario dell'Unità d'Italia sia davvero un'occasione per ricordarli tutti e non solo "i più famosi". Ci sono persone che meritano di tornare ai fasti della gloria e l'Italia deve davvero tornare ad essere un Paese dove il merito va al di là della moneta, perchè non c'è merce di scambio più valida e perchè, alla fine, col denaro non si comprano che cose materiali, ma non l'affetto sincero né la Fede.

Benigni che declama l'inno d'Italia è stato meraviglioso, l'ho amato dall'inizio alla fine e quando ha concluso posso dire con orgoglio di essermi ritrovata in piedi e con la lacrimuccia che seguivo rapita la sua performance che è stata molto più di uno show da televisione.
E a coloro i quali lo criticano per i riferimenti politici un po' troppo aperti, vorrei chiedere davvero quanti dei personaggi storici citati con la più assoluta naturalezza conoscono. Non penso di poter trovare molti tra i politici italiani che sanno chi fu Francesco Ferrucci, Nino Bixio (che non si pronuncia X, ma Bigio! Era genovese il ragazzo, suvvia un po' di coerenza linguistica!), ecc.
L'Italia è stata grande, grandissima e grandiosa, solo quando ha scelto di vendersi e quando ha smesso di lottare è diventata una schitta insignificante come adesso.

Non potrà mai essere la politica a salvare la nostra Italia, ma potrebbero essere gli italiani che sono tosti, tostissimi, che sono bravi e lavorano sodo, che la fatica non li spaventa, che amano godersi il bello della vita e se ne fregano di quel che si dice di loro. Tutta invidia.
Siamo tutti diversi e questo è un bene, non ci sono razze, umani lo siamo tutti, eppure a modo nostro siamo speciali e non dobbiamo dimenticarlo, ma ricordarlo con orgoglio mentre costuiamo su quel passato, su questo presente, il nostro futuro.


Fratelli d'Italia,
l'Italia s'è desta?


Qualche canzone della nostra storia che meritano un tributo, ho scelto le esecuzioni che a mio avviso esprimono più trasporto e anche se non sono tutte precisamente patriottiche, molte sono parte del nostro Paese, oppure hanno un significato particolre.

8 commenti:

  1. bellissimo, bellissimo post!
    Concordo pienamente con te e soprattutto su un punto: non sarà certo la politica a salvare l'Italia; dobbiamo smetterla di aspettare che l'esempio ci venga da una classe dirigente stantia e spesso ignorante e cominciare a migliorarci noi.
    Andare a testa alta, orgogliosi, e mettercela tutta per non passare all'estero per dei chiassosi nullafacenti. Io sono orgogliosa di essere Italiana ma ammetto che a volte, all'estero, guardo i miei connazionali con un pizzico di imabarazzo. In Egitto, per esempio, dove i locali come scimmiette ammaestrate si accalcavano davanti alle telecamere gridando "Italia Uno!" perchè sannoche l'Italiano medio apprezza, ride e sgancia pure una monetina. Dovremmo ricordarci più spesso che ciò che ci ha reso grandi è stata anche e soprattutto l'Arte, il bello, la capacità di creare capolavori in grado di lasciare a bocca aperta tutto il mondo...

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  3. Grazie, Mauser, per questo appassionatissimo appello alla nostra anima italiana, fatta di cose grandissime, altissime, profondissime, che hanno reso prestigioso il nostro paese. Credo che davvero la straordinaria e vastissima varietà culturale e paesaggistica che ci contraddistingue sia la nostra forza. Avere un Nord, un Centro, un Sud, così profondamente diversi e vari, è senza dubbio la nostra ricchezza. E chi non lo capisce, o non lo vuole capire, allora, non è Italiano.

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  4. Io penso, credo fermamente che non dobbiamo sempre aspettarci un esempio o un numero di persone che la pensano come noi per iniziare un progetto o un cambiamento. Io sono dell'opinione che se in una cosa ci si crede veramente non ci sia paura, ma solo voglia di mettersi all'opera.

    Gli italiani sono straordinari perchè per secoli, nonostante l'oppressione di paesi, guerre, malattie e ingiustizie non solo non si sono arresi, ma hanno lottato duramente, ciascuno a modo suo, senza riposo e infischiandosene di quanti fossero, per avere un Paese tutto loro di persone che avevano la loro storia, la cultura e la lingua. Loro ci sono riusciti, per questo mi sembra triste vedere come si è ridotto quel Paese che è un po' come un figlio tanto desiderato, arrivato tardi, ma non per questo meno amato.

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  5. Bellissimo post, Mauser, davvero. :)

    Scusa, so di essere idiota, ma ho bisogno di chiederti un favore (qui, LOL). Sai per caso se esiste qualche blog come il tuo ma che tratta di Rinascimento?
    Mi faresti un favore ENORME e chiedo scusissima per aver intasato questa casella commenti, visto che non c'entra niente.

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  6. Wow. Complimenti. Mi hai fatto sentire patriottica per un po', e sappi che è un onore, perché ce ne vuole.
    Per me ieri era più che altro San Patrizio, patrono d'Irlanda. Ho approfittato della vacanza per fare tardi, poi mi sono vestita di verde dalla testa ai piedi e ho ascoltato musica celtica tutta la mattina. Faccio schifo, lo so.
    Ma questo... questo è stato diverso. Il tuo post mi ha smosso dentro qualcosa che le supermegacelebrazioni in diretta non hanno neanche sfiorato.

    Marty

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  7. @Nari: ammetto di non sapere se ci sia un blog come questo sull'epoca rinascimentale, non credo, magari riesci a trovare qualcosa in inglese, ma francamente non mi sono mai imbattuta in niente del genere...

    @Marty: i ringraziamenti non sono per me, ma per te che mi hai dedicato queste belle parole e sono estremamente felice che la mia retorica un po' popolana abbia smosso la tua anima patriottica. Ammetto che neppure io sono una di quelle fanatiche che alla prima occasione dà sfoggio del proprio Paese, ma questa ricorrenza ci tenevo a celebrarla per dimostrare a tutti che un sacco di Italiani, me compresa, festeggiavano questa festa perchè ci credono davvero. Poichè qualcuno è stato meschino a dire che questa non era una vera festa, ma solo una scusa, io ci tenevo a dimostrare che così non era, almeno per me, dando l'esempio. Sono stata piacevolmente colpita dallo scoprire in giro per il web un sacco di post al riguardo, interventi che mi hanno commossa sinceramente.
    Eppoi non ci trovo nulla di male a festeggiare San Patrizio, vorrei che nella mia città organizzassero qualcosa in più per la sua ricorrenza, magari una piccola festa con musiche irlandesi, persone vestite in verde e balli tipici, peccato che non lo si faccia =(

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  8. In un paesino vicino a dove vivo hanno approfittato di San Patrizio per l'inaugurazione di una birreria. Con concerto e tutto. Io non ci sono andata perché il giorno successivo dovevo essere in iper-forma per una verifica importante, ma mi sono fatta raccontare tutto da mio padre e dev'essere stato carino... Che sfortuna =( Fisica, sii maledetta!

    Marty

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