19 marzo 2011

Stili architettonici delle case vittoriane

Carissimi, mentre cercavo qualche altro approfondimento sull'arredamento delle stanze del primo piano mi sono imbattuta in un'interessante digressione circa gli stili architettonici più diffusi durante l'epoca vittoriana.

Come già detto in precedenza, la linea di demarcazione tra l'uno e l'altro e tra vittorianesimo e non è piuttosto labile, ma se una determinata quantità di caratteristiche possono essere ritrovate nell'architettura di una abitazione, allora la consuetudine prevede che questa sia assegnata ad una categoria piuttosto che ad un'altra.
Vediamo quali erano gli stili più in voga durante il lunghissimo regno della Regina Vittoria, in alcuni casi ho preferito mantenere il nome originario, anche perché alcune traduzioni credo non avrebbero reso a sufficienza il sentimento che quell stile voleva esprimere.
Archetipo della casa neogotica
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Revival gotico o neogotico
C'è ben poco da dire sulle ispirazioni di questo stile.
sua fonte primaria è sicuramente lo stile gotico medievaleggiante che piaceva tanto nei primi anni di regno della grande Regina, costituto da torrette, tetti a guglia, finestre a sesto acuto e intricate decorazioni alle ringhiere e agli infissi.

Il neogotico era senz'altro una corrente nata sulla crescita economica dei paesi, in quanto la lavorazione del legno e dei materiali per la costruzione delle dimore in questo stile era particolarmente costosa. Inizialmente, infatti, prima del periodo vittoriano e dell'avvento dell'industria e della produzione in serie, le abitazioni erano costruite con materiali facilmente reperibili in zona e priva di decorazioni che avrebbero notevolmente aumentato la cifra da sborsare.

Fisherman Bastion, Budapest
Costruzione in stile neogotico
La Seconda Rivoluzione Industriale cambiò radicalmente le carte in tavola, in quanto con la ridistribuzione della ricchezza anche alla borghesia, questa iniziò a costruire abitazioni secondo il proprio gusto, ma comunque in grado di trasmettere la loro ricchezza. Il gothic revival è il primo stile ad apparire in questo senso, influenzato dall'amore per il Medioevo che era da poco fiorito con la riqualificazione di quell'epoca storica a "Periodo di grandi cambiamenti e innovazioni" al posto dell'etichetta di "Secoli bui" in cui era stato relegato fino ad allora.

Le parole chiavi sono: ricchezza, abbondanza e ostentazione.

Esempi famosi: Tower Bridge, Strawberry Hill


Italianate o neo rinascimentale
Nome insolito per definire lo stile archiettonico che acquistò grande popolarità intorno al 1840.
Cliveden, Buckinghamshire, Inghilterra,
estate in stile neorinascimentale o italianate

Gli esperti di architettura sostengono che questo stile sia stato importantissimo nella riorganizzazione dell'architettura avvenuta nell'Ottocento in quanto le facciate delle dimore private iniziano a sovvertire i canoni di classicità, severità e ordine imposti da Christopher Wren nel XV secolo.
Facciate e decorazioni cominciano la loro virata dal maestoso verso il romantico, con un chiaro riferimento ed ispirazione allo stile rinascimentale italiano, non a caso, accostando alcuni esempi di italianate alle dimore cinquecentesche toscane, è facile cogliere una somiglianza non indifferente, il tutto nell'ottica di ispirazione che caratterizzò l'intero XIX secolo [che pare aver prodotto poco di suo e copiato tanto di altri ;-) ].

Decorazioni a soffitto in stile italianate
alla
Casa del Governatore, Melbourne, Australia

Caratteristiche architettoniche inconfondibili di questo stile sono le finestre di foggia rettangolare con la parte superiore bombata in modo da dare l'effetto arrotondato; altrettanto importante era la torretta quadrangolare, rintracciabile sia sopra il tetto vero e proprio, che nella versione con base a terra. La torretta di questo tipo, che spesso era occupata da studioli o salottini, era ispirata senza fallo agli stili rinascimentali italiani, di cui un esempio importante è la Torre del Mangia della città di Siena, ma che si vedono anche in alcune ville e casolari della campagna toscana che è divenuta poi tanto cara ai registi americani.
Significativo era il contorno finestre ed infissi fatto in blocchi di pietra mentre il resto della facciata risultava intonacata.

Villino in stile italianate
in
Connecticut, USA
A differenza del neogotico visto prima, l'italianate era uno stile medio in quanto permetteva buoni effetti scenografici senza l'impiego di materiali e lavorazioni costose. Non solo, questo stile si caratterizzerà via via per la sua produzione massiva in quanto i materiali, ma soprattutto le decorazioni, iniziarono dalla metà dell'Ottocento ad essere prodotte in maniera massiva e preconfezionata per adattarsi alle esigenze del cliente, ma allo stesso tempo mantenere una spesa contenuta.

Il declino di questo stile avverrà intorno al 1870, quando altre forme decorative si affacciarono prepotentemente nel panorama artistico; mantenne comunque un alto numero di fedelissimi, specialmente nel Midwest degli stati uniti, dove la casa vittoriana divenne un materiale da esportazione molto richiesto.

Parole chiavi: scenografico, produzione in serie, anche per budget limitati

Esempi famosi: Dresden Semper Opera House

Archetipo della casa in stile neorinascimentale
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Jacobethan
Nome insolito per uno stile insolito. Il Jacobethan è infatti un'accozzaglia di caratteri provenienti da stili diversi e sapientemente mescolati fino ad ottenere una sagoma piacevole ed esteticamente gradevole.
Minnie Storz Higgins Residence
in stile
Jacobethan
Non nacque con questo nome, che gli venne imposto solo nel 1933, ma è indubbiamente significativo per risalire alle sue origini: il Jacobethan, infatti, coniuga nella sua architettura elementi provenienti dal revival rinascimentale di cui abbiamo visto prima, con caratteristiche tipiche dell'epoca Tudor, definita elisabettiana, in più acquisisce anche dallo stile giacobino.
È proprio unendo i termini giacobino (jacobean) ed elisabettiano (elizabethan) che si ottiene il nome con cui è oggi conosciuto e che nel corso del tempo è stato applicato anche al di fuori dell'architettura, per esempio in campo letterario sul personaggio di William Shakespeare in quanto appartenente sia all'epoca elisabettiana che a quella giacobina avendo egli prodotto scritti anche dopo la sovrava Elisabetta I.

Brandies-Millard House in stile
Jacobethan
L'architettura di questo stile è opulenta di caratteristiche tra le più diverse fra loro: negli esempi più famosi, come Harlaxton Manor le varie correnti convivono egregiamente, in altri casi, purtroppo, si rasenta il ridicolo. Piacciono i contrasti di colore, ad esempio tra il bianco e il marrone scuro, un'usanza tipica dello stile Tudor, oppure mattoni rossi a vista con cornici e infissi bianchissimi, bow windows sporgenti dotati di molte vetrate, tetti doppi a capanna e abbaini che si affacciano dalla mansarda.
Ufficialmente viene considerato l'antenato più prossimo dello stile Regina Anna.

Parole chiavi: come si direbbe per un vestito a fantasia stampata con aragoste, difficile da portare con grazia ed eleganza.

Esempi famosi: Harlaxton Manor


Romanesque Revival o neo romanico
Chiesa di St. William
presso Price Hill
in stile
neoromanico
Come detto in precedenta, in campo architettonio i victorians non si sforzarono molto di produrre qualcosa di nuovo, ma si limitarono a rielaborare quanto già creato in passato.
Dopo un periodo di revival del gotico, del rinascimentale, e, per un breve lasso di tempo anche della grcità dorica, ecco che si sono dati al romanico.

Liberamente ispirato all'architettura del XI e XII secolo, il neo romanico seguì gli stessi sviluppi dei suoi predecessori Neo [non quello di Matrix!]: scoperta, amore, declino, il tutto in un tempo assai breve.
L'ispirazione a questo stile si suppone sia stata data come spinta per un ritorno alle forme massicce e ben piazzate del georgiano e degli stili alla Christopher Wren che erano stati sovvertiti dal neogotico e dal neorinascimentale.
Archetipo della casa in stile
neoromanico

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Grande ritorno degli archi a tutto sesto tipici dell'architettura del primo Medioevo, forme massicce e decorazioni minime, sagome principalmente spigolose piuttosto che arrotondate e smussate.

Fu molto popolare in Germania e Canada, ma in Inghilterra ottenne solo tiepidi consensi e venne relegato ad architettura per chiese.

Parole chiavi: impegnativo, severo, imponente

Esempi famosi: Univerità di Toronto


Davenport House, casa in
stile Secondo Impero
Secondo Impero
Considerando che l'Inghilterra diverrà ufficialmente un impero solo nel 1867, non stiamo parlando di uno stile made in UK. No, l'Impero in questione è quello francese e lo stile il più chic della Parigi bene della metà del secolo XIX, sponsorizzato da Napoleone III, quello degli accordi alle terme di Plombiers con Cavour e la Contessa di Castiglione, per intenderci.

Lo stile Secondo Impero presenta elmenti innovativi nell'architettura, sebbene in larga misura attinga anch'esso al neogotico e al neorinascimentale, nello specifico con il preciso scopo di essere imponente, eccessivo, opulento e magnificamente pesante.
Guardare uno stile Secondo Impero è un po' come vedere il baldacchino di San Pietro: per carità, splendido, ma eccessivo al punto da essere opprimente.

Questo stile è un tripudio di archi, colonnati e decori.
Archetipo della casa in stile Secondo Impero
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Per uso abitativo la struttura della casa era costituita da un corpo centrale, generalmente turrito, e da due ali gemelle laterali; il tetto era mansardato e abitabile e si riconoscono esempi di bow window o bovindi [odio questa parola] e di abbaini, le classiche finestrelle sporgenti dai tetti.

Lo stile Secondo Impero è sicuramente quello che più siamo abituati a riconoscere negli sceneggiati televisivi e nei romanzi ambientati in città, questo perchè, a dispetto delle decorazioni, era comunque uno stile compatto e rendeva egregiamente anche in poco spazio, inoltre permetteva di sfruttare quasi la totalità del volume della mansarda, cosa non fattibile con stili che prevedevano il tetto a capanna in quanto le aree più ribassate non erano abitabili.

Parole chiavi: speculare, ordinato, eccessivamente decorato

Esempi famosi: Palazzo dell'Eliseo, Opera Parigi, Windsor Hotel di Melbourne

City Hall di Providence, stile Secondo Impero


Regina Anna
Uno stile che fu molto importante per l'architettura delle case vittoriane fu il Queen Anne, in voga dal 1870 in poi.
David Syme House in Sycamore, Illinois,
costruita nel 1880 in stile
Regina Anna
A dispetto dei precedenti questo stile prevedeva che la costruzione della casa fosse in pietra o mattoni e solo decorazioni e pannellature in legno. Che c'è di strano?
C'è che nel mondo anglosassone le case erano costruite quasi esclusivamente in legno, negli Stati Uniti, in particolare, questa caratteristicha è valida ancora oggi e non di rado si possono riconoscere imponenti ville sulla cresta delle colline della Florida fatte interamente di legno e, immancabilmente, distrutte dal primo tifone di passaggio.

Archetipo della casa in stile
Regina Anna
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Sebbene la costruzione in pietra o mattone potesse risultare severa, i victorian svilupparono un'ampia rosa di decorazioni per ingentilire maggiormente l'aspetto, tra queste vi erano intarsi in legno oppure rampicanti naturali alle pareti, trucchetto già adoperato in passato con lo stile dei castelli Tudor (1500) per smorzare un po' l'impatto di quelle pareti imponenti e monocromatiche.

Non di rado lo stile Regina Anna acquistò una caratterizzazione di eccesso, con case votate all'esagerazione, ricche di vetrate e finestre, torri, torrette, portici spesso su più livelli, tetti decorati, creste, merlature, decorazioni a sbalzo o in pietra, elaborate balaustre e ringhiere spettacolari. Anche gli interni propri di questo stile erano su questo stile, non a caso i caminetti che vengono classificati in questa categoria artistico-architettonica sono capolvori di imponente magnificenza.

Parole chiavi: decorazioni, eccesso, opulenza


Yates House, casa in stile
Stick Eastlake
Stick Eastlake
Ho un po' di dubbi su come si potrebbe tradurre il nome di questo stile per rendere meglio l'idea, ma le mie manchevolezze linguistiche in questo caso mi intralciano parecchio e il traduttore automatico non è in grado di salvarmi.
Tragedia! Come griderebbe Olive Penderghast del film Easy Girl.

Divagazioni a parte, lo Stick Eastlake è uno stile architettonico che si sviluppò nel periodo tra il 1860 e il 1890, esso ha le sue radici nello stile architettonico americano definito Stick, e nel movimento del Regina Anna chiamato Eastlake, che deve il nome al fondatore del suddetto movimento, nonchè architetto e designer d'interno [anche se all'epoca non si chiamava così], Charles Eastlake.

Il processo di identificazione dello Stick Eastlake è complesso, in quanto acquisisce caratteristiche di molti altri stili, sia per la sua formazione piuttosto tardiva (1860) che per il principio stesso dello stile di migliorare i precedenti per ottenere un risultato che non sembrasse ridicolo, caratteristica che purtroppo si nota in alcuni esempi di italianate decisamente troppo kitch.
Roberts House in autunno,
villino in stile
Stick Eastlake
Rispetto al neogotico e al Regina Anna, lo Stick Eastlake ha un'introduzione significativa, o meglio, una manchevolezza: in quanto è dogma spirituale dello stile Stick americano, il suddetto non ha torri, torrette e guglie inutili, ma una forma compatta e lineare nei contorni; di conseguenza, essendo lo Stick Eastlake figlio dello Stick, ne riprende questo pensiero.

Casetta in stile Stick Eastlake
eseguita a punto croce
Non solo dal Queen Anne trae ispirazione, ma lo Stick Eastlake viene spesso definito come un'evoluzione del gotich revival: alla casa neogotica toglie, oltre a torrette d'avvistamento piuttosto inutili, anche quell'aria tetra e maligna da "casa delle streghe" [come la villetta di Sabrina vita da strega] e ne conferisce una più dignitosa e signorile, mantenendo però la leggiadria della forma e la semplicità dell'impatto d'insieme, entrambe mancanti a stili come l'italianate oppure il Queen Anne che, invece, erano piuttosto imponenti e massicci, ben piantati.

Una caratteristica importante è la presenza di giganteschi portici prospicenti all'abitazione, spesso su più livelli e decorati con ringhiere in legno e intagli che snelliscano l'aria massiccia del colonnato di supporto.

Parole chiavi: signorile, dignitoso e dalle linee semplici ed eleganti.

[Nota: personalmente è quello che preferisco, anche se ho sempre sognato di avere uno studio in una casa con torretta, ma mi accontento di uno studio con terrazzo ^_^]


Spero che l'approfondimento sia stato interessante, se voleste dedicarvi agli approfondimenti ecco qualche link

Per le appassionate di punto croce qui troverete un sacco di cataloghi e basi per la realizzazione di splendidi quadretti ricamati aventi come soggetto le varie tipologie di case vittoriane. A mio avviso è un'idea deliziosamente adorabile!
Stitcher's Paradise - Victorian Houses from across America

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Linda Osband, Victorian House Style Handbook
A. J. Bicknell & Co., Victorian Wooden and Brick Houses with Details
A. J. Bicknell & Co., 100 Victorian Architectural Designs for Houses and Other Buildings (consigliato)
Randolph Delehanty, In the Victorian style
E. K. Rossiter, F. A. Wright, Authentic Color Schemes for Victorian Houses
Janet W. Foster, The Queen Anne house
Daniel Lewis, Kristin Helberg, The Victorian House Coloring Book (per i più piccini)
Geo E. Woodward, Victorian City and Country Houses
Trevor Yorke, The Victorian House Explained


baci a tutti e a presto!




Mauser

3 commenti:

  1. ottimo approfondimento, come sempre! Oltre a essere molto interessante hai reso il tutto anche semplice a capirsi, anche per una come me che di architettura non ne capisce niente!!!

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  2. Difficile pensare che ci sia qualcuno che di architettura ne capisce meno di me... ^_^

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