7 marzo 2010

L'uomo amato da Jane Austen

Ho deciso di parlare di questo personaggio prima ancora di approfondire in maniera esaustiva quello della grande scrittrice inglese perchè è sicuramente famoso quanto lei.
Ritratto di Jane Austen
Benchè infatti l'identità di questo giovanotto sia rimasta nell'ombra così a lungo (e forse lo è ancora), le sue caratteristiche traspaiono perfettamente dai personaggi maschili creati dalla Austen, che sono tutti uomini distinti e perbene, dignitosi, equilibrati, saldi. Sanno ammettere errori ed essere comprensivi con chi fa altrettanto, credono nel vero amore e fanno scelte oculate nella vita, lasciandosi difficilmente trascinare solo dalla passione.

Insomma, leggendo di Edward, Edmund, Frederick o Mr Darcy è facile trovare tra loro diversi punti in comune, se si esclude l'estrazione sociale di alcuni e di altri.
Questo ha portato appassionati e studiosi ad interrogarsi se essi non siano stati effettivamente tratteggiati con le caratteristiche di un vero "uomo".

Dopotutto, come avrebbe fatto Jane Austen a scrivere in maniera così profonda dell'amore e dei rapporti tra le persone semplicemente vivendoli all'esterno? Beh, è vero che Salgari, per esempio, ha scritto di terre fantastiche e personaggi altrettanto avventurosi senza alzare il fondoschiena da una sedia, ma io credo che con i sentimenti ci sia molto di più da capire, ecco quindi che mi trasformo in una del nutrito gruppo di caccia all'amore della vita di Jane.

Illustrazione tratta da Mansfield Park
Che cosa si sa di lei? Che era una donna piuttosto indipendente, una zitella, chiusa e abbastanza riservata, a quanto scrivono, ma allo stesso tempo anche un po' altezzosa e saccente (è l'opinione di una cugina); non si sposò mai, ma nessuno fino ad oggi era riuscito a scoprire se fosse stato per mancanza di occasioni, di denaro, di amore o chissà cos'altro.

A differenza delle sue eroine, Jane Austen ebbe un carattere piuttosto remissivo, mentre Lizzie era una vera tempesta ed Elinor, guidata dalla ragione, era salda come una roccia sulle decisioni che aveva seguito.
Non Jane.

Ma a quanto pare qualcuno seppe accettarla anche per le sue doti, la sua indipendenza ideologica che si manifestava attraverso i suoi romanzi, il fatto che fosse già avanti con gli anni; uno studioso inglese, Andrew Norman, sostiene infatti di essere giunto alla conclusione che Jane Austen avesse avuto un innamorato segreto ed è anche certo del nome dell'uomo.
Secondo le sue ricerche, il gentiluomo che rubò il cuore a Jane ed ispirò tutti i personaggi maschili della Austen fu Samuel Blackall, un clerico amico intimo della famiglia e, in particolare, del fratello maggiore di lei.

Samuel e Jane si conobbero a casa di comuni amici, i Lefroys, presumibilmente nel 1798.
Inizialmente il rapporto tra i due fu di semplice amicizia, che tuttavia già metteva in luce l'affinità psicologica ed ideologica di questi personaggi.
Questo sentimento che ancora doveva sbocciare, tuttavia, venne interrotto dalla subitanea partenza di lui.
Si ricontreranno dopo quattro anni nel South Devon, dove lui risiedeva, ma a questo punto neanche Norman è in grado di spiegare la rottura del loro rapporto, se sia stata lei a chiudere completamente, se ci siano stati degli impedimenti da parte delle famiglie, come usava all'epoca. Tutto rimane ancora avvolto nel mistero e anche le ipotesi avanzate da Andrew Norman lasciano scettici i più.

Al riguardo, comunque, lo storico inglese ha pubblicato un libro sulla sua personale interpretazione della vicenda e delle prove e le motivazioni che lo hanno spinto a fare di Samuel Blackall, di cui si hanno riferimenti certi anche negli albi anagrafici, l'innamorato segreto di Jane Austen, autore a quattro mani dei suoi libri per averle fornito la chiave dell'uomo perfetto che, ancora oggi, le donne cercano ispirandosi a Mr Darcy piuttosto che a Frederick Worthson e agli alri eroi.
Ecco il link: Jane Austen: An Unrequited Love

Leggendo ciò che Norman scrive di Samuel Blackall, mi viene spontaneo paragonarlo al personaggio maschile di Northanger Abbey, il tranquillo, un po' slavato, ma sempre educato e ammodo Henry Tilney.
Nel mio distorto immaginario femminile, benchè Darcy sia il personaggio che io adori, è Tileny quello che alla fine sposerei.
Mi ritengo un po' la copia moderna di Catherine Morland, naturalmente con le differenze del caso. E sempre nel mio mondo di riflessioni, è come lui che dovrebbe, a mio avviso, essere il marito di una come Jane. Jane non era una principessina, ma era una persona tenuta in discreta considerazione sia in famiglia che fuori.
A differenza di altre autrici, che hanno affrontato temi anche difficili come la Gaskell o George Eliot (ricordo che, a dispetto dello pseudonimo maschile si trattava di una donna), la Austen scriveva un po' gli Harmony del suo tempo, per questo ha subito pochi problemi per l'aver pubblicato col suo vero nome le sue opere.
Naturalmente, per Harmony che fossero, i libri della Austen erano ben scritti e ben strutturati, in passato la lettura era un passatempo collettivo e di cose alternative da fare ce n'erano poche, quindi era normale che un libro, se pubblicato, fosse sufficientemente avvincente, a differenza di alcuni moderni che ti fanno addromentare dopo la terza pagina.

Sono stata colpita da tutta questa notizia, che ormai risale a qualche tempo fa, ma che io ho scoperto con un discreto ritardo; personalmente ho sempre creduto che Jane avesse avuto un innamorato segreto, quantomeno che fosse stata innamorata, sebbene respinta, lo dimostra il modo in cui tratta l'amore, ma allo stesso tempo il fatto che l'amore dei suoi libri sia estremamente idilliaco, platonico ecc dice anche che non ha avuto un amore ricambiato, ufficiale, è testimone del fatto che non sia stata sposata.
Però doveva essere stata innamorata.
Quindi scoprire il nome del signor Blackall è stata una caccia al tesoro particolare, a questo punto vorrei davvero vedere se nel suo passato cancellato (la sorella Cassandra non è stata benevola coi posteri) ce ne fossero stati altr di innamoratis cacciati, respinti, non ricambiati.

Rileggendo la news forse il film Becoming Jane perde un po' della sua pretesa realistica, ma di certo non perde la sua poesia.


Magari si va a scoprire che, a differenza di quel che si crede, Jane è stata una leggera, una donna piuttosto incline al flirt, una che civettava in maniera vergognosa, chissà... il passato di alcuni personaggi è davvero curioso e particolare.

Baci a tutti






Mauser

6 commenti:

  1. silvia: oddio... ma allora l'esistenza di Tom Lefroy è tutta una bufala?? 0__o'
    Cioè, Samuel Blackwell non assomiglia neanche vagamente al nome sopracitato, quindi devo dedurre che il personaggio maschile di Becoming Jane sia stata tutta invenzione dei produttori? Oh, mamma, mi cade un mito...

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  2. AAHHHHHHHH!!!
    Oddio, Samuel Blackall... che bel nome!! *romanticona*

    U.U Comunque tanto per dare il mio apporto personale, come ci ha spiegato la nostra prof di inglese Jane non scriveva mai di cose che non conosceva, di persone che non aveva incontrato. Questo forse si nota di più nei personaggi pieni di difetti come Mr e Mrs Bennet, ma non vedo perché non potremmo legare questa idea anche ai suoi maschietti più carini (*ççççç* Tilney!)
    Probabilmente fu innamorata, come tutte le donne. Forse si ingannò, forse rimase fedele a un solo uomo ideale per tutta la vita ^^ di sicuro sapeva cosa significava amare... molto più di tanta gente di oggi che non da alcun peso alle parole, Jane è stata capace di interpretare con semplicità i sentimenti delle persone risultando realistica. Nei suoi libri tutto da l'impressione di scorrere fangoso [cit. Orazio], ma alla fine si arriva sempre al mare, grande e calmo ^^ è una visione ottimistica e umile, se fossi capace di scrivere storie d'amore senza dubbio non sarei capace di farle andare a lieto fine, per come ho vissuto io il mondo finora. Jane doveva essere abbastanza intelligente da non essere egoista e pensare solo a sé... oppure scriveva per esorcizzare ciò che non aveva e ne approfittava per guadagnare qualcosina...
    Oddio, cosa diamine sto scrivendo? Non rileggo, è tardi X'D
    Comunque Becoming Jane non l'ho visto, penso proprio che lo farò o.o

    Grazie per l'info Mauser, questa mi mancava davvero!!!

    Beatrice*

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  3. @ Silvia: già già, Tom Lefroy è solo un'invenzione degli sceneggiatori per fare un film con una storia d'amore (ultimamente scarseggiano), non saprei dire quale dei due uomini Samuel o Tom sarebbe stato meglio per Jane, al di là che siano esistiti o meno, però penso che lei se ne meritasse uno fantastico e mi dispiace che invece sia rimasta zitella... coraggio non farti cadere un mito, a me è successo vedendo Miss Potter, credvo che fosse stata una zitella incallita o una madre amorevole, invece ha avuto un fidanzato (prematuramente morto) e s'è sposata tardi, insomma, nessuna delle cose che mi ero immaginata per lei! Ero proprio sconcertata alla fine del film, che tra l'altro è stato un po' sneza senso...

    @ Bea: anche io credo che Samuel Blackall sia un bel nome romantico, lo vorrei io un marito con quel nome!
    Per quanto mi riguarda, sulla storia di Jane e sul motivo per cui scriveva, io penso che lo facesse come esorcismo del fatto che fosse sola; Jane scriveva di donne di carattere come lei, che però alla fine trovavano la felicità, era sia un modo per dire "ce la posso fare" che per gridare che anche le donne forti e coraggiose dis spirito potevano avere un futuro roseo con un innamorato... poi c'erano le remissive come Jane Bennett, che erano sì felici come le protagoniste, ma non così tanto (in fondo Bingley è sì un buon partito, ma è anche un po' senza spina dorsale, non sa neanche prendere le sue decisioni da solo! è troppo influenzabile...)

    Becoming Jane ammetto di averne visto solo un pezzetto perchè la televisione mi deprime da morire ultimamente, ma spero di recuperare presto ^_^

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  4. silvia: Anche io ho visto Miss Potter, però mi è piaciuto, come film! Tuttavia, credo che alla fine si sia sposata con quel suo vecchio amico più perché non voleva restare sola, anche se, almeno secondo me, entrambi provavano un reciproco affetto.
    Io, di per me, essendo un'amante della Scozia (e degli scozzesi;P)sono stata contenta di questa fine, soprattutto perché l'uomo che è divenuto suo marito aveva molto più fascino del suo fidanzato, anche se mi è dispiaciuto per lui, poverino...

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  5. Sono capitata a caso e in ritardo su questo post, ma non posso esimermi da fare una precisione: Tom Lefroy è un personaggio storico documentato, fu giudice in Irlanda e conobbe davvero in gioventù Jane Austen. Si può solo ipotizzare che la Austen fosse stata ospitata nella casa del nonno di Lefroy a Londra, ma sul fatto che i due si conobbero e che ballarono insieme almeno due volte non si discute. Certo, nel film il brodo viene allungato, ma Lefroy non è stata un'invenzione ed era effettivamente imparentato con il reverendo Lefroy, la cui moglie era amica di Jane.

    Ludo.

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  6. C'è una lettera che testimonia l'amore di Jane e Tom. Lui ammette di essere stato innamorato di lei ma lo definisce un amore fanciullesco. L'amore è nato quando avevano entrambi 20 anni.

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