22 maggio 2011

Le classi sociali

Dopo tanto parlare della società, mi sono accorta che uno degli argomenti su cui fin'ora avevo continuamente girato intorno senza mai approfondire è quello delle classi sociali.
Al giorno d'oggi, specialmente in Italia dove non valgono più i titoli nobiliari di alcun tipo [La contessina Giada De Blanc non è davvero contessa! I Principi della Rovere non sono principi, ecc.] la classe sociale è dettata più dall'impiego che dalla stratificazione: contadini, commercianti, impiegati, liberi professionisti...

Una volta le cose erano molto diverse.
Nell'intricato panorama vittoriano o regency dovete pensare alle classi sociali come alle parenti più prossime delle caste indiane.
Peccato solo che in India le caste siano 4, ermetiche e intoccabili, radicate nell'immaginario e nella società dalla notte dei tempi, mentre nel 1814 in Inghilterra le classi sociali fossero sette.
Qualche riferimento ad uno dei numeri biblici per antonomasia che indica l'infinito? Boh...
Vediamone alcune nel dettaglio e approfondiamo un po' la cosa.


Prima classe
La Prima Classe, o Highest Order, era costituita innanzi tutto dai membri della famiglia reale, a seguire erano conteggiati i grandi Ufficiali di Stato e tutti i nobili al di sopra del titolo di baronetto con le loro famiglie.
Approssimativamente: da 578 a 2.880 persone
La Regina Vittoria con il consorte Alberto e tutta la sua numerosa famiglia (figli, nipoti, bisnipoti, generi, nuore, ecc).
La famiglia reale, chiamata First family era la più importante del Paese e ricopriva la punta di diamante della piramide sociale.

Seconda classe
Una classe alquanto generica che comprendeva baronetti, cavalieri e gentiluomini di campagna (per la definizione si veda il post relativo ai titoli nobiliari e all'ordine di precedenza). Erano inoltre inseriti in questa classe tutti coloro che possedevano rendite molto significative in quanto rappresentavano, nella loro persona, la ricchezza del Paese.
Approssimativamente: da 48.861 a 234.305 persone


Terza classe
Abbandoniamo la nobiltà e ci caliamo direttamente tra i privi di titolo.
Un barrister cioè un
avvocato di alto livello.
Apparteneva alla terza
classe
sociale insieme a
chi lavorava nel foro
.
Apparteneva alla terza classe il clero anglicano di alto livello, i titolari di impieghi importanti, personaggi di spicco del foro inglse, cioè in ambito legale, studiosi di rilievo, mercanti di grandi ricchezze, imprenditori su larga scala, banchieri e le famiglie di tutti questi.
Approssimativamente: da 12.200 a 61.000 persone


Quarta classe
Non siamo abituati a parlare di classi al di sotto della terza, in quanto ciò che per allora era riservato alla third class per noi rappresenta un servizio appena accettabile, abbiamo standard molto elevati. Comunque, tornando alla quarta classe, vi si contavano tutti gli esponenti del clero e gli impiegati dello Stato, il clero di altre confessioni religiose, coloro che erano introdotti nell'ambito legale, gli insegnanti di ordini superiore (quindi del liceo e dell'università), i proprietari terrieri, armatori, commercianti e costruttori di non grande guadagno, proprietari di botteghe di un certo livello, artisti, meccanici e tutti coloro che potevano contare su un reddito medio. Insomma: questa era la classe dell'alta borghesia.
Approssimativamente: da 233.650 a 1.268.650 persone


Quinta classe
Qui ci troviamo di fronte ai proprietari di classe inferiore, negozianti di second'ordine, osti, i dediti al pubblico e tutti coloro i quali erano impiegati in attività varie, non necessariamente continuative, e vivevano insieme alle famiglie con reddito moderato.
Approssimativamente: da 564.799 a 2.798.475 persone


Sesta classe
Gli osti facevano parte della quinta classe
Lavoratori manuali, artigiani di basso livello, agricoltori e contadini, in genere appartegono a questa classe tutti coloro i quali vivono del lavoro dato dalle loro braccia.
Approssimativamente: da 2.126.095 a 8.792.800 persone


Settima classe e inferiori
Era detta la classe dei miserabili ed era abbastanza popolosa.
Si contavano poveri, clochard, zingari, ladri, vagabondi e coloro che vivevano di furti, crimini e delinquenza.
Approssimativamente: da 387.100 a 1.826.170 persone


Le classi militari
Come oggi, anche all'epoca esistevano due classi per gli appartenenti perenni all'Esercito e alla Marina di Sua Maestà.

La Higher class era costituita da ufficiali e mezzi ufficiali con le loro famiglie.
Contava circa dalle 10.500 alle 69.000 persone

Horatio Nelson, ammiraglio della
Royal Navy, la sua classe era la prima
di quelle destinate ai militari.
Alla Second class appartenevano invece soldati e marinai semplici, impiegati dell'Esercito e della Marina, pensionanti e lvoratori dell'indotto.
Il loro numero variava da 120.000 a 862.000 persone.


Questa era la distinzione ufficiale fatta negli atti statali della classe di appartenenza di una persona.
In realtà le classi realmente considerate nella vita quotidiana erano cinque e non sette, e la loro distinzione era molto più semplice, basata sul reddito fine a se stesso.


Upper class
La classe d'elite, vi appartenevano solo pochi fortunati; questa classe era dotata di enormi privilegi dovuti non solo alla possibilità che il denaro o la posizione sociale permetteva loro di acquistare, ma sopratutto al dovere che lo stato riteneva di avere nei loro confronti. Ecco quindi che era lo Stato stesso che si prodigava in facilitazioni verso costoro.
Erano l'1% della popolazione inglese e avevano una rendita annua altissima a cui si aggiungevano i privilegi su cui potevano contare, un po' come i politici moderni che non si sognerebbero mai di pagare una cena. Vi appartenevano tutte le categorie di nobili e gentiluomini, compresi i baronetti e cavalieri che, invece, nell'altra distinzione erano assimilati ad una classe inferiore.

All'interno della stessa upper class, nei paesi dove non esisteva l'aristocrazia che deteneva il primato all'interno della classe stessa, esisteva un'ulteriore distinzione.
  • La Upper upper class che comprendeva personaggi di grande ricchezza e di antica e prestigiosa famiglia, tant'è vero che erano etichettati come Old money negli ambienti più informali, negli Stati Uniti questa distinzione esiste ancora e fanno parte della categoria di Vanderbilt, i Rockefeller, ecc.
  • La Lower upper class erano definiti come New money e comprendevano tutti coloro che con gli affari avevano fatto grandissime ricchezze nello spazio di un'unica generazione.


Upper middle class
Siamo già in ambito borghese, come dice il nome stesso che fa riferimento alla middle class che dopo il matrimonio di Kate Middleton abbiamo sentito nominare ben più che a sproposito.
Insomma, ci riferiamo all'alta borghesia, imprenditori, armatori, proprietari di industrie e possidenti terrieri con grossi introiti. Vi si contavano inoltre gli alti appartenenti al foro ed eminenti studiosi.
Queste persone avevano di solito un livello di studio abbastanza elevato, avevano frequentato almeno le scuole superiori e alcuni anche l'università.
In questa fascia sociale era condensato il 15% della popolazione vittoriana.


Lower middle class
Sempre in ambito borghese ci affacciamo adesso verso il ramo meno ricco.
Nella lower middle class si potevano riconoscere onesti negozianti, medici, impiegati statali, artigiani con una certa autonomia, la maggior parte erano figure che lavoravano in proprio e non dipendevano da un padrone, sebbene il loro business non fosse grande come quello degli alto borghesi, avevano una vita abbastanza comoda e dignitosa che permetteva di non patire la fame alla famiglia. Tra i dipendenti che figuravano nella categoria erano tutti colletti bianchi, cioè personale che svolgeva funzioni che necessitavano di una certa cultura minima e non comprendevano lavori manuali, ma piuttosto impieghi da scribacchino e grattapennini come si soleva dire all'epoca.
Questa classe occupava circa il 32% della popolazione.


Working class o classe lavoratrice o proletaria
Erano il 32% della popolazione e comprendeva quasi esclusivamente lavoratori dipendenti di lavori di basso concetto: montatori, meccanici, scaricatori, riparatori... cen'era per tutti i gusti.
La sicurezza del loro posto di lavoro era sempre a rischio ed è per questo motivo che molti si battevano in lotte sindacali che spesso sfociavano nel sangue o in due punizioni da parte del datore di lavoro, a volte anche fisiche (cfr. I giorni del tè e delle rose).
Warwick, quartiere della classe proletaria.
La struttura delle abitazioni tutte uguali, di costruzione semplice e mai troppo distante dalla zona di lavoro, spesso nel comprensorio delle recinzioni dell'area industriale, era voluta dai padroni delle fabbriche per il controllo completo della vita dei dipendenti, anche in Italia abbiamo esempi simili come Busto Arsizio.
Il salario che acquisivano dal loro impiego a stento bastava a mantenere la famiglia, anche se poco numerosa e già da allora in un simile nucleo abitativo lavoravano entrambi i coniugi e più spesso anche eventuali ospiti paganti della casa, ad esempio zii o cugini trasferiti dalle campagne.


Lower class
Alla base della piramide stava la lower class, letteralmente la "classe più bassa". Vi appartenevano oltre a tutti i poveri, gli indigenti, zingari, clochard, prostitute di basso rango e il sottobosco malavitoso delle città, anche i lavoratori stagionali delle campagne.
I famosi lustrascarpe appartenevano
alla lower class ed erano molto diffusi.
Era una classe di disperati e di afflitti, senza vita, speranze o futuro che viveva alla giornata sui bordi delle strade, sfruttando come poteva la società e i suoi vizi nati dalla crescente ricchezza.
La percentuale di persone che ne faceva parte variava dal 14 al 20%, la cifra è poco chiara a causa della difficoltà di conteggio.


Bene, dopo questo post relativamente breve, ma spero contenente tutte le informazioni salienti, mi auguro che le idee riguardo la stratificata struttura dell'epoca settecentescha e ottocentesca siano un po' più chiare, se così non fosse, naturalmente, potremo tornare in furuo sull'argomento.
Una nota è d'obbligo e cioè sottolineare come questa fosse la struttura delle classi sociali del passato, al giorno d'oggi il grado di stratificazione risulta più avanzato e comprende il livello di specializzazione delle persone che nel corso del tempo, secondo un processo iniziato con la Seconda Rivoluzione Industriale, ha acquisito sempre maggior rilevanza.

Baci a tutti




Mauser

5 commenti:

  1. Grazie mille, come sempre chiaro, ben fatto e molto utile! Sei davvero brava. Un abbraccio

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  2. silvia: bello, meraviglioso!
    Trovi sempre il lettore con gli occhi incollati allo schermo del PC! *.*
    A proposito, qualche giorno fa mi è arrivato per posta un libro in lingua originale che parla della corsa all'oro del Klondike.
    Per riuscire anche a leggerne metà impiegherò 3/4 della mia vita, ma sembrava troppo interessante!!

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  3. Bel post davvero. Sei sempre molto esauriente nei tuoi approfondimenti a scopo divulgativo nei confronti dei tuoi lettori. Si percepisce, poi, il minuzioso lavoro che c'è alle spalle.
    Congrats,
    Ludo.

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  4. Interessantissimo anche questo post sulle classi sociali =D. Come quelli sull'architettura. Continua così io nel mentre a spulcio il tuo blog ché per me è una miniera di informazioni ^.^

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  5. Mentre leggevo questo post, mi sono appena ricordata di un libro che dovrebbe arrivarmi lunedì o martedì (spero lunedì :P) e che magari qualcuna di voi (Mauser per prima) conoscerà:
    Miti e mondi vittoriani. La cultura inglese dell'Ottocento, di Francesco Marroni
    Edizioni Carocci 2004

    E' un saggio, ma pare sia molto interessante e istruttivo. :)

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