30 luglio 2010

Royal Crescent in Bath

Sicuramente ne avrete sentito parlare: libri, film, cortometraggi, documentari... non riesco a credere che ci sia qualcuno che non l’ha mai sentito nominare, c’è stato un periodo in cui in televisione lo si nominava quotidianamente.

Eppure, a dispetto di questa sua popolarità, pochi sanno di che si tratta esattamente, cosa sia, dove sia.

Mi arrogo il diritto di scriverci sopra un post che, pur amando io moltissimo questo luogo, pur essendone estremamente affascinata, probabilmente non riuscirà mai a trasmettere la sua grandezza sia culturale che artistica e l’importanza sociale che ha avuto nei secoli passati.

Il Royal Crescent è un complesso residenziale composto da 30 abitazioni e situato a Bath, in Inghilterra.

Il nome caratteristico deriva dalla forma a mezzaluna (in inglese crescent) dell'intera costruzione.



È uno dei più splendidi esempi di architettura georgiana, riconoscibile nei frontali, negli ingressi e nella stessa forma delle costruzioni.

Per quasi 250 anni è stato la dimora di nomi illustri nella storia e nella politica, rappresentando il luogo di residenza estiva della créme inglese.

Attualmente sono stati apportati diversi rimaneggiamenti agli interni del complesso, mentre alcuni degli appartamenti sono stati convertiti in un lussuoso albergo a 5*; per chi fosse interessato a trascorrere una notte in questo splendido comprensorio, magari in luna di miele, diversi siti di prenotazione online offrono la possibilità di riservare con anticipo la suite, la camera o il sottoscala che vorrete occupare.

Oltre al servizio di mezza pensione o pensione completa, il Royal Crescent Hotel offre pacchetti speciali per gli sposi e gli eventuali pranzi di nozze e sale apposite per conferenze e meeting come la bellissima villa Serbelloni di Bellagio [a tal proposito ricordo un episodio di qualche anno fa, quando ero in vacanza a Como e sono andata a fare il giro turistico delle ville del lago, il Grand Hotel di Villa Serbelloni di Bellagio, tuttavia, quel giorno era riservato per un meeting del Governo, perchè sapete, in Italia i politici possono permettersi di prenotare per una settimana intera un grand hotel superlusso a Bellagio con i soldi dei cittadini al posto che vedersi per una proficua riunione in Parlamento...].

Ma tornando all’Hotel Royal Crescent di Bath, il prezzo di una camera (ricordo che all’estero i prezzi si fanno solo per camere matrimoniali, non esiste il matrimoniale-uso-singola) si aggira intorno alle 200£, tasse incluse.
Tutto considerato, è caro, ma non un’esagerazione.

Per ulteriori informazioni vi consiglio vivamente un giretto sul sito ufficiale dell’hotel
The Royal Crescent Hotel website
Che, oltre a suggestive immagini e spiegazioni dettagliate, offre anche utili spiegazioni su tutte le iniziative e le personalità che hanno frequentato l’albergo.

Insieme all’hotel superlusso, nel Royal Crescent ha sede anche un importante museo cittadino sponsorizzato dal Bath Preservation Trust, il comitato per la tutela della città, che ha al n°1 il suo simbolo più famoso e apprezzato.


Storia & Architettura
Il nome della costruzione era inizialmente solo The Crescent, ma venne successivamente aggiunto l’aggettivo “Royal” quando il Principe Federico, duca di York e Albany, risiedette per qualche tempo ai numeri 1 e 16.
Il progetto originario del Royal Crescent fu affidato al famoso e apprezzato architetto John Wood jr., che ne curò la parte artistica esteriore.
I lavori di costruzione durarono dal 1767 al 1774.

Nel progetto di Wood la facciata ricurva era formata dalle 30 facciate degli appartamenti; lo stile è in prevalenza georgiano-classicheggiante, con colonne ioniche del diametro di 76cm (30 inches) e alte fino a 14.3m (47 piedi).

La parte retrostante di ciascuna abitazione non fece parte del progetto di Wood e ciascun acquirente degli appartamenti del Royal Crescent potè erigerla a proprio piacimento, naturalmente mantenendo una certa continuità stilistica.
Quindi, se la facciata è completamente lineare, ordinata e simmetrica, il retro risulta grandemente più disordinato, con case di differenti altezze e con finestrature di stile diversi e bow-windows.

Questo particolare tipo di architettura “bifronte” viene chiamata “Queen Anne fronts and Mary-Anne backs” e il Royal Crescent non ne è l’unico esempio a Bath, dove lo si ritrova in diverse opere famose.


La struttura originale del Crescent fu parzialmente rovinata durante i massicci bombardamenti tedeschi avvenuti durante la Seconda Guerra Mondiale, che danneggiarono in particolare gli appartamenti 2 e 17 con bombe incendiarie.
Le due abitazioni vennero ripristinate e ricostruite nel rispetto dello schema originale.


Davanti al Royal Crescent si trova uno splendido prato verdeggiante, contornato da un ha-ha; purtroppo questo termine non ha un corrispettivo italiano che lo spieghi con più facilità, ma a grandi linee si tratta di un piccolo fossato di qualche decina di centimetri che separa due o più zone di giardino. Per maggiore chiarezza ho lasciato sul nome il link alla pagina di Wikipedia che ne spiega la forma e l’uso, purtroppo esiste solo la versione inglese.

L’utilizzo di questo espediente in un giardino è tipico delle grandi magioni del centro dell’Inghilterra, contornate da immensi prati e giardini rigogliosi.

Solitamente un ha-ha è posto ai piedi di una collinetta artificale e serve per il drenaggio delle acque piovane, che altrimenti rimarrebbero ad impantanare il terreno, che in Inghilterra, come si sa, è particolarmente umido; la sua struttura è fatta apposta per non interrompere la distesa visiva di verde dei prati e fornire una splendida visione d’insieme.


Personaggi illustri
Il primo residente del Royal Crescent fu Thomas Brock, cognato di John Wood jr, che si stabilì al n°1 del complesso.

Dopo la sua morte, nel 1785 l’appartamento passò di proprietà a Maria Luisa, Principessa di Lamballe, un'italiana della famiglia reale Savoia-Carignano che in precedenza aveva abitato a Versailles negli ultimi tempi della monarchia francese; la principessa venne poi massacrata durante il truculento Periodo del Terrore, durante il quale alcuni antimonarchici si accanirono particolarmente contro di lei per la sua vicinanza con la Regina Maria Antonietta (qualcuno sostiene addirittura che la Regina e la Principessa avessero una relazione saffica O.o, ma sua Maria Antonietta si è sentito davvero di tutto e io continuo a preferire la versione che coinvolge l'affascinante Conte Hans Axel di Fersen).

Dopo la Principessa di Lamballe, nel 1796 la casa passò di proprietà al Principe ereditario Federico, duca di York e d’Albany.

Il n°1 del Royal Crescent fu senz’altro la residenza che accolse il maggior numero di personalità, ma anche negli altri appartamenti si possono ritrovare diversi nomi altisonanti.
Per esempio al n° 4 si stabilì per qualche periodo lo scrittore, per l’epoca molto affermato, Christopher Anstey, la placca con il suo nome, tuttavia, è stata apposta per errore al n° 5.

Jean-Baptiste, Visconte du Barre risiedette per diverso tempo al n° 8, dove organizzò una vera e propria sala da gioco e di scommesse molto frequentata.
Il visconte fu poi ucciso in duello a Claverston Down, liberando l'appartamento.

Il n° 9 fu abitato per qualche tempo da Philip Thicknesse, eccentrico autore satirico della fine del Settecento.

Il n° 11 era abitazione della famiglia di Thomas Linley, musicista e direttore di cori e orchestre; la sua secondogenita, Anne Elizabeth Linley, cantante di talento, fu compagna e amante del poeta Richard Brinsley Sheridan.
A questo punto mi permetto una piccola divagazione: non vi dice niente il nome di quest’uomo? No? Non era forse Sheridan il cognome da nubile di una certa misconosciuta Caroline Norton?
Yes, Richard Sheridan non era altri che il padre di Caroline, quello stesso padre che lasciò lei, le sorelle e la madre praticamente sul lastrico condannandole a cercare l’aiuto di alcuni amici di famiglia per sopravvivere.
Come vedete il mondo è piuttosto piccolo...

Tornando a noi, l’abitazione centrale del Royal Crescent fu utilizzata per molto tempo come sede dei ricevimenti e degli eventi della Blue Stockings Society, un movimento inglese per l’istruzione femminile sponsorizzato da alcune donne passate poi alla storia tra cui Elizabeth Montagu ed Elizabeth Carter.


Dopo il periodo di grande splendore del Settecento e dell’epoca Regency, Bath perse gradualmente la sua rilevanza, finchè, circa negli anni venti del diciannovesimo secolo, tornò a fare storia e le terme romane di Bath riemersero a nuova vita.

Ricordo, per chi non lo sapesse, che il nome Bath deriva proprio dalle famose terme della città, scoperte già al tempo della conquista romana dei primi secoli dopo Cristo; Bath, che in inglese significa “bagno”, più precisamente l’atto di immergersi, prende il nome proprio dalla possibilità di bagni termali, la cosa non deve sorprendere visto che anche in Italia abbiamo località dai nomi pittoreschi come Acqui Terme o Montecatini.

Nel 1822 il Royal Crescent era abitato da Francis Burdett, politico e riformista, padre di Angela Burdett-Coutts, considerata la donna più ricca d’Inghilterra grazie all’eredità ricevuta di tre milioni di sterline; Angela fu una famosa filantropa del suo tempo, dedicataria del libro di Dickens Martin Chuzzlewit; inoltre, nel romanzo Flashman viene considerata una delle amanti di James Brooke, quest’ultimo Rajah di Sarawak soprannominato il "Rajah Bianco", è famoso in Italia come l’acerrimo rivale di Sandokan grazie ai libri di Emilio Salgari.

L’ammiraglio William Hargood della Marina di Sua Maestà Britannica abitò per dirverso tempo al n° 9 del Crescent e dopo di lui la stessa abitazione su acquisita da Edward Bulwer-Lytton, politico, poeta, drammaturgo e novellista.

L’esploratore del Sud America e dell’Australia Thomas Falconer ufficializzò la propria residenza al n° 18 fino al 1882, dopodichè l’appartamento passò a Isaac Pitman, inventore di uno dei metodi di stenografia e scrittura veloce più utilizzati prima dell’avvento dei computer, conosciuto proprio come metodo Pitman.


In tv e al cinema
Il Royal Crescent è stato location di numerosi film e period drama, principalmente per la sua caratteristica facciata, visto che gli interni sono a tutt’oggi abitati da civili.

In particolare La cassa sbagliata, lungometraggio britannico ispirato all’omonimo racconto di Robert Louis Stevenson, ha moltissime location nel Royal Crescent e nei suoi esterni.

Oltre a questo, alcune scene del film americano Prova a prendermi con Tom Hanks e Leonardo Di Caprio sono girate al Crescent.

Ne La duchessa con Keira Knightley abbiamo il Crescent come location di alcuni ciack.

Per quanto riguarda i period dramas, nell’ultimo adattamento di Persuasione la famiglia Elliot risiede nella costruzione per il tempo di soggiorno a Bath e alcune scene d’esterno sono girate davanti alla famosa facciata.

Nei telefilm contemporanei, invece, i protagonisti della serie BBC1 Bonekickers risiedono al Crescent.


Spero davvero che questo post sia stato interessante, ci tenevo molto a scrivere qualcosa sul Royal Crescent perchè era stato uno dei primi argomenti a cui avevo accennato quando ho aperto il blog e scritto i primi post di introduzione, in particolare quello in cui parlavo per la prima volta dell’Epoca Georgiana.


Mi era sempre un po’ dispiaciuto aver fatto degli accenni al riguardo senza aver mai approfondito realmente l’argomento, dopotutto la rubrica sui Luoghi Famosi è un bel po’ sfruttata, perchè quindi dimenticarci sempre del Royal Crescent?

Indubbiamente è un argomento complesso e lungo da approfondire, con l’aggravante che sia online che nel cartaceo ci siano davvero poche informazioni e le uniche cose che si riescono a trovare, Wikipedia a parte, sono tratte dal sito dell’hotel del Royal Crescent.

Beh, sto sviolinando come al solito, quindi penso che tornerò alle mei impellenti scadenze.
Spero che continuiate a seguire il blog,
a presto



Mauser






6 commenti:

  1. Cara, sei sempre così brava...e così esauriente. E' davvero interessante, e anche se ne avevo sentito parlare abbondantemente, non sapevo esattamente di cosa si trattasse. Grazie mille dei chiarimenti. A dispetto delle poche info reperibili sei stata davvero completa. Anche io ho sempre amato quella facciata. E' così caratteristica. E pare quasi di vederci passeggiare davanti Ladies in abiti pomposi al braccio di Signori importanti. :)
    Brava Brava
    un bacio

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  2. Ho letto con grande interesse questo post, forse perché Bath é una di quelle località ricorrenti nella letteratura inglese. Come posso non immaginare, nel mio ideale XIX secolo, di andare a Bath sperando in qualche incontro che renda più vivace la vita sociale di una signorina dell'epoca? :)
    Ed é stato un piacere rivedere il Royal Crescent, già notato più volte al cinema, ma la cui storia non avevo mai approfondito.
    E non ti preoccupare per la qualità del post: é vario, ben nutrito, mai noioso almeno per la sottoscritta che adora gli aneddoti ed i particolari.

    Ora devo solo scovare un modo di spedire i miei personaggi a Bath, insomma!

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  3. Sono felice che il post sia stato interessante, devo confessare che ho colto la palla al balzo quando ho visto il post su Cipria e Merletti riguardo le terme di Bath e così mi sono lanciata.

    @Lhoss:meno male che non è diventato una noiosata, l'architettura non è proprio il mio forte e mi manca completamente il gergo tecnico, sono entrata nel panico quando è entrato in scena 'sto benedetto ha-ha... sono sicura che i tuoi personaggi ti ringrazieranno per un rilassante periodo di vacanza a Bath tra feste serali e bagni termali ;)

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  4. Bellissimo...
    Un luogo incntevole da sogno!

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  5. Sono stata a Bath quest'estate, e mi sono innamorata della città: è davvero bellissima! Questa zona con il Crescent si trova leggermente fuori dal centro. Ho seguito una visita con una delle guide ufficiali della municipalità di Bath, e lei ci ha spiegato che quando il Crescent è stato costruito, si riusciva ad avere ancora una vista diretta sul fiume (Avon), cosa che oggigiorno non è più possibile, date tutte le costruzioni che sono state fatte nel corso del tempo. Ci ha raccontato dell'ha-ha (suggerendo che forse il nome nasceva dall'esclamazione che veniva alle labbra quando si inciampava, non vedendolo XD
    Inoltre pare che i Marlborough Buildings, che si stagliano sul lato occidentale del Crescent, siano stati costruiti per limitare gli olezzi provenienti dalla discarica posta appena oltre il margine ovest della città; in questo modo funzionavano un po' da frangivento e frangiodori.

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  6. Ciò che mi hai detto è davvero interessante, effettivamente sul nome ha-ha avevo avuto qualche idea che potesse essere per quello, sembra fatto apposta per farti inciampare mentre cammini, visto che risulta nascosto: tu sei lì che fotografi questo splendore architettonico e....tonf! In terra...

    Molto interessante quello che mi hai detto sui Malborough buildings, grazie davvero dell'approfondimento, anche io ho imparato qualcosa ^___^

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