22 gennaio 2010

Il Whist, gioco di carte

Temo di aver trascurato troppo a lungo la rubrica dedicata ai giochi di società, agli hobbies e agli sport.
Mi metto quindi immediatamente all'opera proponendovi un gioco di carte, il whist tra i più in voga del periodo che approfondiamo in questo blog.

Sicuramente ne avrete sentito parlare molte volte, è un gioco assai famoso.
Personalmente mi piacciono i giochi di carte, ma nell'intervallo scolastico, quando comparivano i mazzi, si finiva sempre sulle ovvietà: scala, ramino, briscola, ometto nero e così via; risultato, alla mia età non sono assolutamente capace di giocare a rubamazzo, conosco a malapena le regole del sette e mezzo e del black jack e dimostro una spiccata propensione al poker che potrebbe risultare dannosa per la mia salute e quella delle mie finanze.
Ma devo confessare che non ho mai giocato a whist, o almeno così credevo fino ad un po' di tempo fa e vi svelerò questo mistero alla fine del post perchè, invero, ho giocato a questo gioco di carte assai spesso senza neanche saperlo.

Storia del gioco
Il whist è una evoluzione di un vecchio gioco di carte praticato fino al Seicento, conosciuto con il nome di Ruff and Honours, del quale conserva alcune diciture, per esempio i valori delle carte vengono chiamati "onori" proprio in riferimento al suo predecessore.

Agli albori dell'entrata in auge, cioè nel Settecento, vennero scritti numerosi libri sull'arte di giocare a whist; alla fine del diciannovesimo secolo un insieme di regole rigide descrivevano le leggi del gioco, la sua etichetta e le tecniche necessarie: come piaceva ai Victorians, ogni parte dell'azione era stata codificata e minuziosamente regolata in maniera rigida e ferma, con norme dalle quali non si poteva trasgredire.
Nonostante questo, le regole per giocare a whist sono molto semplici e basta giocare un paio di partite per apprenderle con semplicità, le malizie del giocatore, invece, si apprendono durante il gioco e studiando, naturalmente, gli avversari.

Il declino del whist tra i giochi di carte è cominciato nel Ventesimo secolo, quando le regole troppo ferme aveva fatto perdere l'intero divertimento e il gioco stesso era stato rimpiazzato dal bridge contratto, un gioco di carte a metà tra bridge e whist, di cui conserva diverse regole e declinazioni.


Regole del gioco

Specifiche
  • Si utilizza un comune mazzo da 52 carte
  • L'ordine di importanza delle carte è:
    A K Q J 10 9 8 7 6 5 4 3 2
  • Si gioca in quattro, in coppia con quello seduto di fronte
  • Le coppie si decidono per scelta dei giocatori oppure alzando ciascuno una carta dal mazzo: i due con le carte più alte formeranno una coppia e così via
  • Il mazziere viene scelto scegliendo una carta per uno e indicato quello con la carta di valore più alto (ricordiamo che A vale 11, non 1!)
  • Le carte possono essere mischiate da qualsiasi giocatore, anche se solitamente viene fatto dal giocatore alla sinistra del mazziere. Il mazziere ha il diritto di dare un'ultima mischiata, se vuole.
  • Il mazzo viene tagliato dal giocatore alla destra del mazziere prima della distribuzione.
  • Le carte vengono date una alla volta finché ogni giocatore si trova con 13 carte.
  • L'ultima carta, appartenente al mazziere, viene girata per mostrare il seme che comanda (il trump, simile alla briscola). La carta mostrata resta sul tavolo finché arriva il primo turno di gioco del mazziere. Il giro viene effettuato in senso orario.
  • Inizia il gioco il giocatore alla sinistra del mazziere
  • Si gira in senso orario
Il giocatore alla sinistra del mazziere gioca per primo; qualsiasi carta è valida.
Gli altri giocatori, in senso orario, giocano una carta a testa dello stesso seme di quella usata per l'apertura (ammesso che ne abbiano una).

Se un giocatore non ne possiede può giocare un altro seme.

La mano viene vinta dalla carta più alta del seme giocato dal primo giocatore, a meno che sia stato giocato un trump, in questo caso vince la mano il trump più alto.

Il giocatore che si aggiudica la mano ha il diritto di iniziare la successiva.

Si gioca finchè i giocatori sono rimasti senza carte in mano, a quel punto si procede ai calcoli per decidere i vincitori.

Punteggio

Dopo che tutti i 13 turni sono stati giocati, la coppia che si è aggiudicata il maggior numero di mano segna un punto per ogni mano aggiuntiva, ovvero per ogni mano dopo la sesta. La partita viene vinta dalla prima coppia che segna 5 punti.

Gli onori (honours) sono i punti che vengono assegnati a chi possiede le 4 carte più alte (A, K, Q, J) del trump.

Chi ne possiede tre ha diritto a 2 punti, chi ne ha quattro può avere 4 punti. I punti derivati dalle mani vinte vengono conteggiati prima degli onori, e la coppia che segna 4 punti non può reclamare gli onori per vincere la partita.

Gli onori non aggiungono niente ad una mano, servono solo per velocizzare le partite, e a volte non vengono usati.


Trucchi e strategie di gioco
  • Nella mano di apertura è conveniente giocare il proprio seme più forte, solitamente quello di cui si posseggono più carte. Anche una carta singola può essere una buona giocata. Solitamente si segue il seme giocato dal compagno.
  • Prima mano: di solito si apre con il re per puntare agli onori.
  • Seconda mano: si gioca piano, con un singolo onore. È conveniente distribuire gli onori su varie mani (giocando il più basso di due onori consecutivi).
  • Terza mano: di solito si gioca forte, nonostante vengano utilizzati gli onori più bassi.
  • Gli scarti sono carte basse di un seme che non interessa.


Citazioni famose
Dove abbiamo già sentito parlare del whist? Ecco un piccolo elenco dei libri e film dove l'hanno citato
  • Charles Dickens parla del whist nel libro Il Circolo Pickwick nel capitolo VI;
  • Edgar Allan Poe parlò del whist nel suo racconto I delitti della Rue Morgue;
  • Nel libro di Stephen King Shining, Al Shockley e Jack Torrence giocano a whist durante un flashback;
  • Phileas Fogg, l'eroe di Jules Verne nel romanzo Il giro del mondo in 80 giorni, è dedito al gioco del whist;
  • Edward Gorey lo citò nel libro illustrato The Glorious Nosebleed;
  • Horatio Hornblower è un eccellente giocatore nella serie omonima di C. S. Forester;
  • In Via col vento di Margaret Mitchell, Scarlett lo gioca dopo aver sposato Rhett;
  • John James Audubon lo cita nel proprio giornale Missouri River;
  • Jack Aubrey e Stephen Maturin, protagonisti dei romanzi di Patrick O'Brian, lo praticano in diversi romanzi dell'autore;
  • Il gioco è spesso presente nei romanzi russi del XIX secolo ambientati nell'alta società. Fra gli altri ne hanno parlato Aleksandr Sergeevič Puškin,Nikolàj Vasilevič Gogol' Ivan Sergeevič Turgenev, Fëdor Michajlovič Dostoevskij e Lev Nikolaevič Tolstoj nel suo strafamoso Guerra e Pace;
  • Lo scrittore francese Jules Barbey d'Aurevilly ha dedicato al gioco un racconto della raccolta Le diaboliche: Il rovescio delle carte di una partita di whist;
  • Camillo Benso, conte di Cavour, a Torino nel 1841 fondò un circolo del whist;
  • Cosima Wagner Liszt riferisce nel proprio diario veneziano di serate in famiglia trascorse a giocare whist;
  • Ne Il Gattopardo, i protagonisti principali (Don Fabrizio, Padre Pirrone e Tancredi) giocano a whist col Cavaliere Chevalley;
  • Nello sceneggiato televisivo Orgoglio e Pregiudizio prodotto dalla BBC con protagonisti Colin Firth e Jennifer Ehle, la signora Phillips, zia delle sorelle Bennett, invita il signor Collins, cugino delle stesse, a giocare una partita (che lui le fa perdere clamorosamente);
  • Nel film La fiera della vanità con Reese Witherspoon, la signora presso cui Becky è a servizio gioca a whist con i suoi ospiti (gli Osborne) durante una visita pomeridiana;

Dopo aver letto le regole del gioco e tutto quanto, non vi è venuto in mente qualcosa?
Un gioco molto simile che senz'altro vi è capitato di praticare. Da soli. Al pc.
A nessuno è venuto in mente Hearts, il gioco preinstallato di Windows XP?
Ci avrò giocato migliaia di volte, in effetti Hearts, la cui versione originale si chiama Hearts and Spades, cioè Cuori e Picche perchè i cuori sono lacarta con più valore e la donna di picche vale 13, è una variante del whist all'incontrario: vince quello con meno punti.
Il nome italiano di questo divertimenti con le carte è Peppa, che poi sarebbe il nomignolo della "matta", la donna di picche appunto.

Bene, credo che concluderò qui con questo post, è un intervento un po' semplice, ma almeno spiega qualcosa di interessante su quell'epoca che poi è andato perduto, visto che ormai si gioca a whist solo nei tornei country inglesi, i cosiddetti whist drivers.

A presto, bacioni!



Mauser

5 commenti:

  1. Ah!!!!! Quindi il whist è un po' la briscola anglosassone!!! :)
    Grazie per aver soddisfatto questa curiosità! Ma il bridge sfora dal periodo da te trattato? ;) perché quello è un altro gioco che mi incuriosisce molto!!!

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  2. Vedrò cosa posso fare per te, in realtà io non so giocare, quindi credo che dovrò andare da tutte le canaste della spiaggia per farmi spiegare bene le regole, ma per il bene della cultura questo e altro.

    Tra l'altro per quanto antico il bridge venne giocato prevalentemente nel periodo edoardiano ed io di solito cerco di finire sull'edoardiano solo se ce n'è necessità (in realtà perchè la parola non mi ci stava nel titolo del blog e perchp volevo evitare a tutti i costi l'argomento Guerre Mondiali), mi impegnerò e vedrò cosa riesco a recuperare ^__^

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  3. Ah, ma no, non ti preoccupare! Se non riguarda il tuo blog non fa niente! Posso sempre andare a cercarle io le infomrazioni! Anzi, mi ricordo he una volta ci avevo anche provato, ma mi parev troppo difficile e ho lasciato perdere!!! :)
    Grazie comunque per esserti gentilmente offerta! :)

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