1 agosto 2010

Toeletta al fresco

Ciao carissimi, come va?
Visto che siamo nel weekend e ho più tempo libero per gironzolare sulla rete, andrò a rimpinguare un poco le gila delle opere d'arte che ogni tanto presento sul blog perchè questa volta ne ho trovata una davvero deliziosa.


Scheda tecnica
Titolo dell'opera: An al-fresco toilette
Traduzione: Una toeletta al fresco
Autore: sir Samuel Luke Fildes
Anno: 1889
Tipo di pittura: olio su tela

Questo bellissimo quadro di profumo tipicamente campagnolo è una delle opere più famose dell'artista inglese Luke Fildes che ha saputo trasmettere attraverso la sua maestria con i colori e il pennello la tranquilla scena di una ragazza che si spazzola i capelli al riparo di un pergolato, protetta dalla calura del primo pomeriggio.


A tal riguardo vorrei farvi particolarmente notare alcuni dettagli perchè l'autore ha rappresentato tutto con dovizia di particolari, ecco quindi che possiamo facilmente riconoscere i movimenti della ragazza dai capelli rossi mentre sta annodando la treccia, si distinguono nitidamente le tre ciocche separate e l'intenzione (per me che facevo la treccia tutte le sante mattine, è bastato un colpo d'occhio nel riconoscere proprio quei gesti).


Notate adesso l'ambiente tipicamente familiare, con un'altra donna che, mentre la rossa sistema la ciocca di destra, spazzola la chioma a sinistra, anche con una certa energia, un gesto un po' doloroso, ma che va sicuramente fatto quando si portano i capelli molto lunghi e non sono precisamente dritti come spaghetti.


Ed infine, sentite il sapore tipicamente quotidiano che si gusta nel riconoscere in grembo e per terra il ricamo della ragazza abbandonato: c'è ancora il canovaccio stropicciato e il filo che scende verso il cestino da cucito lì accanto, un po' sbilenco.
Tutti gli oggetti per trascorrere qualche ora in compagnia sotto un pergolato in compagnia di amiche o sorelle.


Dietro ai personaggi principali, inoltre, si riconoscono altre tre figure: una, più avanti, sta parlando con la ragazza dai capelli rossi, magari chiacchierando o spettegolando, le altre due, invece, accomodate su panche di legno, stanno probabilmente giocando a carte o ricamando a loro volta (purtroppo l'immagine del quadro non è molto grande e i dettagli non si distinguono bene).

Ciascuna scena descritta è come un piccolo quadro a sua volta.

Il quadro inoltre è una bellissima rappresentazione di ciò di cui abbiamo parlato in precedenza riguardo le acconciature vittoriane e i consigli per i capelli.


Sull'autore
Luke Fildes fu un pittore molto quotato dalla seconda metà dell'Ottocento fino alla sua morte, avvenuta nel 1927; nato a Liverpool, Fildes subirà molta influenza dal clima di cambiamenti artistici che si stavano verificando nel mondo della pittura britannica, avvicinandosi alla corrente dei Preraffaelliti, come è possibile notare anche da questo quadro, dove colpiscono al primo sguardo i bellissimi capelli rossi della ragazza in primo piano, che erano un po' il marchio di fabbrica della maggior parte degli autori di questa corrente, tra i quali possiamo ricordare Rossetti e Leighton.

Illustratore del giornale Graphic, Fildes venne notato anche da John Everett Millais, a sua volta facente parte della Fratellanza dei Preraffaelliti, che lo segnalò a Dickens, il quale commissionò a Fildes le illustrazioni per la pubblicazione in monografico del suo romanzo Il mistero di Edwin Drood, romanzo che tuttavia rimarrà incompiuto a causa della scomparsa di Dickens.

Divenuto famoso verso gli anni Settanta dell'Ottocento, Fildes ottenne ottimi riconoscimenti di pubblico e critica e potè dipingere per importanti e danarosi personaggi dell'epoca, non ulimo quello che diventerà poi Edoardo VII, il futuro re d'Inghilterra, di cui potè eseguire una splendida opera che lo ritrae insieme alla consorte, la Regina Alexandra.
Molto famosi di questo autore sono alcuni scorci veneziani, come era di moda all'epoca, quando gli artisti venivano quasi tutti a trascorrere qualche tempo nella nostra bella penisola, chi a Porto Venere come Byron e Shelley, chi a Venezia, come Fildes appunto.
Il quadro che abbiamo in questo post può essere collocato proprio nella raccolta dei "veneziani", al ruguardo però le opinioni sono contrastanti, quasi tutte le argomentazioni vertono sulla fattura degl abiti delle donne e l'architettura raffigurata.
Visto il titolo che il pittore gli ha dato, io propendo per la versione che vuole il dipinto nella corrente dei "veneziani" italiani, al fresco è una locuzione tipicamente italiana, oserei dire...

Per quanto riguarda la sua vita privata, fu intimo amico di Henry Woods, di cui sposò la figlia, Fanny Woods, artista e pittrice a sua volta.

Dalla moglie Fildes ebbe due figli: il primogenito, Philip, morì prematuramente di tubercolosi e fu proprio la scomparsa del bambino a ispirare l'artista nella pittura di quello che è forse il suo quadro più famoso: The Doctor, che ritrae una povera casa con un bambino malato adagiato alla meglio su alcune sedie e cuscine, con il padre e il medico in ansia al suo capezzale e la madre distrutta dal dolore affianco alla finestra, le mani giunte in preghiera.
Il quadro, di un pathos meraviglioso, è visionabile a questo indirizzo: The Doctor - Wikimedia Commons.
Paul, il secondogenito, raggiunse la maggiore età e divenne un brillante scienziato.

Luke Fildes, per la sua abilità con l'arte e il suo servizio alla patria venne nominato baronetto e membro della Royal Academy.

Ora vi abbandono,
ci si vede alla prossima occasione!

Spero di non tardare troppo ^__^

Baci,



Mauser

7 commenti:

  1. La rubrica artistica sta diventando la mia preferita! Eccellente anche questa analisi, grazie!

    Vado un po' di fretta, ma è da tempo che vorrei lasciarti uno spunto che mi piacerebbe approfondire e per il quale non ho trovato molto nel web: che cosa sai della frenologia? La Brontë - la mia autrice del cuore - ne fa riferimento in ogni romanzo, e sono sempre stata curiosa di saperne qualcosa in più.

    Un abbraccio e grazie ancora per i tuoi approfondimenti,

    Claudia

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  2. @Claudia: Io so qualcosina di frenologia, soprattutto nella più ampia accezione di fisiognomica ed in merito alla figura di Cesare Lombroso: credo che il suo "Genio e follia" sia stato un testo fondamentale per le teorie di psicologia criminale, ma anche per l'elaborazione dell'ideale fisico del genio.
    Può essere un buon punto di partenza, dato che a Torino c'é pure il Museo di Antropologia Criminale Cesare Lombroso, con tanto di raccolte di teschi e materiale fotografico da schedatura di pazzi, criminali, etc.

    @Mauser: spero di non essere invadente nel precedere la padrona di casa, ma dopo che mi hanno propinato insistentemente l'argomento per mesi...ohi, devo sfogarmi :P

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  3. Ciao ad entrambe, vedo che la discussione sulla frenologia si sta facendo interessante ^___^

    @Claudia: prima del messaggio di Lhoss mi stavo giusto documentando un pochetto sull'argomento che per me era quasi sconosciuto, a parte gli accenni letterari dei romanzi

    @Lhoss, so che ti sembrerò invadente da morire, ma visto che tu sei molto più esperta di me sull'argomento avendo addirittura studiato, ti andrebbe di scrivere qualcosa al riguardo? Naturalmente se questo non ti crea problemi e non ti obera di scrtoffie, naturalmente ^___^
    Quindi se ti andasse di farci da maestrina al riguardo io ne sarei estremamente lusingata

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  4. @Mauser: ma che invadente! Chiedere é più che lecito e mi onora...
    Se non c'é particolare fretta, posso provare a scrivere qualcosina che sia interessante anche ai fini del blog, con qualche buon riferimento letterario ed artistico (che é poi il taglio dei miei studi).

    Sarete aggiornate!

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  5. @Lhoss: tu mi commuovi ç_ç sei straordinaria, questo sì che è parlare! Era proprio così che volevo che fosse questo blog, un luogo di scambio dove tutti quelli che sanno potessero collaborare, è stata una vera fortuna trovarti tra i lettori!
    Assolutamente nessuna fretta, so quanto ci vuole per preparare un post che sia "passabile", almeno per quanto riguarda gli standard che applico a me stessa perchè di solito noi siamo i più severi giudici di noi stessi.
    Ciance e divagazioni a parte, prenditi il tempo che ti serve e quando ne hai l'occasione mandami un avatar, così che anche tu abbia la tua "firma" e il tuo spazio.
    Ancora grazie da parte mia e, so di non sbagliare se dico anche da parte degli altri lettori.
    Mauser

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  6. Sono felice di aver avviato questo scambio promettente :D

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  7. Ciao! ho scoperto questo blog, facendo le mie ricerche sulla camicia e lo trovo davvero interessante e ricco di spunti...Complimenti davvero, soprattutto visto che in Italia non è facile trovare in rete notizie specifiche, dettagliate e documentate sull'abbigliamento..

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