31 ottobre 2009

Brache e Pantaloni

Dopo aver dedicato così tanto spazio in questo blog alla descrizione di alcuni dei costumi femminili più tipici delle epoche in esame sentivo davvero il bisogno di parlare un po' anche di come si vestivano gli uomini.
In realtà la complessità del vestito maschile non era di molto inferiore a quella femminile, sebbene i fortunati maschietti non dovessero stringersi i fianchi nei corsetti e avere cerchi di botte tra le gambe [leggete crinolina].
Che la disparità dei sessi fosse evidente non è un segreto per nessuno, probabilmente ci scriverò qualcosa a riguardo quando sarò sufficientemente ispirata [sì, la settimana dei sette giovedì...], però non bisogna sottovalutare quanto gli abiti potessere essere ugualmente scomodi e, oltre che scomodi, poco salutari.

L'invenzione di cui si sentiva principalmente la mancanza, nella mia mente sarcastica, era l'impermeabile: ho letto fiumi di libri con eroi ed eroine e antieroi e antieorine e personaggi comuni che cavalcano sotto l'acqua, nella neve, in pieno ciclone, che fanno chilometri a piedi e arrivano fradici, buscandosi immancabilmente una bell broncopolmonite fulminante che li eliminava direttamente dalle pagine del libro oppure permetteva loro di sopravvivere ancora qualche tempo, sebbene molto più temprati nell spirito, ma soprattutto nel corpo. Tutto perchè non c'era l'impermeabile...

Bene, ma allora da quale capo di abbigliamento iniziare?
Da un po' di secoli a questa parte è caratteristica che l'uomo indossi i pantaloni. Sebbene la storia abbia lasciato a noi posteri innumerevoli grand'uomini in gonna e minigonna, scozzesi, romani, arabi, egizi e chi più ne ha più ne metta, pare che ormai se non porti le brache tu non possa essere definito veramente un uomo [infatti in alcuni romanzi all'eroina bastano un paio di calzoni per farsi scambiare per un maschio].

Quindi avrete capito che faremo un excursus sulla moda di portare i pantaloni. Non credo farebbe tanto male neppure alle generazioni di oggi visto che pare fare tendenza il cavallo al ginocchio e la stoffa sotto le scarpe...

Ma torniamo a noi.
I pantaloni sono, nell'immaginario moderno, solo in tre modi: lunghi, corti e pinocchietto [volgarmente detti "da acqua in casa"], a quel tempo la distinzione tra i vari tipi di brache era decisamente simile. Permaneva il 3, numero perfetto, e infatti si riconoscevano tre particolari categorie: breeches, pantaloons, trousers.

I pantaloni, dal periodo della Reggenza in poi, erano fabbricati in lana, cotone, lino o seta.
Per farsi confezionare un paio di brache i gentiluomini dalla media borgheria in su si recavano dai sarti maschili che, come per le loro controparti femminili, proponevano svariati modelli e cartamodelli, avevano tagli "di tendenza" e cucivano a mano l'abbigliamento dei signori.

La lavorazione dei pantaloni impiegava all'incirca la metà del tempo che, invece, era riservato ad una gonna; dopo la prima imbastitura il cliente tornava dal sarto per la prova degli abiti e si aggiustavano le ultime finiture, a quel punto i pantaloni venivano cuciti e si toglieva l'imbastitura.
Alcuni uomini particolarmente abbienti potevano vantare la visita del sarto a casa propria, che vi si recava assieme ad alcuni assistenti e ai capi per le prove (a volte se ne faceva più di una e i pantaloni non erano mai ordinati uno per volta).
Questa procedura, tuttavia, valeva quasi esclusivamente per le prove, per la scelta dei tessuti e i modelli ci si recava in negozio dove il sarto aveva a disposizione certo più materiale intorno a lui.
Come è facile immaginare, i sarti maschili erano solo uomini, anche perchè, se era considera sconveniente che una ragazza toccasse con troppa familiarità una persona a cui non era sentimentalmente legata o non fossero parenti, figuriamoci se poteva ricoprire il ruolo di sarta da uomo!

Addentriamoci adesso nei meandri dei tre tipi di pantaloni.
Le prime che analizzeremo sono le Breeches, ovvero le brache.
Si trattava dei pantaloni corti al ginocchio indossati con le calze bianche. Erano un capo d'abbigliamento tipico del secolo precedente che stava lentamente perdendo consensi nei nuovi rampolli britannici, ma, come è facile intuire per un Paese così attaccato alle tradizioni, il passaggio fu lentissimo e molto graduale.
Quando quasi tutti per la vita quotidiana indossavano ormai i pantaloni lunghi, le breeches mantennero il privilegio di essere considerati una specie di abito da sera per gentiluomini. Naturalmente si trattò di una fase di passaggio dopo la quale vennero ritenute adeguate solo per le occasioni eccezionalmente formali.


Le brache erano molto aderenti sul davanti e sul retro, avevano la vita alta e l'abbottonatura a patta con doppia fila di bottoni. Il tessuto di cui erano fabbricate poteva essere sia chiaro (generalmente varie tonalità di grigio e beige) oppure scuro (blu, verde bosco, nero e marrone).
Le brache erano chiuse sul ginocchio da un cinturino fissato con dei bottoni in coordinato.
Il colore chiaro era particolarmente indicato per le occasioni diurne, ad esempio picnic all'aperto, una tenuta estiva, visite pomeridiane. Alla sera era invece d'obbligo la tenuta scura.
In particolare, per le occasioni come balli e ricevimenti il tessuto di questo capo d'abbigliamento poteva essere particolarmente lucido.

Poi vi erano i Pantaloons che dovrebbero richiamare i cosiddetti pinocchietti moderni.
Questa particolare categoria di pantaloni era lunga fino alla caviglia o al polpaccio [insomma, la moda da acqua in casa non riusciamo proprio a levarcela...] ed erano molto aderenti sulle cosce. Generalmente erano di colore piuttosto chiaro e fabbricati in pelle di daino o altri animali; erano molto morbidi.

Vennero introdotti dai rivoluzionari francesi, ma si trattò di una moda passeggera che si spense presto e non riscosse molti consensi: la pelle di daino, infatti, non era proprio il massimo dello chic per i salotti londinesi così snob o le sedute in Parlamento dei nobili pari del regno.
Insomma, arrivarono e se ne andarono nell'arco di un sol giorno, come usava dire la mia cara prof di italiano.
Rimasero comunque come ottimo capo d'abbigliamento per cavalcare, oltre che il costume preferito di Davy Crocket =P

Infine troviamo i pantaloni veri e propri, quelli che gli inglesi chiamano e chiamavano anche all'epoca Trousers.
Arrivati in Inghilterra nel periodo della Reggenza, i pantaloni di questo genere conquistaron fin da subito una buona fetta di aficionados, erano infatti un'equa via di mezzo tra i pantaloons e le breeches e avevano anche molti aspetti positivi in aggiunta.
Dalle breeches ereditano la vita alta, almeno fino all'ombelico, l'abbottonatura a patta con doppia fila di bottoni e le varie colorazioni, oltre che i materiali di fabbricazione.
Dai pantaloons, invece, prendono la lunghezza, generalmente fino alla caviglia che era molto stretta.
I trousers si portavano quasi sempre abbinate alle ghette e ai soprascarpe per non macchiarli e preservare le scarpe dalle pozzanghere e dal terreno accidentato.
In aggiunta potevano essere portati decisamente più larghi, rendendo quindi i movimenti più sciolti e meno legati; erano ottimi per i viaggi lunghi, in cui la costruzione della stoffa stretta creava problemi di circolazione, inoltre bisogna tenere conto che quando ci si spostava generalmente i viaggi erano lunghi e scomodi.

La diffusione dei trousers fu immediata e, benchè inizialmente fossero un capo esclusivamente diurno, presto si diffusero e vennero accettati anche per le occasioni mondane, i balli e i ricevimenti. Naturalmente con le dovute eccezioni che contraddistinguevano le occasioni particolarmente eleganti o i locali più chic; da Almack's, la famosa sala da ballo londinese, ad esempio, non si poteva entrare senza le regolamentari brache da sera, ovvero: o le breeches oppure potevi andare a ballare altrove.

Bene, credo che l'argomento per questa sera si possa concludere qui.

Io auguro a tutti buon weekend, ciao!

PS: vi lascio un video con dei gentiluomini in marsina e camicia. Personalmente è il mio peferito, spero che piaccia, è fatto con gli spezzoni degli sceneggiati televisivi della BBC tratti dai romanzi inglesi ottocenteschi e alcuni film ambientati in quell'epoca ^_^





Mauser

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