17 ottobre 2009

La Reggenza

Dato che la storia di questo blog è cominciata facendo un quadretto generale della situazione storica e dei vari periodi che fanno da sfondo, allora ne aggiungerò ancora uno: la Reggenza.

Ci sono tanti nomignoli tra i più e i meno carini che si potrebbero dare a questo periodo. Di sicuro Paradiso del Romance è senz'altro calzante, infatti dei molti romanzi di genere Romance, quelli ambientati durante la Reggenza, quindi chiamati Regency, costituiscono una cospicua percentuale.
Anche nella letteratura femminile tra i più classici si hanno ambientazioni in questo periodo, basta ricordare la grande Jane Austen, capolista della moderna letteratura rosa. Ma questo ci riporta ai romance.


Un'altra descrizione che considero piuttosto calzante, anche se non si tratta di un nomignolo, è Come fare il re senza troppi oneri, il periodo della Reggenza, infatti, è chiamato così proprio perchè riguarda il lasso temporale in cui il Principe di Galles futuro Giorgio IV regnò al posto del padre, Giorgio III, considerato mentalmente incapace.
Che Giorgio IV sia poi diventato re è innegabile, come dice il suo stesso nome e il numerino che si è immancabilmente ritrovato appicciato affianco [a questo proposito penso che suggerirò ai regnanti inglesi di trovarsi dei nomi insoliti al momento di salire al trono, non penso che sia particolarmente affascinante un re che accanto al nome ha ventiquattro lettere maiuscole impronunciabili per qualsiasi essere umano, ma che gli ricordano costantemente che lui non è che il Tredicesimo, piuttosto che il Ventiquattresimo reale che porta tale nome; e vorrei anche suggerire di non scegliere nomi notoriamente sfortunati, a tal proposito ricordo che i due re di nome Carlo non hanno avuto propro un regno tranquillo, specialmente il primo... diciamo semplicemente che non aveva la testa sulle spalle], ma durante quel periodo lui ha potuto fare pratica e godersi tutti gli onori di un sovrano senza, tuttavia, fare davvero il re.
Con questo non voglio assolutamente dire che lui non si prese le sue responsabilità, ma penso che sia diverso fare il re ufficialmente e fare soltanto il "reggente", questo almeno è ciò che penso, un'opinione senz'altro opinabile.

Ma tornando alla storia dei nomi, il mio preferito è senza dubbio intra mundi benchè stia cominciando a credere che debba esserci qualche lacuna nel mio latino perchè ogni persona a cui lo nomino mi guarda come se fossi scappata da Marte con tanto di pelle verde e antenne da lumaca tipo Namecciano.
Intra Mundi perchè il periodo Regency si snoda esattamente a metà tral'epoca Georgiana e quella Vittoriana. Posto sul finire della Georgiana, il periodo della Reggenza si caratterizza già con molti dei dettagli che saranno poi propri dell'epoca storica successiva. Dettagli che, tuttavia, ci aiutano a capire meglio come si sia evoluta l'epoca Georgiana e perchè quella Vittoriana sia stata tale.

Ufficialmente il periodo della Reggenza inizia nel 1811, quando venne riconosciuta l'incapacità di Giorgio III di governare l'impero inglese e venne designato come "Reggente" fino alla sua morte il figlio Giorgio IV, Principe di Galles.
Reggente perchè in Inghilterra sono molto fiscali per quanto riguarda la successione e le leggi dinastiche, quindi nessuno si poteva proclamare re finchè il precedente era ancora in vita. A quanto pare gli inglesi ne hanno avuto abbastanza di lotte per la successione dopo la Guerra delle due Rose.
Quest'epoca viene fatta ufficialmente terminare nel 1820 con la morte di Giorgio III e l'ufficiale salita al trono dell'erede.

Il periodo Regency si caratterizza per molte diversità con quello che l'ha preceduto, non dal punto di vista politico, ma soprattutto dal punto di vista artistico e culturale.
E' un periodo dove l'influenza della Francia imperialista di Napoleone Bonaparte è forte e se ne notano i segni nell società, nei costumi e, come è famoso, nelle mode.
Per chi apprezza la Austen, lei è senz'altro una delle autrici dell'epoca che hanno reso maggiormente l'ambiente socio-culturale in cui si viveva, tratteggiandolo dall'interno attraverso la figura di giovani donne che guardavano al mondo che le circondava e ne descrivevano le abitudini e le stranezze.
Ma non solo la moda risentì dell'ingerenza del Bonaparte, che all'epoca affrontava le sue campagne nell'Europa centrale, anche l'architettura e l'arredamento mutano, riscoprendo le linee semplici del classicismo latino e dando vita a quello che diventerà, poi, il movimento neoclassico; allo stesso tempo tornano in auge mobili dall'aspetto funzionale come le caratteristiche sede "stile impero", gli scrittoi privi di eccessive decorazioni barocche e rococcò oppure le famose credenze minimaliste definite, da un prestigioso storico dell'epoca, mausolei in miniatura, il mezzo perfetto perfetto per esporre i vasi da notte. [evidentemente questa persona non apprezzava eccessivamente il valore artistico e minimale di quei pezzi di mobilio ^__^'].

Sull'apprezzamento di quest'epoca, discorso che vale anche per le altre, non approfondiremo. Le epoche storiche possono piacere oppure no, non è un bene o un male. Io personalmente la tollero perchè sta a metà di due che apprezzo moltissimo, ma francamente, come lo storico brontolone di cui sopra, non sono una fanatica sfegatata delle linee minimaliste, non vedo il fascino di una sedia stile impero e penso che gli abiti "stile impero" non donino molta grazia alla figura femminile, salo farla sembrare eternamente obesa o incinta e mettendo in evidenza polpacci da calciatore che nessuna ragazza vorrebbe avere e che, probabilmente, non tutte quelle del tempo possedevano.
In compenso nutro un considerevole apprezzamento per i cappellini, per cui aspettatevi senza dubbio un post in proposio. Sì, immagino l'interesse per la moda dei cappelli, ma di qualcosa si deve pur parlare, no? Eppoi questo è un blog di approfondimento, sono i dettagli quelli che si andranno a sviscerare, la storia generale la conoscono tutti.

E' di questo periodo anche l'introduzione del valzer come ballo, sottolinenando che era considerata una danza scandalosa; so che i tempi sono cambiati, ma io ritengo che anche alcune danze caraibiche ballate oggi lo siano e dubito che il Signor Bennett, il padre della protagonista di Orgoglio e Pregiudizio lo approverebbe ballato da una delle sue numerose figlie, fossero anche le due sciocche e avventate Kitty e Lydia.
Comunque il valzer diventerà il ballo da festa per eccellenza, comparendo in centinaia di occasioni.

Un altro dettaglio importante è la pubblicazione di uno dei romanzi più famosi della storia: Ivanhoe di Walter Scott che sarà uno degli iniziatori del genere romanzo e colgo l'occasione per ricordare che a queltempo non esisteva. Io mi domando spesso come facessero a vivere, leggere solo sonetti e poesie ritengo che sia molto noioso, ma questo perchè non nutro grande amore per l'arte di Calliope, ma sono una divoratrice provata di novelle e racconti affascinanti e avventurosi.



Pensando a innovazioni decisamente meno frivole, possiamo citare anche l'introduzione del primo corpo di polizia statale, un'evoluzione dei famosissimi Bow Street Runners, gli acuti investigatori riuniti da Sir Henry Fielding e Sir John Fielding, magistrato del tribunale del regno di Bow Street nel Settecento per la soluzione dei crimini commessi per le strade di Londra, un problema decisamente non da poco, per l'epoca, dove malavita e criminalità raggiungevano vertici preoccupanti, soprattutto nella capitale britannica.

Molti sono i personaggi di quest'epoca divenuti famosi, parleremo di ciascuno di loro meglio in post dedicati perchè penso che la vita di una persona, anche la più noiosa e monotona, non possa esaursisi in poche righe che non soddisferebbero la curiosità di chi leggere e non renderebbero giustizia al loro operato.

Voglio ugualmente fare una breve lista:
  • Il Duca di Wellington che si distinse particolarmente nelle battaglie europee contro Napoleone, nello specifico a Waterloo
  • Beau Brummel, famoso esteta che dettò la moda maschile
  • Lord Byron, filosofo e scrittore di indubbia fama
  • Il comandante della Marina di Sua Maestà Horatio Nelson
  • La di lui amante, Lady Emma Hamilton, considerata una delle donne più belle del mondo
  • Jane Austen, di cui abbiamo parlato sopra
  • Mary Shelley, scrittrice di talento, autrice della famosissima opera Frankestein
  • Naturalmente Walter Scott, autore di Ivanhoe
Sono certa che l'elenco potrebbe allungarsi per molto ancora, ma penso che anche per questa sera si possa concludere.
Spero che questo intervento non sia stato eccessivamente confusionario, purtroppo l'essenza stessa del periodo Regency è confusionaria perchè si tratta di un ritraglio di storia ben poco definito tra due epoche importantissime e le cui influenze sono estremamente evidente.

Ci rivediamo presto, ciao!



Mauser

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