9 dicembre 2009

Croquet

Inauguro oggi una piccola sezione che voglio dedicare agli Hobbies e agli Sport dell'epoca Georgiana e Vittoriana e la inizio con uno dei divertimenti più comuni e apprezzati di quest'ultima: il croquet!

Noi italiani lo conosciamo poco per svariati motivi, ma all'estero, e specialmente nei paesi anglosassoni e del Commonwealth, esso è uno sport di grande rilevanza.
Apprezzato per la sua natura che lo rende adatto sia a competizioni agonistiche che a mero divertimento tra amici, ha inoltre la particolarità di essere poco stancante, praticabile all'aria aperta sotto il sole e le giornate più belle e adatto ad ogni età ed ogni sesso.

Esso può essere inoltre praticato sia individualmente che a squadre, il che è utile nel caso di un grande numero di giocatori riuniti.
Essere uno sport piuttosto tranquillo lo rendeva adattissimo al tempo Vittoriano e Georgiano, quando le signore con le crinoline e le torunure e fasciate nei rigidi corsetti difficilmente potevano praticare divertimenti eccessivamente stancanti o atletici.

Ottimo mezzo di socializzazione, favoriva ogni tipo di discorso, dai più banali sul tempo, ai più approfonditi sui passatempi, la letteratura e la filosofia.
Il fatto di essere praticato all'aperto lo rendeva una delle principali attrattive dei ricevimenti all'aperto, come quello organizzato dai Bingley di Netherfield Park della (da Orgoglio e Pregiudizio della Austen) per ringraziare la comunità dell'invito al ballo sociale a cui avevano partecipato.
Ottimo per respirare aria pulita, era un invito a giocare tutti insieme divertendosi.

Il croquet, insomma, era assieme al volano (o badminton) lo sport simbolo dell'epoca Vittoriana. Praticato e conosciuto da un sacco di persone sia tra i titolati che tra i meno benestanti.


Breve storia del gioco
Il Croquet trae origine dal trecentesco gioco italiano della pallamaglio.
In auge prima in Francia poi in Irlanda, trova la sua definitiva consacrazione verso la metà del 1800 in Inghilterra, dove viene codificato con regole valide tutt'oggi.

Regole del gioco
Il gioco del Croquet è una battaglia tattica in cui ogni giocatore manovra sia le proprie palle che quelle dell'avversario in modo da segnare punti e, allo stesso tempo, ridurre le possibilità dell'avversario di fare altrettanto mediante un accorto posizionamento delle palle alla fine del turno, un po' come avviene per il golf e il biliardo.

Scopo del gioco è quello di segnare dei punti facendo passare una palla colpita da una mazza sotto delle porte disposte a formare un ben determinato percorso, al termine del quale si deve colpire un picchetto posto al centro del campo.
La partita viene vinta da chi per primo conclude il percorso con entrambe le palle a disposizione, oppure da chi segna il maggior numero di punti in un tempo concordato.

Il Croquet viene giocato con quattro palle, Blu e Nero contro Rosso e Giallo, su un campo contenente sei archetti ed un picchetto centrale, detto peg.
Si può giocare in singolare o in doppio, in questo caso ogni giocatore della coppia giocherà con una certa palla per tutta la partita.

Lo scopo del croquet è quello di terminare per primo il tracciato prestabilito, attraversando con entrambe le palle e nel senso giusto ogni archetto per due volte (prima nel giro di andata, poi in quello di ritorno) e, quindi, colpendo il peg.
Per ogni archetto attraversato nell'ordine giusto (in uno o più colpi) viene attribuito un punto.
Il punto è segnato sia che la palla venga colpita direttamente dal giocatore che da un'altra palla.

Nel gioco classico, pertanto, il vincitore deve segnare 26 punti (12 punti di passaggio degli archetti ed il punto del peg, per ogni palla).
Nel gioco a 14 punti, non viene percorso il giro di ritorno, quindi ogni palla deve attraversare solo sei archetti e in ultimo colpire il peg.
È possibile anche giocare delle partite a tempo: scaduto il tempo prefissato, il vincitore sarà il giocatore che ha segnato più punti.

Le distanze sono in metri (una cosa molto insolita per un gioco così diffuso nei paesi anglosassoni dove, tendenzialmente, avrebbe dovuto prendere le diciture e le unità di misura locali).
L'ordine di attraversamento degli archetti è indicato dalle frecce, partendo dall'archetto indicato con 1A.
L'archetto di partenza ha la traversa blu; l'ultimo, o Rover, ha la traversa rossa.
Delle mollette (clips) con gli stessi colori delle palle sono posizionate sugli archetti o sul peg per indicare il punto successivo per ogni palla.
Le clips sono poste sulla traversa degli archetti durante il giro di andata e su un ritto degli stessi durante il percorso di ritorno.

I giocatori hanno diritto a turni alternati.
Nei primi quattro turni, le quattro palle vengono messe in gioco da un punto qualsiasi di una delle linee di partenza (baulk lines) ai due lati del campo.
Non c'è un preciso ordine con cui mettere in gioco le palle.
Una volta che tutte le palle sono in gioco, il giocatore può scegliere quale delle proprie palle giocare in ogni turno.

Un turno consiste in un solo tiro, ma si possono guadagnare tiri extra:

  • se la palla segna un punto attraversando un archetto, il giocatore ha diritto ad un altro tiro;
  • se la palla colpisce un'altra palla (roquet), il giocatore pone la propria palla a contatto con la palla colpita e tira la propria palla in modo che l'altra si muova od oscilli (tiro di croquet). Dopo questo tiro, il giocatore ha diritto ad un ulteriore colpo.
Dopo ogni tiro le palle uscite dal campo vengono rimesse in gioco ad una yarda di distanza dal bordo (sulla linea di yarda) perpendicolarmente al punto in cui sono uscite; anche le palle che si trovano all'interno della linea di yarda - tranne la palla in gioco - vengono riposizionate sulla linea di yarda.

Dopo che una palla ha segnato il suo ultimo archetto (palla rover), può segnare il punto di peg sia venendo tirata direttamente contro il picchetto centrale, sia venendovi spinta contro da un'altra palla rover. La palla è quindi pegged-out e tolta dal campo.

Riferimenti letterari
Il più famoso di tutti è senza dubbio la citazione delle Le Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie dove la protagonista viene invitata dalla Regina di Cuori, sovrana del Paese delle Meraviglie, a giocare una famosissima partita di croquet con i fenicotteri come mazze e porcospini come palle.

Dello stesso episodio del libro si parla anche in Il circolo Dante dove all'inizio della vicenda viene citata una analoga partita giocata con fenicotteri e porcospini.

Al croquet vengono anche fatti molti cenni in svariati libri di ambientazione storica (perlopiù del periodo vittoriano), ad esempio se ne parla nel libro Un'estate da ricordare di Mary Balogh, oppure in Il segreto di Olivia di Carolyn Jewel (quest'ultimo lo consiglio moltissimo, benchè sia un romance ha, secondo me, una trama particolare e piuttosto interessante).

Personalmente, non avendo mai visto giocare a croquet sono piuttosto combattuta su questo sport: da un lato mi piacerebbe praticarlo per vedere com'è, ma dall'altro mi viene il terrore che diventi dopo un po' di una noia mortale.
Io ad esempio non sono brava a golf e guardarlo è un vero supplizio, non vorrei che il croquet ci assomigliasse troppo, ma d'altra parte essendo così poco diffuso nel nostro Paese, vederlo giocato risulta molto difficile, restano dunque solo le sessioni olimpiche, che perlopiù lo trasmettono alle tre di mattina...



Ma queste naturalmente sono le opinioni di una profana, voi cosa pensate a riguardo?



Mauser

4 commenti:

  1. Il Croquet mi ricorda tantissimo alice! Credo che in quel cartone sia stata la prima volta che l'ho sentito nominare! E credo che, a meno che non si giochi con fenicotteri colorati...si è una gran noia!

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  2. In effetti il croquet è propio lo sport-simbolo di Alice, la scena dove giocano con fenicotteri e porcospini è veramente passata alla storia ed è pure citata in moltissimi romanzi o riprodotta, come in quello di Silbert intitolato L'Informatore, dove la scena è abbastanza esilarante

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  3. Ciao. Io sto cercando informazioni per costruire una pista di C. per mio figlio. A me sembra un bel gioco. Certo, come buona parte dei giochi, potrebbe finire per annoiare, specie gli spettatori. Credo il punto sia per quanto tempo puoi divertirti e non quando finirà lo spasso ...

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  4. Credo anche io che la noia sia soprattutto per gli spettatori, penso che sia un gioco come il golf, a giocarlo non sembra lungo, ma quando si alzano finalmente gli occhi dall'erba ci si accorge che sono passate ore e tutti gli amici stanno dormendo sulle gradinate.

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