In questo intervento, nello specifico, vorrei approfondire le grandi riforme politiche della scuola e della sua struttura ed organizzazione attuate in periodo vittoriano per migliorare l'istruzione pubblica, portandola ad un livello più vicino a quello che conosciamo.
Il primo passo: la genesi
La prima, la genesi di tutto, è la legge del 1870 sull'Educazione Generale; essa fu uno dei colpi da maestro del Primo Ministro britannico Gladstone che era salito al potere nel 1868.
Benchè la riforma fosse inizialmente stata accolta con grande ostilità da quasi tutte le classi sociali, si sentiva davvero la necessità di tale legge che garantisse un'istruzione di massa almeno a livello elementare; l'Inghilterra si trovava infatti ad un livello molto arretrato perfino per l'epoca per quanto concerne istruzione e scuola e la maggior parte delle persone o era analfabeta o aveva ricevuto un'istruzione lacunosa e arretrata, spesso contaminata dalla Chiesa Anglicana che si occupava di gestire gli istituti volontari per l'insegnamento elementare con il supporto di un piccolo sussidio statale.
La motivazione che giustificava un tale ritardo era l'accesa controversia che si accendeva ad ogni proposta di riforma, cioè il problema religioso.
Coloro che appoggiavano Gladstone desideravano un sistema scolastico statale e laico, che estromettesse la Chiesa anglicana.
I conservatori ovviamente si opponevano fieramente. Dalla metà dell'Ottocento, però, era divenuto prioritario rendere l'educazione elementare di massa, a seguito del suffragio maschile.
Il progetto di questa riforma fu opera di W. E. Forster, membro della chiesa anglicana: in sostanza aumentava il sussidio alle scuole confessionali, garantendone la sopravvivenza, ma creava istituti pubblici là dove ora non ne erano presenti, pagati grazie alle tasse locali.
In Commissione venne aggiunto un emendamento che vietava l'insegnamento strettamente confessionale anche nelle scuole anglicane.
Il progetto costò caro a Gladstone, ma funzionò: tra il 1870 e il 1890 la frequentazione scolastica crebbe da un milione e un quarto a quattro milioni e mezzo di fanciulli.
La riforma della scuola superiore e dell'università
Nel 1880 l'obbligatorietà fu resa generale e nel 1891 la scuola elementare diventò gratuita.
Nel contempo migliorò anche l'istruzione superiore che nel secolo precedente si trovava in una situazione di grande prestigio, ma di notevole degrado, in quanto anche Università come Oxford e Cambridge erano pressoché inutili per la preparazioni degli studenti (per questo anche per le professioni che richiedevano una notevole preparazione era sufficiente una licenza elementare, tanta buona volontà e imparare il lavoro sul posto con una lunga gavetta).
Il processo di riforma in questo caso fu più travagliato, poiché le Università cercarono di difendere la loro tradizione d'indipendenza sfruttando il potere che gli derivava da secoli di istituzione scolastica e adoperando tutta la loro influenza e retorica per preservare più la loro posizione in campo politico che quella della qualità del servizio offerto, rimando attaccati a tradizioni e insegnamenti ormai sorpassati.
Benchè, infatti, esse fossero ormai ridotte a semplici istituzioni il cui valore era esclusivamente nominale, esse mantenevano il loro potere
Nel 1871, comunque, furono approvate le Leggi di Prova, che aprirono l'accesso a tutti gli uomini di ogni confessione religiosa, eliminando le "prove" religiose imposte precedentemente dalla Chiesa anglicana.
Riforme sull'istruzione femminile
Solo dopo il 1890 le donne cominciarono ad accedere all'educazione superiore, anche se non venivano riconosciute come membri delle Università a tutti gli effetti.
Famosissimo è il caso di un medico, James Barry, che per tutta la vita si finse uomo e solo cinquant'anni dopo la morte si accertò che, in effetti, si trattava di una donna, costretta a quel travestimento per poter esercitare la vocazione di dottore, eseguendo opere di bene, curando malattie e aiutando i disgraziati.
Il primo medico donna britannico fu Elizabeth Garrett, che dovette ricorrere a svariati espedienti per riuscire a coronare il suo sogno, ecco un articolo che ne parla.
28 settembre 1865: Elizabeth Garrett diventa la prima donna medico in Gran Bretagna. Una data d’importanza storica, il coronamento di un sogno, ma anche un’impresa difficilissima. Ce la racconta il blog di Wired, la Bibbia dell’high-tech.Oppressa dal clima reazionario che si respirava in epoca vittoriana Elizabeth, figlia del gestore di un banco di pegni, si era innamorata dell’idea di intraprendere la professione medica dopo aver incontrato Elizabeth Blackwell, la prima donna medico statunitense, ma dovette affrontare la forte opposizione dei suoi genitori. Dopo aver tentato invano (la sua domanda veniva cestinata perché era donna) di iscriversi alle più importanti Medical School della sua epoca, la Garrett fu costretta ad arruolarsi come infermiera al Middlesex Hospital, e una volta là cercò di seguire tutte le lezioni di Medicina possibili, quando i colleghi maschi glielo permettevano, e succedeva ben poche volte. Nel 1865 si presentò come privatista all’esame della Society of Apothecaries e riuscì a superarlo: la notizia suscitò un tale vespaio di polemiche che da allora l’accesso alla professione fu ufficialmente vietato alle donne.Il primo atto da medico di Elizabeth Garrett fu l’apertura di un ambulatorio per donne, ma per vedere riconosciuto il suo diritto all’iscrizione al British Medical Register la donna dovette recarsi a Parigi, dove circolavano idee più progressiste, e iscriversi all’Ordine là. Di ritorno a Londra, la donna fondò a sue spese il New Hospital for Women, con staff interamente femminile. L’impatto della struttura sull’immaginario collettivo e il suo successo furono talmente forti e profondi da cambiare per sempre la storia della Medicina...Bibliografia. Long T. Sept. 28 1865: England gets its first woman physician, the hard way. Wired News 28/09/2007.
Ma quella del medico non era l'unica laurea preclusa: avvocati, notai, giuristi, scienziati, tutto era vietato al loro sesso e spesso bisogna ricorrere al travestimento per frequentare i corsi, oppure specializzarsi per conto proprio, quasi come un hobby, non vedendo però riconosciuti i propri sforzi e le proprie conoscenze a livello accademico.
Diagramma temporale
Frequentazione scolastica: 1.250.000 di bambini
- 1870 - Viene varata la Legge sull'Educazione
- 1871 - Promulgazione delle Leggi di Prova sull'Istruzione
- Frequentazione obbligatoria
- Riforma della scuola elementare
- Riforma della scuola superiore
- Riforma dell'università
- Abbattimento delle limitazioni religiose - 1880 - La scuola elementare diventa obbligatora per TUTTI
- 1890 - L'istruzione superiore anche per le donne
- 1891 - La scuola elementare diventa gratuita
Ora vi saluto, a prestissimo!
Mauser
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